Business transformation – Nata nel 2010 sulla scia di un’intuizione legata più al trattamento dei dati che alla tecnologia, Netalia è oggi un Public Cloud Service Provider italiano con ricavi per circa 6 milioni di euro (nell’esercizio 2022) e un fatturato in crescita del 66% sull’anno precedente. Risultato ottenuti con una squadra specializzata di oltre 40 persone distribuite sul territorio nazionale.
“Il punto – precisa Michele Zunino, fondatore e amministratore delegato di Netalia – è stato sostanzialmente capire come in un mondo che rapidamente si stava volgendo verso modelli di gestione condivisa delle informazioni, come queste informazioni potevano essere tutelate dal punto di vista giuridico-normativo e anche nell’ambito della proprietà intellettuale. Da qui l’idea di un’azienda che fosse in grado di garantire in un perimetro normativo certo per la gestione dell’informazione”.
Un modello coerente
Il modello che a Netalia è sembrato da subito più coerente con questo tipo di esigenza è stato quello del public cloud. “L’azienda nel tempo si è quindi dotata di una propria architettura public cloud – aggiunge Zunino –. Di fatto una piattaforma che sfrutta infrastrutture già presenti sul territorio nazionale, reti e data center e che è in grado di collegarli tra loro attraverso un’attenta ingegnerizzazione delle tecnologie per poter erogare servizi che consentano ai nostri interlocutori di rivedere riprodotti in software sia i concetti di infrastruttura stessa sia delle piattaforme come servizio”.
Netalia si è da subito focalizzata sui temi di compliance, di valorizzazione dell’informazione e di business continuity, ovvero di tutto quel perimetro legato alla continuità del dato, alla distribuzione, alla sicurezza. Elementi architetturali che però concorrono all’efficacia e all’efficienza del servizio applicativo. “Che è quello l’utente percepisce come l’elemento di valore – sostiene Zunino –. Non abbiamo creduto al concetto dell’operatore verticalmente integrato. Con la nostra capacità, occupiamo di fatto uno strato di questa catena del valore e ci occupiamo della creazione, dell’evoluzione, dell’esercizio della nostra piattaforma che abbiamo chiamato Netalia Cloud Platform. Questa è in grado di portare servizi di infrastruttura Iaas e Paas con una grande attenzione a tutto il mercato degli sviluppatori di software che stanno sempre più guardando a modelli evoluti con i quali trasformare il loro modello di business”.
Il percorso di Netalia si inserisce nell’iter regolatorio che il governo ha avviato con i progetti del Polo Strategico Nazionale. “Uno dei percorsi più importanti che abbiamo affrontato – spiega Zunino – è stato quello di qualificarci presso Ocm come un interlocutore per i dati sensibili e strategici. Oggi siamo una delle pochissime organizzazione italiane che può trattare dati di difesa e giustizia”.
Il 2% del mercato
“Ci sono nicchie di mercato nelle quali i valori della compliance emergono in maniera evidente e abbiamo l’ambizione di essere un operatore al 2% del mercato”, sottolinea Zunino. Obiettivo che Netalia pensa di raggiungere entro il 2030. La strategia è di medio-lungo termine poiché in linea con un progetto industriale importante, che mira a diventare una piattaforma di aggregazione per diversi soggetti che gravitano all’interno di mercati specifici molto simili e che potranno sopravvivere soltanto attraverso economie di scala. “Strategia che non si traduce soltanto in un’azione commerciale – chiarisce Zunino –, ma piuttosto nel costruire un ecosistema di soggetti che si riconoscano reciproco valore nell’indirizzare l’ammodernamento dell’offerta sul mercato”.
Business transformation
Il target di Netalia nel nostro Paese sono le aziende che fatturano tra i 50 e 60 milioni di euro, un numero che non raggiunge le 10.000 unità. “Il nostro target è quindi abbastanza ristretto – spiega Zunino –, ma nell’ambito delle circa 150 aziende che in Italia superano 1 miliardo di fatturato, due organizzazioni si sono già affidate interamente a noi per tutto il ciclo di vita del loro sistema informativo. Questo significa che abbiamo saputo coinvolgere e interpretare in modo corretto esigenze di soggetti estremamente complessi”.
Apertura verso i system integrator globali
Netalia ha un approccio commerciale diretto al mercato, ma il business può essere accelerato anche avvalendosi del supporto delle terze parti. Purché, ovviamente, abbiano la capacità di affiancare adeguatamente l’azienda nella progettazione e nello sviluppo dei progetti.
“Stiamo realizzando una serie di progetti con system integrator globali attenti al modello di trasformazione delle aziende, piuttosto che di fullfilment della tecnologia, in particolare delle grandi organizzazioni perché la piccola impresa è tendenzialmente più lenta su questo fronte”, conclude Zunino.
Netalia prevede di rafforzare ulteriormente la propria offerta, aprendo entro la fine del 2024, un nuovo NOC (Network Operation Center) in Sicilia.