Modernizzare i mainframe, intervista a Raffaele Bella di Kyndryl

Le aziende in tutto il mondo stanno affrontando la trasformazione del mainframe e Kyndryl ha condotto un'indagine per scoprire come stanno agendo.

mainframe

Da decenni, il mainframe è una pietra miliare dell’infrastruttura informatica aziendale, alimentando applicazioni critiche in una vasta gamma di settori. Tuttavia, l’evoluzione tecnologica ha posto nuove sfide e opportunità per questa potente piattaforma. Per comprendere meglio come le aziende in tutto il mondo stiano affrontando la trasformazione del mainframe, Kyndryl ha condotto un’indagine su 500 clienti a livello globale (Italia compresa) di diverse dimensioni e appartenenti a differenti settori. Ne abbiamo parlato con Raffaele Bella, Director, Core Enterprise & zCloud Practice Leader di Kyndryl.

– Potrebbe spiegarci in cosa è consistita la vostra indagine e quali sono stati i risultati più significativi che avete ottenuto?

L’indagine ha riguardato la modernizzazione, la trasformazione e l’evoluzione degli ambienti mainframe. Un dato significativo che è emerso è che il 90% dei clienti ritiene che il mainframe sia ancora un asset fondamentale per la loro infrastruttura IT. Questo non dovrebbe sorprendere, considerando che molte delle applicazioni critiche a livello nazionale si basano su questa tecnologia. In Italia, per esempio, un arresto improvviso dei mainframe potrebbe paralizzare il sistema bancario, gran parte della pubblica amministrazione e l’industria dei viaggi, impedendo la vendita di biglietti e molto altro.

Il 90% dei clienti conferma che il mainframe continuerà a essere al centro delle loro operazioni critiche, grazie all’affidabilità e alle prestazioni che può fornire. Il tempo di risposta inferiore al secondo e la capacità di gestire carichi di lavoro che spaziano da 10 a 10.000 utenti, sono caratteristiche fondamentali che continuano a rendere il mainframe un pilastro dell’infrastruttura IT aziendale. Tuttavia, nonostante questa fiducia, il 97% dei clienti riconosce la necessità di modernizzare il mainframe per far fronte alle sfide e alle opportunità emergenti.

Interessante è il fatto che, tra i 500 clienti intervistati, il 38% prevede di intraprendere un percorso di modernizzazione, mentre circa il 33% sta considerando l’integrazione con gli Hyperscaler o il “move off”. Un numero significativo di clienti sta guardando a una combinazione di queste opzioni, mescolando gli approcci per adeguarsi meglio alle proprie esigenze e vincoli aziendali.

Paessler monitoraggio mainframe

Noi, come Kyndryl, gestiamo una parte significativa dei mainframe a livello mondiale, fornendo più della metà dei MIPS (milioni di istruzioni al secondo). In Italia, siamo posizionati in modo eccellente per comprendere come il mercato e i clienti stiano affrontando la transizione verso i paradigmi del cloud, dell’hybrid cloud e del devOps.

– Può descrivere quali direzioni principali della modernizzazione dei mainframe avete identificato?

Le direzioni principali della modernizzazione del mainframe che abbiamo identificato sono tre.

Modernizzazione all’interno del mainframe. Alcuni clienti desiderano modernizzare il mainframe senza abbandonarlo. In tal senso, IBM ha introdotto la piattaforma OpenShift, che consente di eseguire container all’interno del mainframe. Alcuni clienti italiani stanno considerando questa opzione, trasformando applicazioni COBOL in applicazioni Java e facendole girare nei container all’interno del mainframe.

Condivisione dei dati con l’ambiente esterno. Altri clienti desiderano condividere i dati del mainframe con l’ambiente esterno, in particolare con gli hyperscaler. Questo implica una modernizzazione delle modalità di esposizione, pubblicazione e condivisione dei dati, consentendo l’accesso alle moderne tecnologie senza necessariamente spostare le applicazioni principali. Spostamento di applicazioni non critiche: Certi clienti ritengono che alcune applicazioni non siano più critiche o non abbia più senso tenerle sul mainframe. In questi casi, esistono diverse opzioni per spostare tali applicazioni fuori dal mainframe.

Questi approcci consentono ai clienti di modernizzare il mainframe in base alle esigenze e alle applicazioni coinvolte.

– Quali sono le principali ragioni che spingono i clienti a modernizzare i mainframe?

I motivi sono diversi. Innanzitutto, il mainframe è considerato affidabile, sicuro e con prestazioni prevedibili. Il mainframe ha tempi di risposta inferiori al secondo, sia per pochi utenti sia per decine di migliaia di utenti, il che è essenziale per molte applicazioni critiche. Inoltre, l’evoluzione verso il cloud è inevitabile e i clienti riconoscono che il cloud sta diventando sempre più sicuro e affidabile. Tuttavia, la transazionalità delle richieste nel mainframe è ancora superiore rispetto al cloud, che ha una maggiore elasticità e scalabilità.

Un altro motivo è la necessità di rendere le applicazioni più user-friendly e di accelerare il time to market per nuove funzionalità, utilizzando strumenti più moderni e potenti.

– Come vedete il ruolo del mainframe rispetto al cloud e quali vantaggi offre?

Il mainframe e il cloud hanno ruoli distinti, ma complementari. Come detto, il mainframe offre prestazioni affidabili e prevedibili e questo è cruciale per applicazioni critiche che richiedono una risposta veloce. D’altra parte, il cloud offre elasticità e scalabilità, consentendo di aggiungere risorse in modo flessibile.

