L’AI generativa si conferma un valido alleato per le persone all’interno delle organizzazioni: semplifica le attività, stimola la creatività, aumenta la concentrazione sulle attività cruciali e migliora la motivazione sul lavoro. Questi sono i risultati che emergono dal report Work Trend Index 2024 di Microsoft, il quale ha evidenziato la crescente importanza dell’AI in un contesto lavorativo in costante evoluzione e dove l’adozione dell’intelligenza artificiale ha un ruolo sempre più significativo. Prova ne è che negli ultimi sei mesi il suo utilizzo è quasi raddoppiato a livello globale, con il 46% degli intervistati che ha iniziato a sperimentare questa tecnologia.
In Italia, il 60% dei knowledge worker utilizza strumenti di AI per ottimizzare il proprio lavoro, ottenendo una riduzione dei tempi di esecuzione di compiti specifici per potersi concentrare su quelli più strategici. Nonostante la consapevolezza dell’importanza dell’AI da parte della maggioranza dei leader aziendali italiani, con il 76% che riconosce il suo valore per rimanere competitivi, c’è ancora una diffusa preoccupazione riguardo alla mancanza di piani concreti di implementazione.
Nasce il fenomeno del Bring your own AI (BYOAI)
Questa percezione di immobilismo aziendale sta alimentando il fenomeno del BYOAI (Bring your own AI) tool, con un numero significativo di dipendenti che si stanno dotando autonomamente di strumenti AI per svolgere le proprie mansioni. Tuttavia, emerge anche un forte bisogno di competenze specifiche per l’utilizzo dell’AI, sia da parte dei lavoratori sia delle aziende. Più in dettaglio, il 73% dei lavoratori italiani (rispetto al 78% nel mondo) utilizza infatti tool di AI al di fuori del perimetro aziendale per svolgere i propri task.
Dal report emerge inoltre il sempre attuale e urgente tema delle competenze: se il 76% degli intervistati a livello globale afferma di sentire il bisogno di dotarsi di abilità specifiche per l’utilizzo dell’AI per rimanere competitivi nel mercato del lavoro, il 79% afferma che le competenze di AI amplieranno le loro opportunità di lavoro. Queste affermazioni trovano riscontro anche dal punto di vista delle aziende, con il 62% dei manager italiani che sostiene di non voler assumere risorse senza competenze di AI.
Prezioso collega di lavoro
L’AI generativa si rivela come un prezioso compagno di viaggio per coloro che operano all’interno delle organizzazioni. Secondo il report, coloro che fanno un uso significativo degli strumenti AI per il proprio lavoro hanno espresso opinioni estremamente positive. Lo provano i numeri: il 92% ha sottolineato che l’AI semplifica notevolmente la gestione di tutte le attività, rendendo il carico di lavoro più gestibile e snello. La stessa percentuale ha definito l’AI un catalizzatore della creatività, capace di offrire nuove prospettive e spunti che stimolano l’innovazione.
Il 93% ha sostenuto di ritenere l’AI un valido aiuto per concentrarsi sulle attività più cruciali, perché il suo contributo permette di liberare tempo e risorse per le priorità più importanti.
Infine, un altro 93% ha notato un aumento della propria motivazione grazie proprio all’AI, trovando uno slancio aggiuntivo nel lavoro a fronte della facilitazione e dell’efficienza che essa porta.
L’AI generativa e le PMI
“Oltre il 70% delle aziende italiane – ha affermato Vincenzo Esposito, CEO di Microsoft Italia – sta introducendo l’intelligenza artificiale generativa sul posto di lavoro. E se guardiamo alle piccole e medie imprese, questo numero sale addirittura all’80%. È un indicatore estremamente significativo del fatto che ci troviamo di fronte a un’innovazione tecnologica in grado di influenzare positivamente il lavoro di tutti, sia nelle grandi che nelle piccole realtà”.
