L’evento EVOLVE24, organizzato di recente a Milano da Cloudera, ha offerto l’occasione per discutere le più recenti innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale (AI) e della gestione dei dati. “Con la crescente domanda di soluzioni digitali avanzate, l’Italia si sta dimostrando un mercato fertile per queste tecnologie – ha affermato Fabio Pascali, Regional Vice President per l’Italia, Grecia e Cipro –, in particolare nei settori regolamentati come l’energia, la finanza e la pubblica amministrazione”.
La crescita di AI e cloud in Italia
Secondo i risultati della ricerca condotta da Cloudera The State of Enterprise AI and Modern Data Architecture, l’Italia sta superando la media globale nell’adozione dell’AI. Infatti, il 98% delle aziende italiane utilizza già in qualche modo l’intelligenza artificiale, rispetto all’88% a livello globale. Pascali ha commentato: “Il mercato italiano si mostra particolarmente ricettivo, superando persino la media globale. Questo dato riflette una crescita che sorprende, soprattutto se si considera che gran parte delle implementazioni è ancora in fase iniziale”. In particolare, le aziende italiane stanno utilizzando l’AI per ottimizzare l’interazione con i clienti, automatizzare processi e migliorare l’efficienza operativa.
Qualità dei dati, l’impatto della governance
Uno degli aspetti più critici emersi dalla ricerca per Pascali riguarda l’importanza della governance e della qualità dei dati. “Una base dati affidabile è essenziale per ogni iniziativa di intelligenza artificiale, soprattutto nell’ambito dell’AI generativa. La coerenza e l’affidabilità dei dati sono il fondamento per garantire che le soluzioni AI siano davvero efficaci e utili per le aziende“. Tuttavia, molte aziende italiane stanno ancora affrontando sfide significative in questo ambito. Il 45% delle imprese ha segnalato problemi di governance, mentre il 39% delle organizzazioni ha evidenziato difficoltà nel gestire dati provenienti da diverse fonti e architetture.
Cloudera si propone di risolvere queste sfide attraverso la sua piattaforma end-to-end, che offre soluzioni per la gestione dell’intero ciclo di vita dei dati, dalla data ingestion agli analytics in tempo reale, fino al data warehouse e al lakehouse.
Le sfide della sicurezza e della privacy
La sicurezza e la privacy dei dati sono tra le principali preoccupazioni delle aziende italiane. Secondo la ricerca di Cloudera, il 74% delle aziende considera la sicurezza una delle barriere principali per l’adozione dell’AI su larga scala. “Questo vale in particolare per i settori dove il rispetto delle normative sulla protezione dei dati è essenziale, come per esempio la finanza e la pubblica amministrazione”.
In tal senso, Cloudera ha introdotto il Private Link, una soluzione che consente alle aziende di mantenere il controllo sui propri dati, minimizzando i rischi di esposizione. Pascali ha commentato: “Con il Private Link, stiamo rispondendo alle esigenze delle aziende che operano in ambienti regolamentati, offrendo loro un livello di sicurezza superiore e una maggiore flessibilità nel gestire i propri dati”.
Il valore strategico delle partnership per Cloudera
Le collaborazioni strategiche sono un elemento cruciale della strategia di Cloudera per affrontare le sfide del mercato italiano. Pascali ha evidenziato che “la collaborazione con partner tecnologici come Nvidia e Snowflake ci permette di offrire ai nostri clienti una gamma di soluzioni che risponde a esigenze specifiche, garantendo al contempo un elevato livello di sicurezza e scalabilità”. In particolare, l’integrazione delle GPU di Nvidia con la piattaforma Cloudera consente alle aziende di accelerare i progetti di AI, migliorando i tempi di elaborazione e ottenendo risultati più rapidamente.
Un altro esempio di collaborazione significativa è quella tra Cloudera e Snowflake, che permette alle aziende di accedere a un modello di data lakehouse ibrido, unificato e alimentato da Apache Iceberg. Questa soluzione offre una maggiore flessibilità alle imprese italiane, consentendo loro di scegliere tra un modello SaaS o un modello ibrido, in base alle esigenze specifiche.
