NetApp rinnova il listino di soluzioni a supporto delle imprese con storage serie FAS, veloci array SAN All-Flash e presenta la Ransomware Recovery Guarantee.
A raccontare le novità alla stampa italiana, Davide Marini, Country Manager NetApp per l’Italia, e Roberto Patano, Senior Manager Systems Engineering.
In uno scenario con complessità sempre crescente in termini di infrastruttura IT, marco-economia, sicurezza e aspetti legati all’efficienza delle imprese, la società vuole porsi come interprete e supporto proattivo. Offre infatti tecnologie e strumenti che possono realmente rendere più facile la gestione del dato: un aspetto cruciale per poterne estrarre tutto il vero valore, oggi più importante che mai.
L’aggiornamento di prodotti e servizi passa da ONTAP, il sistema operativo sviluppato da NetApp e continuamente aggiornato in oltre 30 anni di disponibilità sul mercato. Questo ambiente permea l’offering della società ed è disponibile on-prem, su NAS, SAN, architetture Unified, nel cloud e attraverso i principali hyperscaler.
L’azienda è ampiamente riconosciuta nel mondo per la qualità e le performance dei propri modelli operativi, ma è proprio il mondo SAN, al quale, oggi, NetApp si rivolge con maggiore attenzione, con l’intento di crescere ancora.
Al momento, oltre 20mila clienti adottano soluzioni SAN NetApp (50mila storage array e 5mila workload SAN).
NetApp ASA
In questo segmento, l’azienda ha presentato il nuovo All-Flash SAN Array, nato per semplificare l’implementazione di una moderna infrastruttura SAN. La piattaforma assicura flessibilità di installazione ed elevate efficienza energetica. Il prodotto sfrutta una architettura simmetrica active-active con array all-NVMe, per prestazioni elevate e una affidabilità in modalità alta disponibilità “a sei 9” (99,9999%).
Grazie a tecniche di compressione e deduplica, ASA assicura un rapporto di 4:1 per la gestione del dato, riducendo sprechi e mettendo a disposizione del cliente la maggior parte dello spazio storage interno (al netto degli archivi di lavoro del sistema operativo e dei meccanismi di ridondanza RAID implementati).
Si parte dalla versione ASA A150 con 24 drive e capacità sino a 547 TByte, per arrivare al più evoluto ASA A900, un server rack 8U capace di ospitare fino 14,6 PByte di informazioni.
Grazie a una attenta progettazione e integrazione del sistema operativo ONTAP con il nuovo hardware, questi appliance si distinguono per consumi particolarmente ridotti rispetto al passato e ai competitor. Stando a test interni condotti da NetApp, la riduzione delle emissioni può essere ridotta dal 30% al 113% rispetto ad apparati analoghi della concorrenza.
Su questa base, la gamma ASA è dunque indicata per i carichi di lavoro più esigenti in ambienti VMware, Oracle, SQL Server e SAP.
Sicurezza e protezione garantita
NetApp annuncia anche una Ransomware Recovery Guarantee, in un momento in cui si prevede che i costi causati dagli attacchi ransomware per le organizzazioni globali aumenteranno da 20 miliardi di dollari nel 2021 a 265 miliardi di dollari entro il 2031.
Gli aspetti legati alla cybersecurity sono certamente in cima alla lista delle preoccupazioni degli IT manager, dei CISO e delle figure tecnico-amministrative delle aziende.
Secondo NetApp, che cita studi IBM, S&P Global Market e Sophos, il costo medio per recuperare la piena attività dopo un attacco ransomware, nel 2022, è stato di 4,35 milioni di dollari.
In generale i costi legati al downtime delle attività e al recovery delle stesse sono circa 10 volte superiori al riscatto richiesto da cybercriminali. Il mercato della sicurezza informatica sta cambiando rapidamente e, di conseguenza anche le polizze assicurative a tutela delle imprese stanno scalando rapidamente. Tra 2020 e 2021 si è registrato infatti un aumento del 74% dei premi assicurativi.
Consapevole del delicato momento globale, NetApp ha presentto Ransomware Recovery Guarantee. L’azienda punta sull’estrema efficacia delle funzionalità integrate e della protezione dai ransomware del proprio ambiente ONTAP. La piattaforma è in grado di bloccare automaticamente i tipi di file dannosi individuati, di bloccare gli amministratori disonesti e gli utenti malintenzionati con la verifica multi-amministratore e di fornire snapshot a prova di manomissione che non possono essere eliminati, nemmeno dall’amministratore dello storage.
Se ancora ciò non dovesse bastare e se NetApp o i suoi partner non fossero in grado di proteggere i dati aziendali da cifratura, la società si impegna a offrire un risarcimento.
Storage e servizi
Agli annunci odierni si affianca il potenziamento dell’intera infrastruttura NetApp che include già ONTAP One, il software di storage integrato, ora disponibile per tutti i sistemi AFF, ASA e FAS. NetApp sta inoltre estendendo le funzionalità integrate in ONTAP One ai sistemi distribuiti esistenti in fase di supporto.
Non solo, con la release di maggio, ONTAP è stato ulteriormente aggiornato per offrire una migliore tutela contro il ransomware e la gestione dei carichi di lavoro consolidati.
Al gran numero di novità si aggiunge la disponibilità dello storage ibrido HDD+SSD FAS2820, che sostituirà i precedenti 2620 e 2720, offrendo il 50% in più di performance. Arrivano, inoltre, StorageGRID 11.7 e StorageGRID SGF6112, con funzionalità avanzate per il ripristino d’emergenza, aggiornamenti per la sicurezza e la conformità, esperienza utente semplificata e altro ancora, oltre a un appliance di storage a oggetti interamente Flash con densità superiore del 50% e performance maggiori del 40% rispetto alla passata generazione.
Il ricco portfolio NetApp include ora una versione potenziata di NetApp Advance: programmi e garanzie semplificate per gli acquirenti. Un supporto che consente di orientare passo per passo l’evoluzione degli ambienti di storage dei clienti in tutta sicurezza.