Archiva Group, due acquisizioni per puntare anche all’estero

Con l'ingresso di Mitric e DDM, Archiva Group amplia l'offerta potendo proporre una piattaforma che integra compliance, sicurezza, flessibilità e interoperabilità.

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Già nel 1994, Giuliano Marone, fondatore di Archiva, ha intuito la direzione che avrebbe preso la tecnologia: un modello di gestione centralizzata delle informazioni, accessibili da remoto, sicure e sempre disponibili. In tempi in cui internet era ancora un concetto poco definito, Marone comprese che il vero valore non stava nel documento in sé, ma nella sua disponibilità in tempo reale. “Erano anni pionieristici e io capii che non aveva senso portare i dati presso il cliente o installare un’intranet. Il valore era metterli a disposizione in modo centralizzato, accessibile da remoto”.

Marone diede così vita ad Archiva, una delle prime aziende italiane a offrire un sistema di gestione documentale in un cloud ante litteram. I dati, anziché essere replicati o movimentati fisicamente, erano resi disponibili da una piattaforma unica, progettata per sicurezza, continuità e flessibilità. Questa impostazione ha tracciato la rotta per un percorso evolutivo che ha segnato (e sta segnando) tutta la vita di Archiva.

Un partner per crescere di più e meglio

Negli anni, la crescita dell’azienda è stata costante (attorno al 10%), ma a un certo punto Marone ha compreso che per fare un salto di scala serviva un cambio di paradigma. La scelta è stata quella di cercare un partner industriale capace di comprendere e condividere la visione di Archiva. “Ha capito la mia visione, non solo a livello di business ma anche a livello culturale e umano”, afferma Marone, riferendosi a Progressio, fondo di investimento industriale con cui è stato siglato un accordo nel 2023.

Nel 2023, Progressio ha avviato un nuovo fondo da 300 milioni di euro e tra i primi investimenti spicca Archiva, che si è distinta come piattaforma cloud proprietaria, flessibile, scalabile e strutturata secondo un’architettura modulare a microservizi, ideale per affrontare l’integrazione di nuove realtà sinergiche – chiarisce Massimo Dan, partner di Progressio –. Per Progressio, il digitale non è solo un settore di investimento, ma una leva trasversale per creare valore. Inoltre, il fondo promuove modelli sostenibili attenti agli aspetti ESG, valorizzando il capitale umano e la governance”.

Questa alleanza ha segnato l’inizio di una nuova fase per Archiva: l’aggregazione di realtà tecnologiche complementari in un gruppo coeso e integrato. Due aziende, Mitric e DDM, sono così entrate a far parte dell’ecosistema dando origine ad Archiva Group e contribuendo a rafforzare l’offerta sia sul piano della compliance sia su quello della gestione documentale in ambienti SAP.

Abbiamo creato qualcosa di nuovo, che ha una forza aggregativa e funzionale potentissima. Non solo possiamo offrire servizi migliori, ma possiamo davvero cambiare il modo in cui le aziende, italiane ma non solo, gestiscono i propri archivi e la propria documentazione digitale”, afferma Marone.

Da 7 dipendenti a oltre 250

Alla sua nascita, Attiva aveva 7 dipendenti, oggi ne conta oltre 250. Ha più di 2.000 clienti attivi e ha registrato un aumento del 50% nel fatturato e del 30% nell’organico solo negli ultimi tre anni. Samuele Fini, sales director di Archiva Group, precisa: “Siamo un’azienda nata con una vocazione tecnologica molto precisa: abilitare i processi di digitalizzazione delle imprese italiane e supportarle nell’ottimizzazione dei costi, sempre con un’attenzione rigorosa alla compliance normativa”.

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L’offerta di Archiva è costruita su un modello cloud nativo, con infrastrutture proprietarie, ed è focalizzata su tre assi principali: dati, processi e persone. Le soluzioni sviluppate si rivolgono ai reparti amministrativi, HR e acquisti. “Siamo partner tecnologici delle funzioni amministrative e degli uffici acquisti, ma abbiamo costruito soluzioni verticali anche per le risorse umane e l’area legale, perché ogni processo ha dinamiche e requisiti diversi”, spiega ancora Fini.

