Il cloud, in tutte le sue accezioni, è ormai una realtà affermata, che sta cambiando radicalmente il modo di lavorare delle aziende e il processo di sviluppo delle piattaforme IT.
Non si può più parlare di tendenza o novità, il cloud è a tutti gli effetti una valida alternativa in molti campi d’impiego e sta sostituendo, in alcuni casi, le convenzionali architetture on premise. Per capire la portata del cambiamento legata alle differenti soluzioni cloud, basti pensare che nel 2014 e nel 2015 si sono registrati, e sono attesi, incrementi superiori al 20%, anno dopo anno.
Secondo le previsioni, il trend di sviluppo si presenta sostenuto anche per i prossimi anni, con una crescita media del 20,9% sino al 2017, con picchi del 27% per il segmento legato al cloud pubblico e ibrido, che oggi costituisce oltre il 64% del mercato.
Questo tipo di piattaforme è sempre più diffuso, a tutti i livelli, ma è altrettanto difficile qualificare il campo d’azione di una tecnologia così versatile e pervasiva.
Quando si parla di cloud è bene tenere presente che si sta parlando di servizi e non di prodotti. I cloud services devono rispondere a specifici criteri che ne differenziano le peculiarità rispetto a piattaforme tecnologiche quali, per esempio, l’hosting, l’housing o l’outsourcing di tipo infrastrutturale o applicativo.
In buona sostanza il volume di mercato interessato dal fenomeno cloud riguarda principalmente il segmento business, anche se, come è facile osservare e intuire, anche il comparto consumer adotta, già oggi, servizi cloud, soprattutto in ambito storage, spesso a costi contenuti o con formule gratuite.
In un contesto di sviluppo legato al mondo professionale, si prevede una spesa complessiva superiore al miliardo di Euro per quest’anno, investimenti che consolideranno i comparti IaaS, PaaS e SaaS. In fase di sviluppo, il Mobile cloud e il BPaaS (Business Process as-a-Service), rappresentano le più recenti declinazioni di questa architettura e consentiranno di convogliare differenti tipi di attività verso soluzioni su misura per le aziende.
In termini di erogazione dei servizi, la maggior parte sarà effettuata secondo una modalità pubblica, che include Public cloud e Hybrid cloud, ma anche attraverso componenti di Virtual Private. In questo caso si considerano infrastrutture deputate all’erogazione, di proprietà di uno specifico cloud service provider e istanze esclusive per conto di specifici clienti.
In buona sostanza, nonostante il forte cambiamento in atto e le notevoli potenzialità delle infrastrutture cloud, questo tipo di sistemi non comporteranno la sparizione delle convenzionali architetture tipiche dell’IT. Si intravede, tuttavia, la nascita di un nuovo modello produttivo industriale legato al mondo IT, fortemente legato alle attività core e svincolato dai processi di gestione e di relativi strumenti.