La piattaforma di Appian cresce con la GenAI

L’azienda celebra i suoi 25 anni di attività e incontra la stampa per fare il punto sul suo sviluppo, sulla sua piattaforma e sulla localizzazione in Italia.

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Appian ha organizzato il 15 ottobre un incontro con la stampa per celebrare i suoi 25 anni di attività e per fare il punto sul suo sviluppo, sulla sua piattaforma, sull’uso della GenAI e sulla localizzazione in Italia. Hanno partecipato Silvia Speranza, Regional Vice President Italy & Greece, Lorenzo Alegnani, Area Vice President Customer Success EMEA Central and South, Emanuele Galdi, Senior Partner Sales Manager, Italy & Greece.

La storia di Appian, i risultati del 2024 e le previsioni per il 2025

Appian è nata nel 1999 a Washington DC come società di consulenza per il Ministero della Difesa americana. Nel 2006 ha aperto la prima sede in Europa, a Londra, e nel 2017 è stata quotata in borsa al Nasdaq. La sede italiana della società è stata inaugurata nel 2015 a Milano, poi nel 2018 è stato aperto un ufficio a Roma e nel 2023 è stata formalizzata la region Italia e Grecia.

La sede milanese è molto focalizzata sui settori industriale e finanziario, quella romana sul settore pubblico, non solo pubblica amministrazione ma anche le grandi aziende del centro Italia basate su Roma, che sono per la maggior parte a partecipazione statale, come ENEL e Poste Italiane. Buona parte dei clienti del marchio è di livello enterprise.

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Silvia Speranza, Regional Vice President Italy & Greece
Il mercato attuale è caratterizzato da una forte confusione, dovuta ai rapidi cambiamenti tecnologici, soprattutto a causa dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione, che deve procedere a ritmo serrato, spinta sia da una necessità economica sia dalle normative europee e italiane. Appian interviene innanzitutto spiegando cosa fa, ovvero offrire soluzioni per la gestione e la creazione di applicazioni e di processi, e usa sempre di più casi d’uso per dimostrare la validità delle proprie soluzioni. L’azienda è molto attenta nel seguire i clienti, nel cogliere al volo le loro problematiche e le loro esigenze, così da diventare per loro un punto di riferimento e avere un rapporto a 360°.

I risultati ottenuti finora nel 2024 sono buoni nonostante il periodo difficile. I ricavi sono cresciuti del 15% rispetto al 2023, con una ritenzione dei clienti pari al 118%, in altre parole non è stato perso alcun cliente, anzi ci sono stare richieste per ampliare i contratti già in essere. Sempre nel 2024 sono stati acquisiti nove nuovi clienti, cinque nel settore finanziario e quattro in quello governativo, inoltre il mercato dell’insurance è più che raddoppiato. La richiesta di servizi con il prodotto Accelerate è in aumento e il mercato greco si sta consolidando nel settore finanziario, grazie anche all’acquisizione di nuovi partner. Infine, è in atto una collaborazione con il PSN (Polo Strategico Nazionale) per consentire l’erogazione di servizi cloud ai clienti della pubblica amministrazione.

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La GenAI per le sfide di oggi e di domani

Le aspettative per il 2025 sono di continuare questa crescita, con un’attenzione particolare ai settori farmaceutico e bancario, che in Italia stanno crescendo molto. Diverse imprese che operano in questi campi stanno manifestando il loro interesse verso Appian.

25 anni di innovazione

Appian ha iniziato il suo percorso proponendo una piattaforma BPM (Business Process Management), che è stata presentata al mercato nel 2001 e pochi anni dopo è diventata la prima piattaforma completamente Web based. Successivamente questo prodotto ha adottato appieno il cloud, senza però dimenticare i clienti che preferivano rimanere on-premise.

Ma una soluzione BPM costringe a seguire un percorso predefinito, è centrata sul processo, mentre è diventata sempre più importante l’esigenza di gestire invece un flusso di dati, esigenza che ha fatto spostare l’attenzione dal processo al dato. Quindi Appian ha proseguito l’evoluzione delle sue soluzioni, adottando un’architettura low code e sfruttando sempre di più il cloud. Il cliente aveva la possibilità non solo di decidere se usare il prodotto on-prem oppure nel cloud, ma anche di poter interagire con la soluzione da un dispositivo mobile.

