Dispositivi mobili sotto attacco a causa di AI e fattore umano

Oggigiorno l’intersezione tra comportamento umano, soluzioni mobile e attacchi AI rappresenta il nuovo epicentro del rischio.

Dispositivi mobili

Il Mobile Security Index 2025 di Verizon lancia l’allarme sui dispositivi mobili, sempre più sotto attacco a causa dell’uso crescente dell’AI e degli errori commessi dagli esseri umani. Infatti, oggi, la principale minaccia alla sicurezza delle organizzazioni potrebbe trovarsi, letteralmente, proprio nel palmo della mano. Le imprese stanno lavorando per colmare le falle di sicurezza con il 75% che ha incrementato gli investimenti per la mobile secury nell’ultimo anno.

Una battaglia che si combatte nei dispositivi mobili di ogni dipendente

Chris Novak, VP Global Cybersecurity Solutions di Verizon Business
Il Mobile Security Index di quest’anno è un chiaro campanello d’allarme. La sicurezza mobile non può più essere vista come una difesa perimetrale, ma come una battaglia che si combatte nel palmo della mano di ogni dipendente.

Parliamo proprio di una tempesta perfetta. Infatti con l’ascesa dell’intelligenza artificiale, stiamo assistendo a un vero e proprio uragano di categoria 5 nella protezione dei device mobili, dove l’AI è il vento e l’errore umano la finestra aperta. La rapida adozione della GenAI è un punto di svolta; le aziende di ogni dimensione, devono ripensare le strategie di protezione contro gli attacchi assistiti dall’AI. Oltre ad aiutare i professionisti a utilizzare la tecnologia in modo responsabile.

PMI e grandi imprese: due velocità nella difesa digitale

Le PMI si dichiarano preoccupate: il 57% di esse concorda di trovarsi in una posizione di svantaggio in termini di risorse. Il che rende più difficile reagire ai cyber attacchi rispetto alle grandi aziende. Inoltre, il 54% afferma che una violazione dei dati avrebbe ripercussioni più rilevanti sulla propria attività. Un timore che anche le grandi imprese riconoscono come fondato. Una spiegazione risiede nel fatto che le imprese più strutturate tendono a essere più proattive nell’attuazione di misure di protezione. In particolare:

  • formano un numero maggiore di dipendenti sulla sicurezza mobile (66% contro il 56% delle PMI);
  • offrono programmi di formazione più completi sui rischi legati all’AI (50% contro 39% delle PMI);
  • adottano sistemi di autenticazione multifattore più avanzati (57% contro 45% delle PMI).
  • Puntare su un approccio integrato alla sicurezza di rete e mobile

La prudenza resta alta comunque in tutte le imprese. Il 63% degli intervistati ha riscontrato gravi problemi dovuti a interruzioni operative, aumento significativo rispetto all’anno precedente. Il 50% ha subìto perdite di dati, considerato il rischio più temuto. La vera resilienza contro le crescenti minacce informatiche nasce da un approccio integrato alla sicurezza di rete e mobile. Mentre le organizzazioni affrontano le conseguenze sempre più gravi degli incidenti informatici, al contempo aumentano gli investimenti in sicurezza. Ma soprattutto adottano una visione più ampia e strategica su come difendersi in modo efficace.

Proteggere i dispositivi mobili è divenuto un imperativo aziendale

Chris Novak
Le minacce evolvono, ma anche le difese. Un approccio proattivo e multilivello alla protezione dei dispositivi mobili non è più solo una buona pratica, ma un imperativo aziendale. Ciò si traduce in una solida formazione dei dipendenti, policy chiare sull’uso dell’AI e soluzioni di sicurezza intelligenti.

Integrazione sicurezza e protezione

Una perfetta integrazione tra sicurezza di rete e protezione dei dispositivi consente alle aziende di innovare, collaborare e operare ovunque. Mantenendo al tempo stesso un’elevata capacità di resilienza di fronte alle minacce informatiche. È la chiave per identificare, valutare e gestire in modo proattivo i rischi complessi che permeano i processi aziendali. Garantendo così una solida continuità operativa anche in uno scenario di sfide e cambiamenti in continua evoluzione.