Red Hat, le aziende e lo sviluppo di mobile App nel 2016

Red Hat, le aziende e lo sviluppo di mobile App nel 2016

Red Hat svela i risultati di un ricerca sulla maturità del modello mobile, il 90% degli interpellati preveda di aumentare gli investimenti nello sviluppo di App entro 12 mesi. La ricerca sulla mobile maturity condotta da Red Hat evidenzia anche come gli stessi prevedano per gli investimenti condotti dalle loro organizzazioni nello sviluppo di applicazioni mobili cresceranno in media del 24% lungo lo stesso periodo.

La ricerca sulla mobile maturity condotta quest’anno da Red Hat segue uno studio analogo, effettuato due anni fa dal provider di piattaforme per lo sviluppo di app FeedHenry, poi acquisito da Red Hat a ottobre 2014. Secondo la ricerca FeedHenry del 2013, solo il 7% dei partecipanti – tra aziende inglesi di mille dipendenti e oltre – diceva che la sua organizzazione aveva implementato in modo definito una strategia dedicata alle mobile app. Oggi, il 52% dei partecipanti alla survey di Red Hat dichiara di avere una strategia ben definita, mostrando così un incremento nell’importanza della mobilità, man mano che la velocità di sviluppo accelera. Inoltre, le organizzazioni di chi ha risposto prevedono di sviluppare in media 21 app personalizzate a testa nel corso dei prossimi due anni, con un incremento del 40% rispetto al numero medio di app personalizzate sviluppate negli ultimi due anni.

Man mano che le aziende investono su strategie mobili, adottano anche un approccio collaborativo, nel quale le linee di business possono giocare un ruolo più rilevante nella scelta delle soluzioni, assieme all’IT. Stanno anche cercando di adottare tecnologie nuove, più agili, per affrontare al meglio integrazione e sviluppo mobile, come Mobile Backend-as-a-Service (MBaaS) e linguaggi leggeri di programmazione.

Red Hat ha incaricato la società di ricerca Vanson Bourne di raccogliere le opinioni dei decisione maker IT di 200 organizzazioni distribuite tra Stati Uniti ed Europa occidentale. Tra i principali risultati:

• La capacità di trasformazione del mobile è importante con la crescita delle organizzazioni. Un terzo (il 35%) degli interpellati ha spiegato che le app mobile cambiano il modo in cui operano reinventando i processi di business, mentre un altro 37% che le app vengono usate soprattutto per automatizzare i processi esistenti. Infine, il 24% punta a rendere mobili applicazioni web esistenti, mostrando il potenziale per una maggiore maturità nei loro approcci.
• Più di un terzo (37%) degli interpellati ha istituito un Mobile Center of Excellence (MCoE) collaborativo. Più di metà (55%) tra quelli che hanno una strategia di mobile app implementata e completamente rivista, hanno creato un MCoE. Questo significa una maggior maturità mobile, con la collaborazione tra IT e linee di business per migliorare produttività della forza lavoro e coinvolgimento dei clienti,
• Le aziende adottano software open source e tecnologie MBaaS. La gran parte (85%) dei partecipanti definisce il software open source importante per la loro strategia di sviluppo delle app. Inoltre, per affrontare l’integrazione col back-end, quasi un terzo (31%) usa tecnologie MBaaS. Si tratta di un numero che si prevede salirà al 36% nei prossimi due anni.
• E’ arrivata una nuova era di linguaggi leggeri. Un quarto (26%) prevede di usare soprattutto Node.js come linguaggio per lo sviluppo del back-end nei prossimi due anni, mentre il 15% userà soprattutto Java ed il 19% principalmente .NET. Attualmente, il 71% usa soprattutto Java, il 56% principalmente .NET.