Industrial Copilot, l’AI migliora efficienza e processi

Microsoft e Siemens: l’adozione dell'AI non è più un’opzione per il mondo industriale, ma un elemento per affrontare le sfide future.

Da tempo, Microsoft e Siemens hanno attiva una partnership a livello globale volta a rafforzare l’ecosistema industriale, aumentando l’efficienza produttiva aziendale e promuovendo l’innovazione. E in ciò l’industrial AI – l’intelligenza artificiale applicata al mondo industriale – svolge un ruolo basilare. In questi giorni, Microsoft e Siemens hanno annunciato alcune novità legate a tale partnership e che potranno avere un importante riflesso sul mercato italiano. Al centro di tale annuncio c’è un fondamentale pilastro tecnologico: il Siemens Industrial Copilot.

Siemens Industrial Copilot, una svolta per le imprese italiane

 “Questo strumento rappresenta una svolta per le imprese italiane – ha affermato, Floriano Masoero CEO e Presidente di Siemens Italia – perché offre un supporto concreto per accelerare i processi di digitalizzazione e trasformazione produttiva”,

Il Siemens Industrial Copilot è progettato per supportare le aziende nel percorso di automazione avanzata, migliorando l’efficienza operativa, l’accuratezza dei processi produttivi e la capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato.

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“Attraverso l’integrazione delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale nei processi industriali, intendiamo fornire alle aziende strumenti di nuova generazione per affrontare le sfide futureha aggiunto Masoero –. L’intelligenza artificiale non sarà più un’opzione, ma un elemento cardine di questa trasformazione”.

Molto di più di una semplice interfaccia utente

Il Ceo di Microsoft Italia, Vincenzo Esposito, ha sottolineato come gli utenti delle soluzioni Microsoft percepiscano Copilot come un assistente integrato all’interno degli strumenti quotidiani – da Outlook a Teams, da Excel a PowerPoint – capace di potenziare le attività esistenti migliorandone radicalmente l’efficienza. “Ma il valore di Copilot va ben oltre il ruolo di interfaccia conversazionale: è anche uno stack applicativo completo, un framework modulare e scalabile, che può essere utilizzato per sviluppare soluzioni verticali”.

Attraverso strumenti come Copilot Studio, aziende come Siemens possono costruire Copilot tematici, ovvero sistemi intelligenti specializzati su specifiche aree funzionali o industriali, che operano non solo come strumenti informativi ma anche come agenti autonomi, in grado di svolgere attività, prendere decisioni e interagire con altri sistemi in modalità sempre più proattiva. Si tratta di un passaggio fondamentale verso l’adozione dell’AI agentica, in cui l’intelligenza artificiale non solo supporta, ma agisce in autonomia nei processi decisionali e operativi.

Oggi siamo nel pieno della transizione verso un modello agentico dell’AI – ha sostenuto Esposito – e il prossimo step sarà la sua evoluzione come co-creatore, ovvero come partner nella fase creativa dei processi aziendali, capace di generare contenuti, idee e soluzioni in modo collaborativo”.

La nostra ambizione – ha proseguito Esposito – è che i Copilot sviluppati da Siemens, insieme ai suoi partner e clienti, diventino strumenti capaci di generare valore reale, scalabile e sostenibile per l’industria italiana. La combinazione tra la nostra tecnologia e la capacità di Siemens di adattarla al contesto produttivo locale rappresenta un’opportunità enorme per il nostro Paese. Una leva concreta per rilanciare la competitività industriale europea a partire dall’Italia”.

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Un supporto end-to-end lungo la catena del valore industriale

Nel contesto di Siemens, l’integrazione tra piattaforma tecnologica e conoscenza di dominio rappresenta il vero differenziatore competitivo. “Essere una tech company significa innestare, su una base tecnologica avanzata, un layer di conoscenze specifiche di settore, in grado di trasformare Copilot da semplice assistente generico a strumento intelligente contestualizzato”, ha dichiarato Floriano. In questo modo, il Siemens Industrial Copilot viene abilitato a comprendere e supportare dinamicamente le esigenze dei processi produttivi verticali.

Dall’ideazione del prodotto alla sua realizzazione, Siemens Industrial Copilot agisce come abilitatore digitale per ogni fase del ciclo produttivo. “In Italia vantiamo una leadership storica nella progettazione e nel design industriale – ha osservato Floriano –. Il nostro Paese è una fucina di creatività tecnologica, ed è proprio in questa fase che Copilot può fare la differenza, accelerando lo sviluppo di nuovi prodotti e rendendolo più efficiente e collaborativo”.

Il raggio di azione di Siemens Industrial Copilot si estende però anche alla fase di pianificazione, supportando l’ingegneria di processo nell’orchestrazione delle attività, grazie a una visione integrata e data-driven dell’intero sistema produttivo. “Parliamo di un collegamento intelligente tra progettazione e produzione, che consente un’ottimizzazione predittiva delle risorse, delle sequenze operative e delle capacità produttive”, ha spiegato Floriano.

