
A margine dell’evento AI & Data Summit, che Nutanix ha organizzato a Roma il 9 aprile per illustrare a partner e clienti le novità più recenti in relazione all’intelligenza artificiale e alla gestione dei dati, abbiamo potuto fare una chiacchierata con Benjamin Jolivet, Country Manager Nutanix.
Quali sono le tendenze e le problematiche più recenti relative a servizi e dati?
L’impiego dei micro servizi è senz’altro una delle tendenze recenti più significative. I micro servizi permettono di continuare a usare le applicazioni anche quando evolvono nel tempo, senza avere interruzioni di servizio per l’utente. Un altro trend molto forte è l’adozione dei container, una tendenza che è iniziata con l’uso del cloud e dell’open source.
Per quanto riguarda i dati, è evidente il movimento verso il cloud per la loro archiviazione, una tendenza stimolata dagli hyperscaler. La generazione dei dati è invece sempre più spostata all’edge, grazie a dispositivi IoT che producono una quantità di informazioni sempre crescente.
Benjamin Jolivet
Nutanix è focalizzata, con la sua piattaforma software e con diverse tecnologie, a rendere il dato fruibile dove è consumato e quindi dare l’opportunità ai clienti di mettere il dato dove ha più senso a livello di servizi. Per il marchio è indifferente se il dato risiede in un cloud pubblico o privato o in una struttura ibrida. Quello che importa è che il cliente non deve essere vincolato da una necessità infrastrutturale, ma deve essere libero di scegliere la soluzione tecnologica più adatta alle sue necessità. L’adozione di architetture ibride, che comprendono cloud e on-prem è una scelta praticamente obbligata per le società di livello enterprise. Se le PMI possono limitarsi al cloud, le grandi aziende sono costrette a impiegare anche soluzioni locali. Nutanix è consapevole di questa situazione e offre la sua piattaforma perfettamente adatta alle architetture ibride, con un bilanciamento cloud/on-prem assolutamente libero e a scelta del cliente.
Come aiutare le aziende sul fronte della cybersecurity?
Una vera cybersecurity si costruisce sulla semplicità. Nutanix si impegna a fornire un’infrastruttura semplice da implementare e da usare, adatta a gestire esigenze sempre più complesse, che includono cloud, data center, dispositivi di ogni genere. L’intelligenza artificiale generativa e gli AI agent aggiungono ulteriore complessità a questo quadro già molto articolato.
Benjamin Jolivet
La nostra piattaforma è sicura by design, anche se non ci occupiamo direttamente di sicurezza informatica. Piuttosto, abbiamo un approccio che garantisce la sicurezza a livello di infrastruttura. Questo non significa che la nostra soluzione sia inviolabile, perché è praticamente impossibile respingere tutti gli attacchi cyber, soprattutto quando gli hacker impiegano l’AI generativa per ingannare i dipendenti dell’azienda con audio e video contraffatti. Ma ci impegniamo a garantire che, in caso di compromissione del sistema informatico aziendale, il ripristino dei dati sia il più veloce e sicuro possibile, grazie a un elevato livello di automazione e all’impiego di agenti.
Nutanix è agnostica per quanto riguarda la soluzione di cybersecurity scelta dal cliente: la sua piattaforma software può interfacciarsi senza problemi con i sistemi di sicurezza aziendali più diffusi. Questo sempre in un’ottica di semplicità e di garanzia di un sistema robusto, capace di funzionare anche in caso di attacco informatico andato a segno.
L’evoluzione del ruolo del CIO in un’era di AI e multi cloud
È in atto uno spostamento sempre più marcato verso il business, una tendenza rafforzata dalla pervasività dell’intelligenza artificiale generativa, accessibile a tutti e che permette di scrivere codice e governare sistemi complessi senza necessariamente avere le competenze che in passato erano fondamentali. Oggi grazie all’AI generativa è possibile creare da zero applicazioni e data base strutturati, per esempio. Quindi l’interesse e le competenze non sono più tanto sulle conoscenze tecniche quanto piuttosto sul capire quali sono gli obiettivi aziendali da raggiungere.
Anche l’uso del multi cloud è determinato dall’esigenza di ridurre i costi e di creare più valore, piuttosto che dagli aspetti tecnici. Quindi si tratta sempre di business. Uno degli obiettivi d Nutanix è proprio aiutare il CIO a concentrarsi sul business invece che sull’aspetto tecnico, e fare in modo che possa interfacciarsi più facilmente con il CEO.
Skill shortage: l’intelligenza artificiale aiuta a combattere questo problema?
L’intelligenza artificiale generativa ha impattato molto i settori che si basano sulla creatività, perché può produrre nuovi contenuti senza alcuno sforzo da parte dell’utente. Ancora, l’AI generativa può creare in pochi secondi sintesi e riassunti di libri, report, riunioni, un’operazione che un essere umano può naturalmente fare da solo, ma dedicando tempo ed energia, che oggi si è sempre meno propensi a impiegare.
Gli utenti stanno facendo sempre più affidamento sull’intelligenza artificiale e questo porta al rischio di avere specialisti che in realtà ormai sono diventati ignoranti e che quindi non sanno giudicare se quello che l’AI generativa propone è valido oppure no.
Grazie all’intelligenza artificiale è facile sembrare esperti in un determinato settore, ma in realtà è una conoscenza estremamente superficiale e spesso neanche effettivamente verificata. La sfida odierna per le persone è sviluppare una vera conoscenza, che non sia solo basata sulle informazioni fornite dall’AI.
Quindi il tema centrale non è più tanto la conoscenza quanto piuttosto la sua organizzazione. In definitiva, l’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, va vista come uno strumento, e come tale bisogna saperla usare.
Coniugare AI e sostenibilità
L’intelligenza artificiale ha un suo costo, soprattutto quella generativa. Questo costo riguarda in particolar modo l’energia necessaria per far funzionare i server nei data center. Questa richiesta energetica sta però calando a livello di singolo task, grazie a modelli più efficienti e a LLM più piccoli e ottimizzati. D’altra parte, però, sempre più persone ricorrono quotidianamente all’AI, con il risultato che i consumi complessivi stanno aumentando continuamente e in maniera molto importante.
Per combattere questa crescita è necessario incrementare l’efficienza dell’AI e Nutanix dà il suo contributo con una piattaforma software altamente ottimizzata, che consente di ridurre il numero di server necessari a parità di task. I grandi vendor di hardware sono al lavoro per rendere i loro sistemi più efficienti, per esempio tramite l’impiego di sistemi di raffreddamento a liquido, che consentono di ridurre le richieste energetiche per il mantenimento delle temperature ottimali di funzionamento delle CPU e delle GPU.
Per fornire l’energia necessaria ai data center si usano sempre più diffusamente le fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico, e si parla di impiegare piccoli reattori nucleari dedicati.
Oggi non c’è ancora una soluzione soddisfacente che permetta di coniugare sostenibilità e intelligenza artificiale, ma Nutanix è pronta con la sua piattaforma, che si adatta in maniera dinamica, flessibile e bilanciata a vari tipi di esigenze, non solo di prestazioni ma anche di sostenibilità.