Digital divide e inclusione, l’impegno di AccessiWay

Digital divide

In Italia, più del 95% dei siti web è inaccessibile ai soggetti con disabilità: la startup AccessiWay è attiva favorire inclusione e minimizzare il digital divide.

Dal punto di vista normativo, la legge che traccia le linee guida per favorire l’accesso agli strumenti e ai servizi informatici per le persone disabili è la Legge Stanca del 2004, che riconosce e tutela il diritto di ogni persona di accedere alle tecnologie di informazione e ai servizi di pubblica utilità. Nel 2019 è stata inoltre introdotta una direttiva europea che impone l’obbligo, non solo alla PA ma anche ai privati con fatturato superiore ai 500 milioni di euro, di rendere i propri siti web conformi alle linee guida internazionali che vengono riassunte sotto l’acronimo WCAG. Tutti i servizi di business online devono quindi essere accessibili alle persone con disabilità.

Ma è veramente così?

Abilitando su ogni sito funzionalità ad hoc, AccessiWay facilita l’ingresso rendendo accessibili tutti i touchpoint digitali, dai siti Internet alle applicazioni web e App mobile, fino alla rimediazione file (pdf, word, PPT, file multimediali).
Edoardo Arnello, Gianni Vernetti e Simone Scarzella sono i protagonisti del progetto, nato nel 2021 grazie a una joint venture. Parliamo di una realtà che conta più di 400 clienti, una squadra internazionale di oltre 55 persone e 5 sedi europee, in Italia, Francia, Germania, Austria e Olanda e oltre 150.000 siti resi accessibili in poco più di un anno. Numerose aziende di grande calibro tra cui Bper Banca, Campari Group, Iliad, Best Western Hotel, hanno deciso di iniziare nuovi progetti di accessibilità con AccessiWay, favorendo così politiche di maggiore inclusività.

Digital divide

Colmare il digital divide

Per poter crescere ancora di più in maniera verticale e rapida i founders hanno deciso di avvalersi del team di Corporate Finance e Strategic Advisory di Consulenza e Risorse, società di advisory nata nel 2014 che si occupa di aiutare aziende di tutta Italia in processi di economia circolare, open innovation, efficientamento energetico, innovazione industriale 4.0 e implementazione di nuove tecnologie come la blockchain, IoT, sviluppo e networking.

Edoardo Arnello, CEO di AccessiWay
Per supportare la nostra crescita occorrono nuovi capitali e maggiore penetrazione in alcuni mercati internazionali. In questo senso, abbiamo individuato in Consulenza e Risorse la società ideale in grado di darci il giusto supporto e affiancarci in questo percorso, grazie anche all’ecosistema e alle professionalità espresse da tutto il team a noi dedicato.

La collaborazione tra AccessiWay e Consulenza e Risorse

Consulenza e Risorse, nel corso delle ultime settimane, ha iniziato a strutturare con i soci di riferimento della società la road map da seguire per poter avviare a cavallo tra fine 2022 e inizio 2023 le operazioni di individuazione di finanza a supporto del progetto, di affiancamento nella creazione dell’Academy e nel diventare Ambassador delle soluzioni di Accessiway.

Luigi Jovacchini, Chief Innovation Officer di Consulenza e Risorse
L’obiettivo è quello di portare l’azienda ai vertici europei entro fine 2023, lavorando anche sui temi della comunicazione per aumentare la conoscenza e la consapevolezza verso i clienti, sulle tematiche dell’inclusione sociale e la riduzione del digital divide, uno dei focus della Commissione Europea.