Vediamo un futuro in cui il mainframe si integra in un ambiente cloud ibrido, consentendo alle aziende di sfruttare le nuove tecnologie e lo sviluppo delle applicazioni native del cloud, ma mantenendo al contempo l’affidabilità e le prestazioni del mainframe. L’obiettivo è modernizzare il mainframe in modo da poter sfruttare le opportunità offerte dal cloud, adattando le applicazioni e i dati in base alle esigenze. Riteniamo che il nostro ruolo sia essere il partner ideale per guidare i clienti in questa trasformazione inevitabile.

– Che ruolo svolge l’intelligenza artificiale nel vostro approccio alla modernizzazione del mainframe?

L‘intelligenza artificiale svolge un ruolo crescente. Disponiamo di una piattaforma chiamata Kyndryl Bridge che utilizza l’intelligenza artificiale per gestire le infrastrutture in modo intelligente, automatizzando processi come la risoluzione dei problemi in anticipo. Questo ci consente di essere più efficienti e di offrire tempi di esecuzione certi. Inoltre, stiamo implementando l’AI all’interno dei nostri progetti di modernizzazione del mainframe per rendere più intelligenti le operazioni e migliorare l’efficienza complessiva. L’AI è uno strumento fondamentale per affrontare le sfide legate alla modernizzazione e all’integrazione con il cloud.

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– Come valutate il futuro dell’hardware mainframe e quali sono le ultime novità in questo settore?

L’hardware mainframe sta evolvendo in modo significativo. Per esempio, il recente lancio del mainframe Z16 da parte di IBM offre vantaggi in termini di sicurezza, con la capacità di essere “Quantum Safe”, e migliora le performance. Z16 dispone di un chip dedicato per l’intelligenza artificiale, il che lo rende adatto a carichi di lavoro che implicano il ricorso all’AI. Questi miglioramenti hardware rappresentano salti generazionali che possono giustificare un aggiornamento.

Tuttavia, la scelta di aggiornare l’hardware dipende dalle esigenze specifiche. Per esempio, se la sicurezza è prioritaria, un passaggio allo Z16 può essere vantaggioso. Al contrario, se la sicurezza non è così critica, un’azienda potrebbe decidere di rimanere con il modello precedente, in attesa del prossimo avanzamento tecnologico. In generale, il sistema operativo z/OS svolge un ruolo chiave nell’evoluzione del mainframe e nell’utilizzo delle nuove funzionalità hardware.

– Come valutate la situazione in Italia rispetto ad altri paesi in termini di modernizzazione del mainframe?

In Italia, come altrove, i clienti riconoscono il valore del mainframe e desiderano modernizzarlo. La situazione è simile a livello globale: c’è la necessità di integrare il mainframe in un ambiente cloud ibrido. La differenza principale sta nel fatto che in Italia ci sono ancora clienti che utilizzano AS/400 (ora noto come iSeries) in parallelo ai mainframe. Questo è particolarmente diffuso in settori come l’industria e la distribuzione. Alcuni clienti considerano la possibilità di spostare i sistemi AS/400 nel cloud, ma la maggior parte li mantiene on-premise.

In generale, l’Italia sta seguendo la tendenza globale di modernizzazione e transizione verso il cloud, con un’enfasi su sicurezza e affidabilità.

– Qual è la vostra strategia per il futuro considerando il cambiamento di focus dalla gestione mainframe a progetti più complessi, come l’integrazione con hyperscaler e l’AI?

La nostra strategia è di ampliare la leadership non solo nella gestione mainframe ma anche in nuovi settori. Per farlo, abbiamo intrapreso un’azione aggressiva di assunzioni, certificazioni e alleanze. Stiamo investendo in competenze relative agli hyperscaler, con l’obiettivo di diventare leader anche in questo settore. Abbiamo creato una struttura interna, chiamata Kyndryl Consult, focalizzata su progetti innovativi, e stiamo formando centinaia di persone per estendere le nostre competenze in ambienti cloud, AI e altri campi emergenti.

La nostra strategia si basa anche su alleanze tecnologiche che permettano di portare al mercato asset di valore, piuttosto che la semplice rivendita. In questo modo, intendiamo rappresentare un punto di riferimento in settori diversi, mantenendo la stessa qualità di servizio che ci contraddistingue nella gestione del mainframe.

– Quale prevedete sarà il ruolo del mainframe nei prossimi anni, considerando l’evoluzione tecnologica e le sfide emergenti?

Riteniamo che il mainframe continuerà a svolgere un ruolo importante nelle infrastrutture IT aziendali, grazie proprio alla sua affidabilità e alle sue prestazioni. Tuttavia, il futuro del mainframe è strettamente legato all’integrazione con il cloud e alle moderne tecnologie, come l’AI. La modernizzazione del mainframe è inevitabile e necessaria per mantenere l’efficienza e la competitività. Riteniamo che in futuro il mainframe sarà parte di un ambiente cloud ibrido, consentendo alle aziende di sfruttare le nuove opportunità offerte dalla tecnologia.

Inoltre, l’AI svolgerà un ruolo sempre più importante nella gestione e nell’ottimizzazione delle infrastrutture IT, contribuendo a risolvere problemi in modo predittivo.In definitiva, il mainframe si evolve e si adatta alle esigenze del mercato, rimanendo un elemento cruciale nella moderna infrastruttura IT aziendale.