Edgio indica negli attacchi zero-day e i pericoli dell’IoT due tra problemi più comuni della digital experience. Grazie all’edge computing, tuttavia, possono essere limitati. Con il panorama delle minacce IT in continuo sviluppo e le aspettative sempre più demanding da parte dei consumatori, bilanciare le esigenze di cybersecurity e di customer experience può essere molto impegnativo per un’organizzazione.
Nuovi livelli per gli attacchi zero-day
Alcune delle minacce più importanti oggigiorno sono gli exploit di applicazioni zero-day. In esse gli hacker identificano una vulnerabilità nelle infrastrutture e la sfruttano per colpire le organizzazioni. Si tratta di attacchi massicci che possono essere difficili da individuare e molto pericolosi in termini di introiti e brand reputation. Ad esempio, nel secondo trimestre 2022 , gli attacchi DDoS verso applicazioni e reti sono aumentati rispettivamente del 72% e del 109%. Nell’ultimo decennio, circa il 40% degli attacchi ha avuto luogo solo nel 2021.
Meno tempo e meno perdite
È ormai vitale investire in soluzioni e capacità. E questo non solo per prevenire gli attacchi informatici, ma anche per rilevarli e rispondere ad essi. Investire in una rete edge distribuita e in una doppia soluzione WAF consente di testare nuove tecniche di mitigazione proteggendo facilmente l’intero network. Le organizzazioni che utilizzano soluzioni che rilevano le minacce tramite intelligenza artificiale e machine learning, rispetto a quelle che non ne fanno uso, hanno potuto chiudere una violazione in un periodo di 74 giorni più breve. Con un risparmio medio di 3 milioni di dollari in più.
Il futuro della digital experience
Con i continui progressi dell’Internet of Things, i dispositivi connessi a Internet continueranno ad aumentare, dando opportunità senza precedenti agli hacker. Con oltre 43 miliardi di dispositivi IoT, i criminali informatici hanno molteplici vettori di attacco da poter sfruttare globalmente. Alcuni Stati, addirittura, stanno introducendo misure più incisive per aiutare i consumatori a capire quali rischi sono connessi a specifici dispositivi IoT. Ad esempio, il governo britannico sta già vagliando il Product Security and Telecommunications Infrastructure Bill, che formalizza il precedente Code of Practice for Consumer IoT Security.
Maggior pericolo per i dispositivi IoT
Non è semplice comprendere appieno il panorama degli attacchi e le opportunità per i criminali IT. Si tratta di una sfida continua, in quanto i sistemi e le soluzioni continuano a evolversi man mano che cresce l’innovazione e quando le organizzazioni costruiscono la loro infrastruttura IoT. Tuttavia, spostare la sicurezza ai margini della rete può aiutare a filtrare i dati sensibili a livello locale e a inviare al cloud solo i dati IoT cruciali.
Il 2023 sarà l’anno dell’edge computing
Ajay Kapur, Chief Technology Officer di Edgio. “Nonostante la sua grande diffusione a livello mondiale, l’edge computing è ancora agli albori. Molti decision-maker non sanno che: trasferendo i workflow verso l’edge, le organizzazioni otterrebbero performance migliori, latenza ridotta, costi più bassi e maggiore scalabilità e affidabilità. Il futuro delle digital experience è nell’edge. L’utilizzo di questa tecnologia protegge le infrastrutture cruciali e resiste alle minacce sempre più ingenti provenienti da attacchi zero-day e hacking dell’IoT”.
Il futuro della digital experience e l’edge computing
Un tempo si credeva che l’implementazione di una security completa avrebbe rallentato i processi e compromesso la user experience, ma non è così. Oltre il 40% di tutto il traffico Internet è costituito da traffico bot. Quindi, bloccando i bot malevoli, gli utenti reali possono accedere al sito più facilmente e ottenere prestazioni migliori, poiché il sito non viene rallentato dalle richieste dei bot. Che si tratti di combattere gli attacchi zero-day, di prepararsi alle nuove minacce IoT o di adottare nuove soluzioni edge, i prossimi anni vedranno davanti a sé molte minacce. Ma, al tempo stesso, grandi opportunità da cogliere.