Oggi non è più possibile prescindere dall’intelligenza artificiale per la gestione e l’analisi dei dati. Solo l’AI può trattare le odierne enormi moli di informazioni, il parere di Axiante.
La società, specializzata nell’analisi dei dati, opera con una prospettiva di design thinking, in un’ottica di Business Innovation Integrator. Il suo obiettivo è aiutare le aziende nella trasformazione grazie a una profonda conoscenza del settore e a valide intuizioni di business, anche con l’impiego dell’intelligenza artificiale.
Axiante opera attraverso business unit dedicate: Axiante Data Driven supporta i clienti nei progetti di struttura e valorizzazione delle informazioni. Axiante Digital crea soluzioni digitali per ogni realtà attraverso uno sviluppo software dedicato. “Integra” analizza contesti operativi anche complessi, progetta e gestisce soluzioni integrate per l’area sales e marketing. Axiante Retail è orientata ai retailer. Axiante Stream è dedicata all’Intelligent Finance.
Per parlare di intelligenza artificiale, dei vantaggi che offre e delle problematiche a cui bisogna fare attenzione, abbiamo incontrato Giovanni Mazzucato, Project Leader di Axiante.
I vantaggi dell’AI applicata all’analisi dei dati
Oggi non è più possibile prescindere dall’AI per la gestione dei dati. Usando il machine learning si automatizza il riconoscimento di eventuali pattern nei dati, con l’intelligenza artificiale si fa la scansione della base dati per ottenere segnalazioni nel caso, per esempio, manchi un dato o sia necessaria una ricostruzione delle informazioni in base ad altri dati collegati, secondo logiche impostate a priori.
Questi strumenti di automazione, machine learning e AI, sono fondamentali perché le fonti dei dati si sono moltiplicate. I social e la digitalizzazione di praticamente tutti i processi industriali producono un enorme flusso di dati, informazioni che vanno gestite, analizzate, ripulite, riconosciute e memorizzate.
La figura professionale principale in questo processo è il data engineer, che si occupa della trasformazione dei dati. La loro analisi è fatta dal data scientist, che interviene quando il volume di informazioni è particolarmente elevato e l’utente finale, da solo, non è in grado di interpretarli. All’atto pratico, il data scientist fornisce risposte alle domande fatte dall’utente.
In quest’ottica, Axiante usa in maniera intensa il machine learning con un orientamento al deep learning: l’intelligenza artificiale evidenzia i pattern riconoscibili nei dati.
Esiste poi il caso in cui l’utente finale interroghi direttamente la base dati. In questa situazione l’intelligenza artificiale suggerisce la visualizzazione migliore per interpretare più facilmente i risultati ottenuti.
In pratica, l’AI è utilizzabile in tutte le fasi di gestione dei dati, sia l’ingegnerizzazione sia la fruizione. Quindi oggi non ha più senso chiedersi se usare o meno l’AI, perché una volta implementata, essa permette di ridurre i costi. Non solo, usando l’intelligenza artificiale in modo sempre più pervasivo si otterranno risultati sempre più precisi: l’AI impara e migliora man mano che la si adopera.
Al contrario, non adottarla comporta costi, sia diretti sia indiretti, che aumentano nel tempo, con un’inefficienza che peggiora sempre di più rispetto alla concorrenza.
Axiante fornisce ai propri clienti soluzioni basate su un’AI già allenata e testata, pronta per lavorare in un ambiente operativo e fornire fin da subito informazioni corrette e pertinenti.
Le soluzioni basate sull’AI migliorano il processo decisionale
I vantaggi che l’intelligenza artificiale offre nei processi decisionali sono subito comprensibili se prendiamo come esempio i meccanismi di gestione dei portali dei più evoluti negozi Web. Quando si accede a un portale, come per esempio Amazon, il sistema tiene traccia del comportamento del visitatore, di quello che cerca e compra, delle recensioni che legge e scrive.
Tutte queste attività sono analizzate dal punto di vista comportamentale da una AI che effettua il cosiddetto “sentiment analysis”. Questa analisi non è fatta solo per “vendere”, ma anche per ottimizzare il tempo che l’utente passa nel sito e facilitare le sue scelte: i prodotti proposti nel portale sono più aderenti a quello che normalmente il visitatore cerca. Il risultato complessivo è un’esperienza migliore e più appagante, tale da invogliare la persona a tornare, in un’ottica di fidelizzazione.
Di più, se l’azienda che gestisce il portale può prevedere gli acquisti quasi in tempo reale, può ottimizzare l’uso del magazzino, riducendo al minimo i beni fermi sugli scaffali. Oggi, l’obiettivo di tutti i venditori è ridurre le scorte, idealmente azzerarle, lavorando secondo il principio del just in time.
Con questa logica è possibile anche una gestione efficace dei beni della grande distribuzione. L’obiettivo è avere un punto di riordino ottimale, in modo da scaricare i magazzini e mantenerli al minimo possibile. Questa ricerca dell’efficienza è possibile solo con l’AI.
La piattaforma Symphony AI
Con la piattaforma Symphony AI, Axiante supporta i retailer nell’implementazione di architetture integrate end-to-end di visual merchandising. Le soluzioni sono basate sull’intelligenza artificiale, migliorano la collaborazione e il processo decisionale per la definizione dell’assortimento, delle categorie e dello spazio.
Come base dati, Symphony AI analizza il comportamento dei clienti e le vendite per punto vendita. Grazie alla condivisione di strumenti e metodologie, il sistema porta benefici a tutte le società che sono registrate nella piattaforma.
PowerBI: dai dati le informazioni fruibili
PowerBI è una raccolta di software, App e connettori che trasformano le fonti dati in informazioni fruibili, visivamente coinvolgenti e interattive. Con questa soluzione è possibile creare un sistema flessibile, con visualizzazioni chiare, disponibili in qualsiasi luogo e condivisibili con tutta l’organizzazione.
È una delle suite più articolate presenti sul mercato e include l’intelligenza artificiale per l’alimentazione del sistema. L’AI raccoglie le informazioni da fonti esterne, anche social media, e si occupa di integrarle opportunamente. Questi dati, ripuliti, organizzati e pronti all’uso, sono disponibili agli utenti finali sotto forma di report grafico con numerose varianti per quanto riguarda la modalità di visualizzazione.
L’AI è attiva in tutte le fasi di trattamento dei dati, con la sua capacità di elaborare grandissime moli di informazioni. Ciò consente di migliorare la qualità dell’analisi statistica, alzando l’asticella generale dei pool dati oggi in uso e dei Big Data.
Non solo, grazie al machine learning siamo in grado di correggere tutte quelle lacune che si sono formate nei Big Data, con una conformazione e una capacità di interrogazione migliori rispetto agli anni scorsi.
L’intelligenza artificiale: un bene o un male?
Bisogna avere ben chiaro in mente che l’AI è già nel nostro presente e che sarà parte integrante del nostro futuro. L’intelligenza artificiale va vista come uno strumento, che non è intrinsecamente pericoloso ma dipende da come lo si utilizza. Per Axiante è una tecnologia che, se impiegata con fini benevoli, è sicuramente un vantaggio.
Ma anche così, possono sorgere alcuni problemi. Per esempio, l’AI minaccia attività lavorative che può espletare bene quanto un essere umano (forse anche meglio). Tuttavia, già in passato le nuove tecnologie hanno causato la sparizione di determinate mansioni, senza che ciò significasse una riduzione dei posti di lavoro. Contestualmente, infatti sono nati nuovi lavori e nuovi generi di attività che prima non esistevano. Si tratta quindi di una trasformazione che caratterizza da lungo tempo la nostra società moderna.