A Cybertech 2025, Dolman Aradori, Vice President Head of Cybersecurity NTT DATA Italia, ci parla dell’evoluzione delle reti, della security e l’apporto dell’AI.
Come analizzato dalla società nel corso dell’anno, mentre i CEO e i vertici aziendali sono impegnati nell’adozione della GenAI, i CISO e i responsabili operativi mancano della guida, della chiarezza e delle risorse necessarie per affrontare i rischi di sicurezza e le sfide infrastrutturali associate all’implementazione.
AI, una fase di transizione
Si evidenzia un divario significativo tra la visione dei vertici aziendali e le capacità dei loro team. Sebbene il 97% dei CISO si identifichi come decision maker sulla GenAI, il 69% riconosce che i loro team mancano delle competenze necessarie per lavorare con la tecnologia.
Inoltre, solo il 38% dei CISO afferma che le proprie strategie di GenAI e cybersecurity sono allineate, rispetto al 51% dei CEO.
Ad aggiungere ulteriore complessità, il 72% delle organizzazioni intervistate non dispone ancora di una policy formale per l’uso della GenAI e solo il 24% dei CISO concorda sul fatto che la loro organizzazione abbia un framework solido per bilanciare rischio e creazione di valore.
Nonostante si sentano cauti riguardo all’implementazione della GenAI, i team di sicurezza riconoscono comunque il suo valore di business. Infatti, l’81% dei responsabili senior della sicurezza IT con opinioni negative concorda ancora nel ritenere che la GenAI aumenterà l’efficienza e influenzerà la bottom-line.
Ma non basta, oltre al disallineamento interno, la maggior parte dei responsabili della sicurezza ha dichiarato che l’infrastruttura legacy sta influenzando notevolmente la business agility e la preparazione all’utilizzo della GenAI, con la modernizzazione di IoT, 5G e edge computing identificata come essenziale per i progressi futuri.
Per superare le difficoltà di questo momento di passaggio, buona parte dei CISO sta dando priorità alla co-innovazione con partner strategici IT piuttosto che fare affidamento su soluzioni AI autonome. Va sottolineato che il primo criterio di valutazione dei responsabili della sicurezza quando si valutano i partner tecnologici GenAI sono le offerte di servizi GenAI end-to-end.
La modernizzazione favorisce l’AI
Per agevolare l’integrazione dell’AI in differenti contesti, NTT DATA sta lavorando attivamente con molti altri player di mercato, così da favorire la diffusione di nuovi servizi tecnologici nelle principali verticali di mercato.
Con l’adozione dell’intelligenza artificiale in un numero sempre maggiore di settori, dal manifatturiero alla sanità ai servizi finanziari, la domanda di reti sicure, ad alta velocità e bassa latenza è in forte crescita. Le infrastrutture esistenti non sono più sufficienti a supportare la scalabilità e la complessità dei carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale. NTT DATA e le aziende di settore stanno rispondendo a questo cambiamento aiutando i clienti a evolvere da architetture obsolete a infrastrutture intelligenti e adattive in grado di sostenere l’innovazione basata su AI.

La modernizzazione delle reti è alla base del successo dell’AI.
La maggior parte delle aziende afferma che le funzionalità di rete sono importanti o molto importanti nella selezione dei fornitori per l’infrastruttura GenAI, sottolineando la necessità di reti in grado di gestire e proteggere carichi di lavoro AI in continua crescita, eseguendo al contempo complessi cluster di addestramento, inferenza e storage. La modernizzazione comporta l’integrazione dell’AI anche nelle operazioni di rete attraverso la configurazione basata su AI, il rilevamento delle anomalie, l’auto-riparazione e il monitoraggio intelligente per accelerare la risoluzione dei problemi e migliorare l’esperienza d’uso. Settori quali il manifatturiero, la sanità e i servizi finanziari stanno già utilizzando l’AI nelle loro reti per migliorare l’efficienza operativa, garantire una connettività sicura e ridurre i costi.
In questo contesto, la suite di servizi intelligenti di NTT DATA aiuta i clienti a modernizzare la propria infrastruttura digitale e a costruire reti sicure. Questi servizi coprono l’intero ciclo di vita, dalla consulenza al sourcing, dai servizi professionali al supporto e ai servizi gestiti, per consentire alle organizzazioni di modernizzare e sfruttare appieno il potenziale dell’AI.