Secondo Esposito, in un contesto come quello italiano, dove la maggior parte delle aziende è costituita da PMI e le risorse sono limitate, questa innovazione può fare la differenza. “Sto parlando di effettuare lo stesso lavoro con meno personale o in minor tempo, a un costo inferiore rispetto alle grandi aziende –ha dichiarato –. Questo segna una vera svolta. Stiamo passando dalla teoria alla pratica e il fatto che le persone stanno portando queste tecnologie in azienda è un segnale importante. Ci spinge a riflettere su come possiamo regolamentare e distribuire tali tecnologie in modo sicuro, soprattutto per le piccole e medie imprese, che potrebbero avere risorse più limitate riguardo alla sicurezza informatica”.
Un programma dedicato
Microsoft Italia supporta le organizzazioni e le persone a cogliere il potenziale trasformativo dell’AI attraverso AI L.A.B., un programma dedicato a imprese, pubblica amministrazione, professionisti e studenti e volto sia a massimizzare l’impatto positivo delle nuove tecnologie sia a sostenere un’adozione responsabile dell’AI generativa. “Abbiamo ricevuto numerose richieste da parte dei clienti che desideravano comprendere meglio come integrare l’intelligenza artificiale generativa nel proprio business – ha sostenuto Esposito –. Pertanto, abbiamo iniziato a lavorare empiricamente con loro, seguendo alcune direttive: comprendere cos’è l’intelligenza artificiale generativa, adottarla e applicarla in modo tangibile, per poi ampliarla su vasta scala”.
In pochi mesi, formate oltre 6.000 persone
Avviato otto mesi fa, il programma ha già coinvolto oltre 400 aziende, che hanno sviluppato più di 400 progetti di sperimentazione e adozione. La metà di questi progetti è già operativa in contesti aziendali concreti che includono aziende del calibro di Saipem e Intesa, che hanno partecipato attivamente al processo. Esposito ha evidenziato che l’81% di queste iniziative è guidato dall’ecosistema di partner Microsoft, i quali mettono a disposizione risorse e competenze per sostenere le organizzazioni di ogni dimensione e in ogni settore su tutto il territorio nazionale. “Stiamo trasferendo con successo conoscenze e metodologie ai nostri partner, consentendo loro di raggiungere un numero sempre maggiore di clienti”.
Attraverso l’AI L.A.B. Microsoft ha formato oltre 6.000 professionisti in alcuni mesi, offrendo corsi e certificazioni specifiche sulle competenze legate all’intelligenza artificiale generativa. “Questo impegno concreto dimostra il nostro costante supporto nel preparare le persone e le aziende per il futuro – ha precisato Esposito –, garantendo loro le conoscenze e le risorse necessarie per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte dall’AI”.
Un importante vantaggio competitivo
Microsoft sta integrando l’IA in tutto il suo ecosistema di prodotti. “Questi servizi sono pronti all’uso e non richiedono competenze avanzate di IA per essere sfruttati appieno – Judson Althoff, Executive Vice President e Chief Commercial Officer di Microsoft Corporation –. Abbiamo incluso ampie capacità di modelli linguistici nel nostro portafoglio e stiamo collaborando con partner digitali, comprese start-up, per costruire un vasto ecosistema di funzionalità facilmente accessibili”.
Althoff ha evidenziato come l’empowerment di Copilot offre tre vantaggi principali: in primo luogo, aumenta la produttività individuale. Poi potenzia il lavoro di squadra, migliorando l’efficacia organizzativa. Infine, favorisce una collaborazione inclusiva, permettendo di coinvolgere esperti e prendere decisioni informate in tempo reale durante le riunioni.
“L’empowerment di Copilot offre anche un vantaggio competitivo significativo – ha concluso Althoff –. GitHub Copilot, per esempio, ha aiutato Microsoft a lanciare un numero record di prodotti nell’ultimo anno, grazie alla sua capacità di scrivere il 30% del codice necessario. Questo significa che possiamo portare nuove innovazioni sul mercato più velocemente”.