L’approccio di Appian è simile a una costruzione fatta con i mattoncini Lego. Il cliente sceglie quali moduli di Appian usare e quanto deve essere complessa ed estesa la soluzione. Questa filosofia ha permesso di creare applicazioni molto complesse e di sviluppare soluzioni enterprise in pochissimo tempo. La rapidità di implementazione è un altro plus della proposta di Appian: di solito le prime realizzazioni sono pronte in due mesi, al limite in sei per quelle più complesse.

Ma il mercato non si è fermato alle applicazioni cloud low code, ha chiesto di spingere sempre di più sull’automazione. Quindi il marchio, verso la fine dello scorso decennio, è entrato nel settore dell’automazione RPA (Robotic Process Automation) grazie ad acquisizioni mirate, e ha iniziato a introdurre l’RPA all’interno della sua piattaforma, per semplificare le operazioni e il setup. Le acquisizioni sono servite anche per ottenere competenze nella gestione e nell’analisi dei dati (data fabric e data insights).

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Lorenzo Alegnani, Area Vice President Customer Success EMEA Central and South
Lo step più recente della crescita tecnologica di Appian è la GenAI. L’azienda non è nuova all’AI, già all’inizio di questo decennio ha lanciato le prime tecnologie di intelligenza artificiale all’interno della piattaforma, per fare sentiment analysis delle comunicazioni con i clienti. Un paio di anni fa c’è stata l’esplosione della GenAI, che per Appian e i suoi clienti è interessante per rendere ancora più semplice lo sviluppo e l’implementazione delle applicazioni aziendali, come la classificazione e l’archiviazione ordinata dei documenti, in qualsiasi formato arrivino.

Oggi Appian è giunta alla release 24.3 (il .3 è riferito al terzo trimestre) della sua piattaforma. Un’edizione che include la GenAI che opera in privato e che, tra le varie funzioni, genera in automatico set di dati verosimili per i test e offre Enterprise Co-Pilot per ottenere le informazioni contenute nel data fabric o presenti nella base documentale di Appian. Sono comprese anche funzioni per il data insight, per l’analisi self service e in tempo reale delle informazioni, e il process insight per creare, con il supporto dell’AI, viste su casi simili per meglio identificare inefficienze di processo e le relative ottimizzazioni.

L’organizzazione dei partner

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Emanuele Galdi, Senior Partner Sales Manager, Italy & Greece
Il mondo del canale sta diventando sempre più importante. Appian può contare su circa 20 partner attivi che generano opportunità di business. Con queste figure Appian punta a fare accounting con i propri clienti, e per farlo al meglio conta di seguire i partner quasi fossero anche loro clienti. Questo significa metterli nelle condizioni di utilizzare e comprendere al meglio la piattaforma, essere proattivi, anticipare le esigenze dei clienti dal punto di vista business e quindi rispondere velocemente.

Appian ha suddiviso i partner in tre gruppi. Nel primo gruppo, Big five, rientrano le grosse società di consulenza, poi ci sono i System integrator, infine le piccole aziende (Boutique) molto specializzate in un campo ristretto di soluzioni.

  • I Big five sono in grado di coprire tutto lo spettro delle applicazioni, non sono solo interlocutori tecnologici ma sono anche capaci di comprendere come si sta muovendo il mercato dal punto di vista business, quindi possono comprendere e anticipare le esigenze dei clienti. Con questi partner Appian sta costruendo alcune proposition ad hoc, offerte verticali su mercati specifici come quelli dell’energia e farmaceutico
  • I system integrator non coprono l’intero territorio nazionale né tutti i settori, ma sono capaci di supportare i clienti in importanti programmi di trasformazione. Sono forti dal punto di vista tecnologico e per capacità di delivery
  • Le boutique sono piccoli partner che hanno capacità estremamente verticali, che sono in grado di risolvere problemi molto specifici di delivery. Questi partner sono capaci di andare subito al punto, risolvere il problema immediatamente e capire come la tecnologia può essere utilizzata per risolvere problemi specifici

Uno degli obiettivi di Appian è fare in modo che tutti questi partner parlino tra loro e che collaborando insieme si aiutino a vicenda per soddisfare al meglio le esigenze dei propri clienti.