Dynatrace annuncia di essere il primo vendor di application performance management (APM) certificato da IBM come ‘Ready for IBM Commerce’. L’integrazione tra IBM WebSphere Commerce e la piattaforma Dynatrace fornisce all’IT una comprensione profonda di tutti i livelli, dal browser al database, comprendendo processi, infrastrutture, stato e tempi di caricamento relativi ai contributi delle terze parti, il tutto rispetto a ogni singola transazione dell’utente.
L’integrazione rafforza la visione di IBM offrendo una visibilità completa in tempo reale di ogni interazione con i consumatori unita a dati puntuali sulle prestazioni dell’applicazione, per garantire che i problemi legati ai tassi di conversione o di abbandono, al fatturato e all’esperienza dell’utente possano essere facilmente identificati, condivisi tra il business e l’IT e risolti.
Il team delle IT operation sarà in grado di gestire la produzione sui siti di e-commerce con il minimo delle risorse, aumentando i livelli di servizio a vantaggio del business e offrendo agli utenti un’esperienza utente digitale di valore.
I consumatori di oggi sono digitali, esigenti e preparati; si aspettano di incontrare esperienze di shopping multicanale senza interruzioni da qualsiasi dispositivo, smartphone, tablet o PC. In questo scenario complesso, le aziende devono poter comprendere, gestire e ottimizzare ogni singola esperienza digitale rispetto a tutti i punti di accesso se non vogliono rischiare possibili danni in termini di fatturato, fidelizzazione dei consumatori e visibilità del brand.
Dynatrace FastPack per IBM WebSphere Commerce consente di soddisfare queste aspettative supportando la corretta operatività dell’IT grazie al monitoraggio proattivo delle applicazioni, che permette di anticipare eventuali problemi prima che si traducano in interruzioni del servizio. Alert intelligenti e adattativi dettagliano con precisione quale componente dell’applicazione è responsabile del degrado prestazionale, eliminando la necessità di dedicare del tempo alla ricerca del problema e tracciando la problematica fino al livello del codice.
L’IT può così isolare le transazioni problematiche e condividerne la visibilità a livello di codice con gli sviluppatori e l’area di test, in modo che la soluzione possa essere progettata in tempi brevi. Inoltre, la transazione problematica originale può essere confrontata con il nuovo codice in un test di regressione per garantire, prima che il codice sia spostato in produzione, che le prestazioni siano migliorate e che non siano state introdotte altre regressioni.
Le “War Room” diventano in questo modo un ricordo del passato; il team IT non dovrà più perdere il proprio tempo chiuso in una stanza ad analizzare i vari log, confrontare strumenti diversi e report e organizzare conferenza call continue con terze parti come i Content Delivery Network, gli Internet Service Provider o gli hosting provider.