Valerio Rosano, Regional Director Zyxel Networks Italia & Iberia, ci racconta come potenziare le infrastrutture d’impresa e garantire una solida business continuity.
– La trasformazione digitale corre veloce e le imprese stanno accumulando un “debito di cybersecurity”. Quali sono le difficoltà per le aziende?
Il ritmo della trasformazione digitale è diventato più rapido della capacità delle aziende, soprattutto le PMI, di aggiornare infrastrutture, processi e competenze. È qui che nasce il cosiddetto “debito di cybersecurity”: una distanza crescente tra la complessità delle minacce e il livello effettivo di protezione. Le criticità principali riguardano ambienti IT sempre più ibridi, distribuiti e difficili da controllare; superfici d’attacco in espansione; gestione manuale dei processi di sicurezza; e scarsità di risorse interne dedicate. A questo si aggiunge un contesto normativo più stringente, dalla NIS2 al GDPR, che richiede maggiore visibilità, tracciabilità e capacità di risposta. Per molte imprese, colmare questo gap richiede strumenti tecnologici più avanzati ma soprattutto semplificazione, automazione e supporto specializzato.
– Le infrastrutture digitali sono pervasive e la gestione delle città e delle attività produttive è sempre più informatizzata. Quali sono i vantaggi di una gestione centralizzata e automatizzata? E quali le possibili criticità?
Una gestione centralizzata permette di unificare controllo, configurazione e sicurezza in un’unica piattaforma, con una visibilità molto più ampia e tempi di intervento ridotti. Significa applicare policy uniformi su tutti i dispositivi, monitorare in tempo reale più sedi o più clienti e intervenire immediatamente anche da remoto. Funzionalità come il Collaborative Detection & Response (CDR) consentono all’infrastruttura di reagire in modo coordinato: quando un dispositivo rileva un comportamento sospetto, può attivare automaticamente misure di contenimento sugli altri elementi della rete, isolando l’anomalia e riducendo la superficie d’attacco.
L’automazione, poi, è fondamentale: riduce gli errori umani, accelera il rilevamento delle anomalie, abilita la risposta automatica agli incidenti e libera risorse interne.
Le criticità possibili riguardano l’integrazione con componenti legacy e la necessità di standardizzare processi che spesso sono frammentati. Per affrontarle, proponiamo soluzioni che combinano affidabilità e semplicità di gestione. In questo contesto, Nebula, la nostra piattaforma cloud, consente di centralizzare e automatizzare la gestione in modo coerente, anche su ambienti complessi.

Una infrastruttura WiFi solida è essenziale per garantire la business continuity dei comparti aziendali.
Per aiutare le aziende a superare il peso delle infrastrutture obsolete, abbiamo introdotto programmi di Trade Up molto vantaggiosi.
Per la sicurezza, è attivo fino a tutto il 2026 il Trade Up Security, che permette di sostituire i vecchi firewall con i nuovi USG FLEX H con sconti fino al 40%. Parallelamente abbiamo avviato anche un Trade Up WiFi, pensato per rinnovare gli impianti datati e migrare ai nuovi Access Point WiFi 7, garantendo prestazioni multi-gigabit, efficienza e una gestione pienamente cloud-native.
Questi programmi rendono più semplice, sicura e sostenibile l’evoluzione delle reti, supportando partner e aziende nel passaggio a tecnologie moderne senza impatti operativi.
– Manutenzione proattiva e monitoraggio continuo riducono il down time e garantiscono la business continuity. Come fare? Quali strategie e soluzioni proponete ai clienti?
La continuità operativa non è più garantita solo da un’infrastruttura robusta, ma da un monitoraggio costante e da una manutenzione che anticipi gli eventi critici. La nostra strategia si basa su tre pilastri: cloud management, automazione e intelligenza artificiale. Con Nebula i rivenditori IT possono controllare l’intera rete da un’unica piattaforma, identificare rapidamente i colli di bottiglia e applicare aggiornamenti o modifiche senza interrompere le attività.
Le funzionalità AI, come WiFi Health o il motore di Threat Intelligence, analizzano la rete in tempo reale, rilevano comportamenti anomali e suggeriscono ottimizzazioni o azioni correttive. La manutenzione diventa così predittiva: anziché intervenire dopo un malfunzionamento, è possibile prevenire il problema riducendo drasticamente il rischio di fermo operativo. In un momento in cui le PMI richiedono affidabilità e semplicità, è un fattore decisivo.

– Quali strumenti proponete per una difesa proattiva ed efficace? Quali sono le peculiarità delle vostre soluzioni?
La nostra difesa parte da un approccio multilivello che integra rete, sicurezza e analisi avanzata. La gamma USG FLEX H rappresenta la nuova generazione di firewall pensati per ambienti multi-gigabit: combina protezione avanzata, SD-WAN, VPN, prestazioni elevate e gestione cloud-native. Interamente integrati con Nebula, questi apparati permettono ai partner di configurare, monitorare e intervenire da un’unica dashboard, semplificando enormemente le operazioni.
La peculiarità dell’ecosistema Zyxel è la coerenza: switch, access point WiFi 7, security appliance e servizi cloud lavorano insieme, condividono log, policy e informazioni sulle minacce. L’AI, inoltre, consente di identificare schemi di traffico sospetti e attivare risposte automatiche, migliorando la capacità preventiva dell’infrastruttura. È un modello pensato per i partner che operano come MSP e che cercano strumenti integrati, scalabili e adatti al mondo delle PMI.
– La mancanza di competenze e nuovi talenti sta impattando molte verticali. Quali criticità riscontrate nei vostri mercati di riferimento?
La carenza di competenze è uno dei principali fattori che rallentano la digitalizzazione del nostro tessuto produttivo. Notiamo un doppio livello di criticità: da un lato le PMI faticano a reperire figure tecniche interne; dall’altro i partner IT devono gestire un volume crescente di richieste con team ridotti e una complessità in continua crescita. Questo comporta ritardi nei progetti, difficoltà nel mantenere gli standard richiesti dalle normative e una maggiore esposizione ai rischi cyber.
Per questo investiamo molto nella formazione attraverso i nostri percorsi di certificazione, un nutrito palinsesto di webinar gratuiti, corsi tecnici avanzati con live demo e le community tecniche come l’Elite Tech Member, che favoriscono la condivisione di competenze tra professionisti. Parallelamente, stiamo portando avanti iniziative più ampie che mirano a ridurre lo skill gap alla radice.

Business continuity attraverso cybersecurity e monitoraggio proattivo.
Tra queste, un progetto a cui teniamo particolarmente è “Zyxel Cybersecurity Labs”, un’iniziativa dedicata agli istituti tecnici superiori che abbiamo lanciato per avvicinare gli studenti ai temi della sicurezza informatica e delle reti. Attraverso laboratori pratici e un percorso formativo on-demand, vogliamo contribuire alla creazione di una nuova generazione di professionisti partendo proprio dalla scuola, sensibilizzando i giovani su competenze oggi fondamentali. È un investimento sul futuro del settore e una risposta concreta a una delle esigenze più urgenti del mercato.






