Sicurezza AI e sovranità dei dati: previsioni 2026

La diversità dei requisiti genererà sfide per le aziende, che dovranno far fronte a un volume crescente di obblighi normativi.

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Le previsioni per il 2026 sulle minacce digitali emergenti e le strategie avanzate per garantire la sicurezza nelle aziende e nei sistemi critici.

Le previsioni di Netskope per il 2026 evidenziano come la sicurezza digitale diventerà sempre più centrale nella gestione dei sistemi informatici. Ma anche dagli incidenti legati all’AI agentica all’impatto del calcolo quantistico fino alle nuove pressioni normative. L’uso crescente di sistemi autonomi e agenti digitali sarà un fattore chiave nello scenario emergente. Delineando rischi, minacce e trasformazioni strutturali che i leader aziendali dovranno monitorare attentamente.

La prima grande violazione causata dall’AI agentica

Neil Thacker, Global Privacy & Data Protection Officer di Netskope, prevede che entro metà 2026 si verificherà la prima grave violazione dei dati generata non da hacker o stati. Ma da un sistema AI autonomo operante all’interno di ambienti aziendali.

Secondo Neil, questo incidente ridefinirà il modo in cui le aziende affrontano il rischio, la compliance e la governance nell’ambito dell’intelligenza artificiale, mettendo in luce vulnerabilità e punti critici nei controlli dei servizi AI. “Ogni azienda che adotta LLM, AI e automazione agentica dovrà implementare un AI gateway. Proprio come il CASB divenne essenziale per la sicurezza SaaS nel 2013, gli AI gateway diventeranno fondamentali per la governance dell’intelligenza artificiale nel 2026″, afferma Neil.

Progresso quantistico e futuro della fiducia digitale

La discussione sulla sicurezza quantistica si sposterà dal “perché” al “come”. Rehman Khan, Chief Information Security Architect di Netskope, sottolinea che i primi standard di crittografia post-quantistica definiti dal NIST diventano un riferimento globale.

“Con l’istituzione di questo standard fondamentale, il 2026 sarà l’anno in cui le organizzazioni trasformeranno la consapevolezza in azione strategica“, spiega. Il rischio principale è che dati oggi crittografati possano essere decrittografati in futuro dalle macchine quantistiche. Ponendo la protezione delle informazioni sensibili al centro delle decisioni strategiche. Khan evidenzia che la prima fase sarà mappare tutta la crittografia in uso e avviare una transizione pluriennale verso sistemi resistenti al calcolo quantistico.

David Fairman, CIO e CSO di Netskope per la regione APAC, aggiunge che la convergenza tra AI generativa e calcolo quantistico influenzerà la credibilità dei contenuti digitali. “Man mano che i contenuti generati dall’intelligenza artificiale diventano indistinguibili da quelli umani e i primi attacchi quantistici mettono alla prova la crittografia tradizionale, assisteremo a interrogativi più profondi sulla fiducia nell’ecosistema digitale“. Le rivendicazioni di identità, autenticità e paternità richiederanno controlli più rigorosi.

Regolamentazione e sovranità dei dati

Il panorama normativo sarà complesso e diversificato: da un lato più chiaro in alcune aree, dall’altro più impegnativo da gestire. Steve Riley, vicepresidente e CTO di Netskope, prevede che le pressioni geopolitiche spingeranno i governi a rafforzare le norme di protezione e aumentare la supervisione.

La diversità dei requisiti genererà sfide per le aziende, che dovranno far fronte a un volume crescente di obblighi normativi. “Autorità di regolamentazione e clienti non accetteranno più violazioni che avrebbero potuto essere evitate”, dichiara Riley.

James Robison, CISO di Netskope, evidenzia che le normative sulla sovranità dei dati nel 2026 avranno un peso maggiore a livello globale. Stati Uniti, Arabia Saudita ed Unione Europea cercheranno di mantenere i propri dati all’interno dei rispettivi territori, stimolando discussioni su come progettare servizi conformi e sicuri.