Uno dei vantaggi più rilevanti risiede nella fase di ingegnerizzazione, dove Siemens Industrial Copilot contribuisce alla scrittura assistita del codice PLC, fino allo sviluppo software per le architetture di Smart Factory. “In un contesto in cui le competenze tecniche sono sempre più scarse, Copilot diventa un orchestratore cognitivo in grado non solo di automatizzare task ripetitivi, ma anche di operare quale coach virtuale per gli ingegneri”, ha precisato Floriano. Questo approccio consente una maggiore velocità di sviluppo, un miglioramento dell’integrazione tra i sottosistemi e una capacità proattiva di adattamento alle evoluzioni del processo.

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Interfacce intelligenti per chi lavora in fabbrica

Nel contesto della produzione avanzata, l’interfaccia uomo-macchina (HMI) diventa una delle principali sfide. “Le Smart Factory devono essere anche user-friendly, accessibili, e adattabili ai bisogni degli operatori, spesso non esperti delle nuove tecnologie. Siemens Industrial Copilot, in questo senso, funge da mediatore intelligente tra uomo e macchina”, ha chiarito Floriano. L’interfaccia deve essere multilingua, adattiva e semplificata, in grado di superare le barriere tradizionali che hanno storicamente ostacolato l’interazione efficiente tra operatore e impianto.

Nella fase di service e manutenzione, Industrial Copilot introduce logiche di monitoraggio predittivo e assistenza contestuale. “La crescente complessità degli impianti e la scarsità di personale specializzato rendono indispensabile l’uso di strumenti digitali in grado di supportare in modo puntuale gli operatori nella manutenzione preventiva e correttiva”, afferma Floriano. Questo consente non solo di ridurre i tempi di inattività, ma anche di abilitare modelli di service proattivo basati sull’analisi dei dati in tempo reale.

Interpretare e trasformare i dati industriali in azioni concrete

L’intero framework è sostenuto da un’infrastruttura dati altamente scalabile, alimentata da tecnologie Microsoft e potenziata dal know-how verticale di Siemens nei settori industriali. “La mole di dati generata da una Smart Factory è immensa. Il valore nasce dalla capacità di acquisire, interpretare e trasformare questi dati in azioni concrete e suggerimenti operativi – ha sottolineato Floriano –. La collaborazione tra Microsoft e Siemens consente di unire la potenza del cloud computing e dell’intelligenza artificiale con la conoscenza profonda delle filiere produttive”.

Il risultato è una filiera completamente connessa, dove ogni fase – dal design al manufacturing, dall’engineering al service – è orchestrata digitalmente, con benefici tangibili in termini di efficienza, flessibilità e resilienza. “Siemens Industrial Copilot non è solo una funzione accessoria, ma un vero pillar della trasformazione digitale del manifatturiero. Rappresenta il passaggio da un’industria automatizzata a un’industria realmente aumentata”, ha concluso Floriano.

L’esperienza di Danieli Automation

Un esempio dei risultati che si possono ottenere tramite l’utilizzo del Siemens Industrial Copilot lo ha fornito Danieli Automation, azienda che mira a semplificare tutte le attività che fanno capo alla produzione del metallo: dai processi dei clienti – in termini di efficienza, sostenibilità e ottimizzazione delle risorse – fino all’organizzazione interna e allo sviluppo software. Come ha sottolineato il CEO Stefano Martinis, “per Danieli, semplificare significa anche rendere il proprio processo di progettazione più lineare, scalabile e sostenibile, specialmente nello sviluppo software.”

Di recente, l’azienda ha introdotto i Large Language Model (LLM) e ha sviluppato un assistente intelligente tramite il quale si può avere l’accesso in linguaggio naturale alla documentazione tecnica, migliorando così l’efficienza dei project manager, sviluppatori e collaudatori.

Ora, con Industrial Copilot – ha spiegato Martinisriusciamo ad abilitare un processo di addestramento continuo per i nostri tecnici, migliorando la qualità del software e l’efficacia operativa”. Tuttavia, per adottare questo strumento in ambito enterprise sono stati fondamentali due requisiti: la piena conformità ai criteri di cybersecurity e la protezione della conoscenza proprietaria, poiché Copilot è addestrato su moduli software standard sviluppati internamente per circa cinquanta tecnologie impiantistiche.

Non solo. Avendo potuto sperimentare in prima persona le potenzialità di Industrial Copilot, Martinis ritiene che lo strumento di Siemens consentirà a Danieli Automation disfruttare al meglio la crescente quantità di dati disponibili in fabbrica e porterà la collaborazione uomo-macchina a un livello superiore, dando impulso all’innovazione e aumentando in modo significativo la competenza ed efficienza dei nostri progettisti”.

A supporto del percorso d’innovazione di Danieli, insieme a Microsoft Italia, opera da tempo anche il partner beanTech, azienda specializzata nell’integrazione di soluzioni informatiche e nella ricerca connessa allo sviluppo software.