
L’ottava edizione della Milano Digital Week si svolge dall’1 al 5 ottobre e rappresenta ormai un punto di riferimento consolidato nel panorama della trasformazione digitale, dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale. Per cinque giorni, Milano si trasforma in un laboratorio diffuso: una manifestazione dal carattere bottom-up che coinvolge l’intera città e tutti i suoi stakeholder, concentrando progetti tecnologici e innovativi in un’unica, intensa esperienza collettiva.
L’edizione 2025 della Milano Digital Week comprende oltre 180 eventi distribuiti in 80 location diverse, con più di 300 relatori coinvolti. I temi affrontati spaziano dalla cittadinanza digitale alla smart city, dalle tecnologie al digitale per le imprese, dalla formazione per il lavoro alla cultura e all’arte. L’evento include anche 7 Knowledge Hub distribuiti in città: veri e propri poli tematici, punti di incontro dove persone e imprese si ritrovano per esplorare nuove prospettive.
Per la stampa è stata organizzata una conferenza di apertura dell’evento, a cui hanno partecipato Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Layla Pavone, Coordinatrice Board per l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione digitale, Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro, Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura, Pietro Cerretani, CEO di TIG Events – The Innovation Group.
STEM e parità di genere: le competenze per il futuro
La Milano Digital Week è dedicata alle competenze che riguardano la tecnologia, il digitale e la transizione digitale. L’innovazione è una tematica particolarmente significativa, soprattutto in un momento storico in cui tutti stiamo vivendo una profonda trasformazione digitale, come dimostrato dall’avvento dell’intelligenza artificiale. I dati sono il nuovo petrolio: la loro proprietà, gestione e comprensione rappresentano elementi di cruciale importanza.
Le materie STEM costituiscono inoltre una grande opportunità per raggiungere la parità di genere, un tema su cui il Comune ha varato numerosi progetti. La tecnologia, la scienza, l’innovazione e il digitale stanno infatti trasformando radicalmente la nostra vita quotidiana e il mercato del lavoro, creando nuove professioni e offrendo opportunità di carriera e crescita, anche per ridurre il divario salariale di genere.
Sul tema della parità di genere si può davvero fare la differenza. Basti pensare che nelle sole università milanesi ci sono oggi 90.000 studenti iscritti a facoltà STEM, di cui solo 30.000 sono donne: un dato che evidenzia l’enorme potenziale di crescita.
Alessia Cappello
È fondamentale comprendere cosa sta accadendo e acquisire queste competenze per poter dominare la trasformazione digitale con umanità, sensibilità, ingegno e intelligenza. Guidare il cambiamento, non solo subirlo, utilizzando la capacità e l’intelligenza umana per gestire quella artificiale: questa è la vera differenza. Una differenza che si rifletterà sui nostri territori e nelle nostre città, sulla flessibilità e sulla parità di genere, e sul mercato del lavoro. È davvero fondamentale.
Tra umanesimo e tecnologia
La Milano Digital Week 2025 è intitolata “Tutte le intelligenze della città“, per dare una dimensione non esclusiva al tema dell’intelligenza artificiale. Ormai siamo tutti convinti che sia una tecnologia da governare, perché la persona deve rimanere al centro di tutti i processi. Per questo è stato scelto di parlare di “intelligenze” al plurale, includendo l’intelligenza collettiva che è parte integrante della costruzione di questo evento.
Layla Pavone
È fondamentale anche il connubio tra tecnologia e umanesimo, su cui insistiamo molto. L’intelligenza non è una sola: c’è quella umana e quella artificiale. Queste intelligenze prendono forma nei nostri quartieri, nei servizi che eroghiamo sempre più attraverso il digitale: il Fascicolo del Cittadino, il sito del Comune di Milano, le piattaforme che stiamo mettendo a disposizione e i servizi di formazione per sviluppare consapevolezza e confidenza nei confronti dell’intelligenza artificiale.
L’AI è ormai ovunque, quindi bisogna occuparsene. Il tutto in un’ottica che mette al centro la persona, per un uso trasparente e sicuro dell’intelligenza artificiale, con particolare attenzione ai temi della sanità, della security, dell’accessibilità e della tutela dei dati personali.
La legge interviene in modo organico su più settori che possono beneficiare di questa tecnologia, prevedendo garanzie di tracciabilità, responsabilità umana e centralità delle decisioni finali da parte di una persona fisica. In questo senso si parla di umanesimo digitale: l’intelligenza digitale deve rispettare la dignità e i diritti umani, potenziando e non sostituendo il contatto umano.
Il Manifesto di Milano per un’intelligenza artificiale etica
La città di Milano ha sempre bisogno di una prospettiva, di andare avanti e credere nello sviluppo. In quest’ottica è stato sviluppato il Manifesto del Comune di Milano sull’intelligenza artificiale, un documento che mette in evidenza alcuni principi fondamentali:
- Ambizione: attraverso questo manifesto, l’Amministrazione dichiara come intende utilizzare l’intelligenza artificiale con interventi integrati per il potenziamento delle capacità amministrative
- Rafforzamento del presidio territoriale: mantenendo sempre un approccio etico nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale
- Trasparenza: algoritmi pubblici, spiegati e comprensibili a tutti
- Inclusività: per garantire accesso equo senza discriminazioni
- Sicurezza dei dati: con la massima protezione delle informazioni personali
- Sostenibilità: orientando l’intelligenza artificiale a ridurre l’impatto ambientale e favorire lo sviluppo umano e responsabile
- Partecipazione civica: i cittadini devono essere protagonisti del cambiamento digitale
Giuseppe Sala
Questo manifesto rappresenta il nostro impegno per un’intelligenza artificiale etica, trasparente, sostenibile e inclusiva, sempre al servizio della comunità e dei suoi valori fondamentali. L’impegno del Comune di Milano per migliorare i servizi ai cittadini è confermato dai numeri: il sito del Comune registra ogni mese 1,2 milioni di utenti unici, mentre 4 milioni di cittadini hanno aderito al Fascicolo del Cittadino. Considerando che Milano conta 1,4 milioni di abitanti, circa la metà degli iscritti sono residenti, l’altra metà vive nella città metropolitana. L’80% esprime un parere positivo sui servizi milanesi e le richieste di assistenza telefonica sono calate del 10%.
I numeri della trasformazione digitale milanese
Pietro Cerretani
TIG Events – The Innovation Group, organizzatore della Milano Digital Week per il secondo anno consecutivo, prevede per il periodo 2024-2026 una crescita annua in Italia di circa il 3,8% del mercato digitale, che include la spesa business e consumer per software, hardware e servizi. Nel 2024 la spesa è stata di oltre 80 miliardi di euro e, secondo le previsioni, supererà gli 86 miliardi nel 2026. Nel 2025, su un totale di spesa nazionale di 83,4 miliardi, in Lombardia sono stati spesi 23,4 miliardi, di cui 14,8 solo a Milano.
La crescita si estende anche al PIL e all’occupazione milanesi, con un aumento dell’1,3% nell’arco dell’anno, il doppio di quanto previsto per la Lombardia. L’indice Green & Smart di Unioncamere, che sintetizza le performance nei settori trasporti, logistica, energia e digitale, vale per Milano 174,9 (con 100 come valore medio nazionale).
Per quanto riguarda la concentrazione di attività lavorative tecnologicamente avanzate, Milano e provincia ospitano il 9% dei cluster tecnologici italiani, il 18% degli incubatori e il 20% delle startup. Inoltre, dei 57 data center localizzati in Lombardia, ben 49 (l’86%) si trovano nell’area milanese.