Oracle e la trasformazione digitale delle aziende italiane

“Le persone che usano l’AI sostituiranno quelle che non la utilizzano”.

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La conferenza stampa di Oracle conferma come l’azienda guidi la trasformazione digitale delle imprese IT con IA integrata, cloud scalabile e agenti IA.

L’intelligenza artificiale è entrata con inaspettata forza nel mondo delle aziende rivoluzionando il modo di fare impresa. Accelerando processi decisionali e strategie aziendali con una rapidità sorprendente. Sebbene molte imprese si fossero preparate all’impatto che avrebbe avuto nel mondo del lavoro questa tecnologia, nessuno avrebbe mai immaginato che l’IA avrebbe dominato il mercato in così poco tempo, evolvendosi con rapidità sorprendente. È in uno scenario in continuo mutamento che Oracle si conferma tra le aziende protagoniste di questa trasformazione, poiché capace non solo di restare al passo con i tempi ma anche di anticiparli. Diventando baluardo della trasformazione digitale e definendo nuovi standard grazie a AI integrata, cloud scalabile e gestione dati avanzata.

Questi temi sono stati al centro di un incontro con la stampa tenutosi presso la sede milanese di Oracle, al quale hanno partecipato relatori di rilievo come Andrea Sinopoli, VP & Country Leader Cloud Tech/OCI. Giovanni Ravasio, VP & Country Leader Cloud Applications. Giovanni Nubile, Country Leader Applications, Private Sector. Luca Vellini, Country Leader Applications, Public Sector. Mario Nicosia, VP & Country Leader, Technology Data Platform e Multicloud. Lanfranco Brasca, Senior Director Cloud Engineers Italy Lead Oracle.

Accelerare la trasformazione digitale con AI e Cloud

Secondo i manager Oracle, l’adozione di AI e cloud nelle aziende italiane sta vivendo una fase di accelerazione senza precedenti, guidata da esigenze di scalabilità, efficienza e competitività. Mario Nicosia ha sintetizzato il concetto: “Le persone che usano l’AI sostituiranno quelle che non la utilizzano”, affermando senza troppi giri di parole che i lavoratori di domani dovranno imparare a collaborare e coesistere con l’intelligenza artificiale. Uno step questo che hanno già fatto quasi tutti i clienti Oracle, la cui maggioranza ha già adottato almeno un agente AI. A dimostrazione di come anche le medie imprese possano beneficiare dei nuovi strumenti digitali avanzati.

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Gli agenti AI

Oracle e i suoi partner strategici hanno sviluppato più di 400 agenti AI, specializzati in ambiti che spaziano dalla gestione finanziaria alla customer experience. Questi agenti, integrati nelle Fusion Applications, aiutano le aziende a semplificare e automatizzare processi complessi.

In ambito finance, agenti come Payables Agent, Ledger Agent, Planning Agent e Payments Agent supportano attività contabili, pianificazione finanziaria e gestione dei pagamenti. Mentre nell’HR, strumenti come Team Sync Advisor Agent, Talent Advisor Agent e Manager Concierge Agent aiutano manager e dipendenti a organizzare team, gestire talenti e pianificare lo sviluppo professionale. Anche supply chain, manufacturing e customer experience sono potenziati da agenti che ottimizzano ordini, spedizioni, logistica e interazione con i clienti.

Agenti che il team di Oracle ha sottolineato vengano aggiornati trimestralmente senza costi aggiuntivi. Permettendo così alle aziende di sperimentare sempre nuove funzionalità.

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Cloud, scalabilità e gestione dei costi

Il cloud oggi è molto più di un semplice spostamento di infrastrutture on-premise. È uno strumento strategico per scalabilità, performance e innovazione. Addestrare un modello AI richiede enormi risorse di calcolo. Il cloud, con il modello Universal Credit, consente alle aziende di utilizzare GPU, storage e servizi di AI generativa in modo flessibile. Ottimizzando costi e tempi di sviluppo. Sebbene il tema dei prezzi sia molto sentito, Andrea Sinopoli ha sottolineato come il focus non sia “quanto spendo, ma se non investo in cloud e AI, sopravvivo?”. Qusto poiché “il time-to-market impone di muoversi velocemente”.

Privacy dei dati e cloud locali

Uno degli ostacoli principali all’adozione dell’AI riguarda l’uso dei dati sensibili. Un tema questo che Oracle ha risolto introducendo il modello Retrieve Augmentation (RAG). Questo integra modelli generali con dati privati aziendali senza farli uscire dal database. Garantendo così privacy e aggiornamento in tempo reale.

Oracle ha anche investito in infrastrutture cloud locali in Italia, Spagna e Germania, collaborando con operatori nazionali come Telecom Italia per garantire sicurezza e compliance. Anche i modelli AI, come Almagua 25B, vengono addestrati completamente su infrastrutture italiane. Mentre la strategia multicloud consente di integrare tecnologie avanzate provenienti da Azure, Google Cloud e AWS. Tutto questo senza vincoli tecnologici, portando innovazione nel tessuto aziendale nazionale.

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Oracle AI Database 26ai e AI Data Platform

Durante la conferenza sono state presentate due soluzioni chiave. Il primo è Oracle AI Database 26ai, un database AI-native progettato per integrare AI Vector Search, agenti personalizzati, RAG e funzionalità Natural Language-to-SQL con sicurezza quantum-resistant. Mentre il secondo è Oracle AI Data Platform. Una piattaforma che connette modelli generativi AI ai dati aziendali.Consentendo di creare agenti, gestire il catalogo dati e orchestrare flussi di lavoro in modo sicuro ed efficiente. Queste soluzioni trasformano dati grezzi in insight immediati. Permettono di sviluppare agenti personalizzati e scalare progetti AI su tutta l’organizzazione.

Il futuro dell’AI e delle aziende italiane

Come già affermato in occasione del recente World Cloud Summit di Las Vegas, i relatori di Oracle hanno sottolineato tre concetti fondamentali. Ovvero che sistemi sono aperti e interoperabili. Che le performance sono ottimizzate. E che le soluzioni enterprise combinano AI con dati privati e pubblici. Unanime è stata anche la riflessione sull’intelligenza artificiale, che rappresenta una rivoluzione pari, se non superiore, all’arrivo di internet. Poiché destinata a trasformare lavoro, business e modalità di fare impresa.

Il futuro delle imprese italiane passa dall’adozione intelligente di AI e cloud. Oracle prevede 2 miliardi di euro di investimenti entro il 2027, con applicazioni pratiche che spaziano dalla manutenzione predittiva alla selezione dei migliori talenti HR.

Oracle conferma dunque la propria leadership nell’AI enterprise e nel cloud. Offrendo infrastrutture sicure, modelli LLM avanzati e agenti AI pronti all’uso. L’integrazione tra dati pubblici e privati, unita a soluzioni multicloud e infrastrutture localizzate, rappresenta dunque la chiave per accelerare la trasformazione digitale delle aziende italiane. Garantendo efficienza, scalabilità e competitività all’interno di un mercato globale sempre più performante e concorrenziale.