Particolarmente avanzata è l’offerta nell’ambito della fatturazione elettronica, in cui Archiva ha anticipato normative italiane e comunitarie. Nel settore HR, invece, la nuova frontiera riguarda l’intelligenza artificiale generativa. “Stiamo sviluppando strumenti capaci di mappare l’intera popolazione aziendale e identificare non solo le hard skill, ma anche le soft skill più rilevanti per affrontare la trasformazione digitale”, chiarisce Fini.

Le aziende chiedono soluzioni concrete

Le esigenze di upskilling e reskilling sono ormai quotidiane e diffuse. “Le aziende oggi ci chiedono soluzioni concrete per affrontare operazioni di upskilling e reskilling in tempi rapidi, attraverso strumenti intelligenti in grado di leggere i bisogni evolutivi dei team in modo proattivo”, prosegue Fini. A questo si aggiunge la necessità di gestire documenti in ambienti ibridi, dove cartaceo e digitale coesistono. “Un contratto, per esempio, può nascere digitale ma circolare in forma cartacea e viceversa: ecco perché abbiamo sviluppato ambienti unificati che consentano di gestire, firmare, archiviare e controllare ogni tipologia di documento lungo tutto il ciclo di vita, indipendentemente dal formato originario”.

Il valore dell’offerta Archiva sta nella combinazione tra componente software e servizio consulenziale. “Il nostro cloud non è un contenitore, ma un acceleratore di efficienza e di controllo. Anche su servizi apparentemente standard come la gestione della PEC, stiamo introducendo logiche di intelligenza artificiale per aumentare la produttività e ridurre gli errori operativi”, conclude Fini.

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Due integrazioni strategiche

Mitric ha portato in dote la piattaforma Checker, specializzata nella digitalizzazione dei processi di audit e controllo in ambito HSE. “Checker nasce per rispondere alle esigenze di quei contesti aziendali in cui i processi sono per natura complessi, dislocati sul territorio o soggetti a stringenti regolamentazioni”, spiega Fini. Il sistema bene si adatta all’impiego in settori come retail, fashion, edilizia e utility, dove la tracciabilità e la conformità sono aspetti centrali.

Abbiamo collegato il livello strategico al livello operativo: dalla definizione delle regole alla loro messa a terra nei controlli quotidiani, fino all’analisi dei risultati. La nostra piattaforma è facile da usare, ma non per questo è semplice: è altamente configurabile, pensata per realtà complesse”, spiega Luigi Bassani, fondatore e AD di Mitric.

Parallelamente, DDM ha potenziato la gestione documentale nativa in SAP, semplificando la user experience. “Lavorando per anni su progetti SAP, ci siamo accorti che i documenti venivano ancora gestiti fisicamente o in strumenti scollegati. Il nostro obiettivo è stato quello di portare le funzionalità documentali direttamente all’interno della user experience SAP, senza interfacce aggiuntive o silos esterni – racconta Andrea Papalia, fondatore di DDM –. Grazie alla nostra architettura plug-in, possiamo connetterci facilmente ad altri moduli, supportare la migrazione verso il cloud e mantenere SAP pulito, senza personalizzazioni invasive”.

Una dimensione internazionale

Oggi Archiva è molto più di un archivio digitale. È una piattaforma che integra compliance, sicurezza, flessibilità e interoperabilità. La visione comune di Archiva, Mitric e DDM è quella di offrire un ecosistema integrato, flessibile e in continua evoluzione. L’obiettivo ora non è solo consolidare la presenza sul mercato italiano, ma portare la proposta di Archiva Group oltre confine, con una strategia di internazionalizzazione ben definita.

Ci aspettiamo una crescita esponenziale – conclude Marone – perché il bisogno di soluzioni affidabili e integrate è universale. La gestione documentale non è più un tema burocratico, ma strategico”.