Samuele Zaniboni, Senior Manager of Presales and Tech Engineer di ESET Italia, illustra il percorso per ridurre al minimo il proprio digital footprint online.
Avete mai cercato voi stessi su Google? Può sembrare bizzarro, ma in realtà è un ottimo modo per scoprire una piccola parte di ciò che il web sa di noi. E, soprattutto, è l’unico modo che abbiamo per sapere se dobbiamo chiedere a Google di rimuovere informazioni personali rilevanti che non dovrebbero essere condivise pubblicamente.
Nell’aprile del 2022, Google ha aggiunto nuove opzioni per rimuovere dal suo motore di ricerca le informazioni di identificazione personale, tra cui numeri o immagini di documenti d’identità, dati bancari, contatti, informazioni personali e dati specifici come le cartelle cliniche. Ad esclusione dei dati personali inclusi negli articoli di giornale o negli archivi pubblici.
Questa funzione si aggiunge all’opzione già esistente di richiesta di cancellazione di contenuti dalla ricerca che potrebbero essere utilizzati per per arrecare danno, come contenuti pornografici non autorizzati, immagini di minori o violazioni del copyright.
Per i residenti nell’Unione Europea, Google stava già ottemperando all’articolo 17 del Regolamento generale per la protezione dei dati, il diritto alla cancellazione, che impone a tutte le aziende dell’UE di rimuovere i dati personali degli individui su richiesta. Lo stesso principio si applica alla legge sulla privacy della California e agli Stati con normative simili.
Come si può quindi cercare di cancellarsi da Internet?
Una volta che un contenuto è online, non c’è un modo assoluto per rimuoverlo. Ma ci sono alcune azioni che si possono fare per ripulire la propria presenza online:
Digital footprint – Ricerca su Google. Per prima cosa dovete sapere tutto quello che internet sa di voi. Cercate il vostro nome, controllate i risultati nelle prime cinque pagine e combinate la ricerca del nome con il numero di telefono o l’indirizzo di casa per vedere cosa salta fuori.
Controllo delle impostazioni sulla privacy dei servizi in uso. Alcune piattaforme, come Facebook o Twitter, hanno un’opzione nelle impostazioni sulla privacy che consente di proteggere i propri contenuti e contatti dalla visualizzazione sui motori di ricerca.
Contattare il proprietario del sito web. Se volete rimuovere una specifica menzione su un determinato sito web, assicuratevi di richiederlo al proprietario. La maggior parte dei siti rende disponibili le informazioni di contatto alla voce “Contatti”.
Eliminare ciò che non è necessario. Molti di noi condividono troppo! Se siete preoccupati di ciò che il mondo intero sa di voi – e dovreste esserlo – iniziate a cancellare i vecchi post di Facebook, i tweet, le foto di quando avevate 17 anni o qualsiasi altra cosa che dia un’immagine equivoca di voi. E se la privacy è importante per voi, lo è anche per gli amici e i familiari, quindi cancellate le foto in cui compaiono insieme a voi.
Scoprire il proprio digital footprint
Chiedere a Google e Bing di rimuovere le informazioni personali. Dopo aver fatto un po’ di autopulizia, utilizzate il nuovo strumento messo a disposizione da Google per rimuovere le informazioni personali dai risultati di ricerca. Finora, Bing consente solo la rimozione di immagini non consensuali o di link non funzionanti e contenuti obsoleti. Se siete residenti nell’UE, utilizzate il modulo di Google per il Diritto all’oblio e la Richiesta di blocco della ricerca di Bing.
Pensare prima di condividere. Ora che avete affrontato tutti questi problemi, è il momento di pianificare il futuro. La vostra vita virtuale continua; forse volete ancora essere presenti su Instagram, LinkedIn o qualsiasi altra piattaforma di social media e va bene così. Ma rivedete le vostre preferenze sulla privacy, scegliete con saggezza chi può vedere i vostri post ed evitate di condividere contenuti inutili di cui potreste poi pentirvi.
Utilizzare una VPN. Questo ulteriore livello di protezione assicura che la vostra connessione sia criptata e la vostra posizione mascherata. Soprattutto, impedirà agli hacker di accedere ai vostri dati personali.
Così facendo, sarà possibile avere il pieno controllo dei propri dati?
Non c’è una risposta semplice. Molto probabilmente no, ma dipende anche dal tipo di utente. Se siete preoccupati per la vostra privacy e avete una presenza limitata sui social media, è probabile che possiate cancellare la maggior parte della vostra impronta digitale.
Al contrario, se i vostri dati sono più o meno ovunque, l’obiettivo di cui sopra è molto improbabile. I vostri amici hanno sicuramente pubblicato foto che vi ritraggono sui loro feed e avete perso il conto di quante volte avete usato il vostro indirizzo e-mail e il vostro numero di telefono per accedere a vari siti web e app, per non parlare di tutti i dati relativi alla vostra attività online che questi servizi vendono a terzi – con il vostro consenso.
Ma non scoraggiatevi. È molto probabile che abbiate ancora tempo per limitare ciò che le persone o le aziende possono scoprire su di voi. Questo è estremamente importante, non solo per la privacy in generale, ma anche per evitare danni che potrebbero derivare dall’esposizione delle vostre convinzioni religiose, politiche o personali nello spazio pubblico.