Red Hat Summit: fare di più con meno non è un limite ma un’opportunità

Durante l'evento, che ha richiamato 1.200 persone, Red Hat ha delineato il suo modo di vedere la transizione verso una realtà sempre più digitale e interattiva.

Red Hat Summit

Automazione, intelligenza artificiale e cloud ibrido emergono come i trend più avvincenti nell’ambito dell’Information Technology. Questa valutazione è stata espressa da Rodolfo Falcone, Country Manager di Red Hat Italia, durante il Red Hat Summit: Connect, l’evento che rappresenta il punto di riferimento dell’azienda americana nel nostro Paese e che ha richiamato oltre 1.200 partecipanti a Milano.

Questi trend – ha affermato Falcone – delineano un futuro dove la diversità, la riflessione e la comunità giocano un ruolo cruciale per superare le sfide di un mondo in continua evoluzione”.

La crescita esponenziale del mercato digitale

Il mercato digitale continua a crescere in modo esponenziale, portando a una trasformazione radicale del mondo, che richiede una transizione verso una realtà sempre più digitale e interattiva. Secondo Red Hat, nei prossimi 5 anni, l’IT subirà un cambiamento totale grazie al cloud ibrido e all’intelligenza artificiale. Nonostante un PIL non particolarmente brillante, il budget destinato al mercato digitale italiano per il prossimo anno dalle organizzazioni sarà di 92 miliardi di euro. Sanità ed enti locali si pongono come leader negli investimenti, grazie anche ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La Pubblica amministrazione italiana – ha sostenuto Falcone – sta vivendo un’accelerazione significativa, spinta dalla trasformazione digitale. Metà delle nostre revenue proviene dalla Pubblica amministrazione e ciò evidenzia il ruolo fondamentale di questo settore. Il cambiamento non riguarda, però, solo i prodotti e la tecnologia, ma anche le metodologie e le modalità di lavoro”.

L’adozione dell’automazione IT – ha aggiunto Falcone – è considerata estremamente o molto importante dall’80% dei manager, confermando che assieme ad AI e cloud ibrido l’automazione stessa è uno dei mantra del momento”.

Tuttavia, il cambiamento è un processo che richiede collaborazione e per questo Red Hat lo affronta insieme ai suoi partner. “Da sola – spiega Falcone – Red Hat non può affrontare tutte le sfide, ma si affida a una rete di partner, ognuno specializzato nella propria area. Siamo nell’epoca del cambiamento e Red Hat si erge a paladina di questa prospettiva”.

In quanto organizzazione basata sull’open source – ha concluso Falcone – Red Hat contribuisce al futuro inclusivo, offrendo la possibilità di esaminare diverse idee popolari, mettere in discussione le attuali disposizioni e promuovere innovazioni. Lavoro, innovazione e diversità sono interconnessi attraverso le community. Red Hat riconosce che tramite queste comunità è possibile ottenere molto di più rispetto a quanto si potrebbe fare individualmente”.

Sette realtà che cambieranno il mondo

Hans Roth, Senior Vice President & General Manager Europe, Middle East and Africa di Red Hat, ha esplorato sette realtà che identificano come cambiare il mondo. Un elemento che complica la situazione è il tempo sempre più ridotto. I tempi per agire sono sempre più stretti, perciò si deve essere efficaci in tempi sempre più brevi. La tecnologia può supportare le persone in questo processo, ma poi sono le persone e la cultura aziendale che fanno la differenza. “Alla fine, tutto si riduce a come possiamo fare di più con meno risorse. La sfida è diventare più efficienti ma avendo tempo e, contemporaneamente, essere più efficaci. Massimizzare la produzione con risorse limitate implica di sfruttare le competenze esistenti, colmando le lacune di conoscenza e favorendo l’innovazione”.

Red Hat Summit

Nonostante le promesse allettanti dell’innovazione software, ci troviamo di fronte a una possibile complicazione delle cose. L’introduzione di nuovi sistemi e integrazioni porta con sé rischi, quali minacce alla sicurezza e interruzioni del servizio. L’ampia adozione del cloud ibrido aggiunge un ulteriore livello di complessità, con i team IT costantemente impegnati nella gestione di volumi di dati in crescita.

In questo contesto di efficienza e innovazione, l’automazione emerge come una priorità chiave. Questa strategia consente di liberare il personale da compiti operativi monotoni e ripetitivi, anche se pone domande cruciali: cosa automatizzare? Con quali strumenti? E come garantire la sicurezza e l’affidabilità del processo automatizzato?

La gestione di risorse limitate rappresenta solo una parte della sfida. I team IT devono essere in grado di scalare le operazioni per soddisfare la crescente domanda di applicazioni e servizi, mantenendo al contempo il passo con l’evoluzione degli ambienti DevOps e di produzione.

L’introduzione dell’edge computing aggiunge un ulteriore livello di complessità. I tradizionali data center non monopolizzano più l’elaborazione dei dati e l’edge rappresenta un nuovo approccio. Implementare standard per l’elaborazione dati, garantire l’accessibilità e la sicurezza delle infrastrutture edge costituiscono ora sfide fondamentali.

L’innovazione senza confini può mettere a repentaglio la sicurezza, mentre un’eccessiva attenzione alla sicurezza potrebbe soffocare la creatività. Le imprese devono cercare un punto di equilibrio, integrando funzionalità di sicurezza nel software per superare l’ostacolo apparente tra sicurezza e innovazione.

Le crescenti richieste di sostenibilità, provenienti da governi, azionisti e clienti, pongono i team IT di fronte a un dilemma. Da un lato, c’è la necessità di fare di più, e dall’altro, la consapevolezza di dover ridurre i consumi. La chiave sta nel tracciare e comunicare informazioni sulla sostenibilità, adattando i modelli di lavoro per favorire pratiche più sostenibili.

Prima di tutto le persone

Non vanno però dimenticate le persone – ha sottolineato Roth –. La tecnologia supporta le persone e la cultura collaborativa è fondamentale per guidare l’innovazione. Parliamo di applicazioni, dati e utenti sulla piattaforma. La pandemia ha evidenziato come i sistemi IT siano sottoposti a stress con una crescente domanda. La capacità di scala diventa cruciale per rispondere a questa domanda”.

Il cambiamento è costante e i dati sono il suo sottoprodotto. “Open source e AI sono gli strumenti per gestire gli ambienti dinamici e i cambiamenti su larga scala – ha precisato Roth –. Implementando nuove idee, conformità e sicurezza diventano partner integrali nel processo. Lavorando insieme, abbiamo dimostrato che sicurezza, conformità e innovazione possono coesistere su una singola piattaforma, rafforzando la resilienza contro le vulnerabilità”.

Infine, la sostenibilità. Il consolidamento della piattaforma, dei prodotti e della supply chain consente di misurare il consumo di IT, ovvero l’impronta di carbonio del software. Automazione e misurazione permettono di ridurre l’impatto ambientale.

Fare di più con meno non è un limite ma un’opportunità – ha concluso Roth –. Con una giusta orchestrazione, l’innovazione e la collaborazione possono prosperare su larga scala. Red Hat intende supportare questo percorso, offrendo soluzioni come l’open hybrid cloud e l’open shift per la scalabilità, il developer hub per la collaborazione, e strumenti come Ansible e soluzioni basate sull’IA per l’innovazione”.