Fabio Pascali, Regional Vice President per l’Italia, Grecia e Cipro
Strumenti Innovativi per velocizzare l’adozione dell’AI
Durante EVOLVE24, Cloudera ha presentato una serie di nuovi strumenti progettati per semplificare l’adozione dell’AI. Questi includono Fine-Tuning Studio, che facilita la gestione e l’ottimizzazione dei modelli di linguaggio AI, e PromptBrew, che aiuta le aziende a creare prompt di alta qualità per migliorare le risposte generate dai modelli AI. Pascali ha spiegato che “l’integrazione di tecnologie come PromptBrew e Knowledge Graph permette di superare le limitazioni delle tecnologie tradizionali, offrendo alle aziende un vantaggio competitivo nel mercato in rapida evoluzione”.
Inoltre, Cloudera ha introdotto il modello Chat With Your Documents, che consente alle aziende di interagire direttamente con i propri documenti utilizzando l’intelligenza artificiale. Questa soluzione è particolarmente utile per le organizzazioni che gestiscono grandi volumi di documenti, come contratti o report finanziari, permettendo di estrarre rapidamente informazioni critiche.
Tutti questi nuovi strumenti vanno ad ampliare la suite di acceleratori per progetti di AI e machine learning (Applied Machine Learning Prototypes – AMP) che sono pensati per ridurre il time-to-value dei casi d’uso AI in azienda, fornendo tecniche ed esempi di intelligenza artificiale all’avanguardia che possono favorirne l’integrazione e portare a risultati di maggiore impatto,
Colmare il gap di competenze
Un tema cruciale emerso dalla ricerca riguarda lo sviluppo delle competenze nel campo dei dati e dell’intelligenza artificiale. “La mancanza di figure professionali – ha commentato Pascali – continua a rappresentare una sfida significativa per le aziende italiane. Il 50% delle imprese ha segnalato la carenza di competenze specifiche come un ostacolo per scalare i propri progetti AI”.
Cloudera, a riguardo, ha avviato collaborazioni con partner strategici per offrire percorsi formativi specifici che permettano alle aziende di sviluppare le competenze adatte a gestire i progetti di trasformazione digitale. “Non stiamo investendo solo nella tecnologia, ma anche nelle persone. Il nostro obiettivo è supportare le aziende nel costruire le competenze necessarie per sfruttare appieno le potenzialità dell’AI e dei big data, in modo che possano essere pronte ad affrontare le sfide future”.
L’ecosistema di partner è la base del successo
L’efficacia della strategia di Cloudera è strettamente legata alla collaborazione con un ecosistema consolidato di partner e system integrator. Pascali ha puntualizzato l’importanza di questo network: “L’ecosistema di partner e system integrator in Italia garantisce l’implementazione su larga scala delle soluzioni Cloudera e l’allineamento alle specifiche esigenze del mercato. Il consolidamento delle tecnologie dipende dalla qualità delle partnership sviluppate a livello globale e locale”.
Tra i partner strategici di Cloudera spiccano nomi come Accenture, Almaviva, Engineering e Reply, tutti caratterizzati da una solida esperienza nella gestione di progetti complessi. “Questi system integrator non solo implementano soluzioni cloud, di intelligenza artificiale e big data in settori mission-critical come energia, finanza e pubblica amministrazione, ma possiedono anche competenze trasversali che spaziano dalla consulenza strategica alla delivery tecnica”.
Pascali ha aggiunto: “Molti partner stanno investendo in programmi di formazione per potenziare le loro competenze tecniche, con l’obiettivo di offrire un servizio end-to-end più qualificato. Il programma di certificazione Cloudera fornisce un percorso avanzato che consente di acquisire competenze specialistiche in ambito big data e cloud, assicurando una qualità superiore nell’implementazione delle soluzioni”.
L’ecosistema di Cloudera è in continua espansione grazie all’ingresso di nuovi partner, che vedono nel cloud e nei big data una chiara opportunità di crescita. “Questi nuovi attori – ha concluso Pascali – sono spesso focalizzati su ambiti verticali, come la gestione dei dati o l’analisi predittiva e apportano competenze specialistiche che arricchiscono ulteriormente l’ecosistema, permettendo a Cloudera di affrontare sfide sempre più complesse e diversificate”.