Progettato per rendere più produttivi sia i professionisti dei dati sia gli sviluppatori esperti, Cloudera Data Platform (CDP) One consente alle aziende di velocizzare i tempi per ottenere gli insight di business che promuovono l’innovazione e permettono di mantenere un ottimo livello di competitività. Proposto ora da Cloudera come un’offerta software as a service (SaaS) di data lakehouse all-in-one, CDP One consente di effettuare analisi self-service ed esplorative in modo semplice e veloce su qualsiasi tipo di dato. Inoltre, CDP One è l’unica soluzione dotata di sicurezza aziendale integrata e di machine learning (ML) che non richiede personale operativo nel cloud, nella sicurezza o nel monitoraggio per ridurre il TCO e i rischi.
Come prima offerta SaaS di data lakehouse all-in-one, CDP One rende più veloce, più facile e meno rischioso per le aziende il passaggio al cloud e la migrazione dei carichi di lavoro esistenti verso una moderna architettura dei dati. Tutti, dai professionisti dei dati alle prime armi agli sviluppatori esperti, possono ora sfruttare gli strumenti low-code, l’analisi dei dati in streaming e il ML per eseguire analisi ad hoc e altamente personalizzabili nell’intero ciclo di vita dei dati attraverso un’unica piattaforma dati, sicura e centralizzata.
Svincolarsi dall’infrastruttura
“Cloudera CDP One è una piattaforma integrata per gestire i dati in modo open, end to end e con la sicurezza embedded – afferma Fabio Pascali, Regional Vice President, Italy di Cloudera –. Recentemente abbiamo reso disponibile una versione completamente SaaS. Nata on-premise, l’evoluzione ha portato CDP One nel cloud pubblico con una versione PaaS che continua ad esistere in modo di offrire ai clienti la stessa experience di data service in tre diverse modalità: on premise, in PaaS e in SaaS. Questo abilita uno dei punti cardine di Cloudera, che è quello di essere ibrido svincolandosi dalla parte infrastrutturale”. La aziende possono così avviare un progetto in cui alcuni workload rimangono on prem e altri vanno in cloud a seconda delle esigenze.
L’idea della nuova proposta SaaS nasce dalla volontà di Cloudera di fornire in modo integrato “tutte le funzionalità di gestione dei dati, dall’ingestion allo streaming analytic, dal lakehouse al machine learning – precisa Pascali –. Oltre alla piattaforma, l’offerta comprende anche le risorse di computing e di storage in cloud pubblico, inclusa la parte di gestione, secondo un modello Zero Ops, dove il cliente non deve occuparsi di gestire piattaforma e infrastruttura”.
Accelerare il time to value
Con CDP One, Cloudera si è posta l’obiettivo di accelerare il time to value attraverso un accesso immediato alla piattaforma, per esempio per sviluppare algoritmi di machine learning utilizzando i tool di sviluppo rapido resi disponibili e che sono tipici della piattaforma abilitante di Cloudera.
“Quello che abbiamo visto dai primi risultati e dalle prime operazioni con alcuni clienti è che il Tco complessivo viene ridotto tra il 20% e il 35% rispetto a un approccio tradizionale – sottolinea Pascali –. L’idea è di dare un ulteriore flavour perché abbiamo notato che ci sono realtà che vogliono utilizzare questa piattaforma cloud ma non hanno le competenze in termini gestioni sicurezza e implementazione. Altre, invece, vorrebbero far partire un progetto in tempi più rapidi ma i loro team sono già occupati su altro”.
Tre pilastri
La proposta di Cloudera poggia su tre pilastri: data lakehouse, data mesh e data fabric. Il dato svolge quindi un ruolo centrale e Cloudera consente di portarlo da qualsiasi sorgente a qualsiasi destinazione, sfruttando scelte ibride e l’open source, in particolare Apache. “E questo abilita un vero multicloud”, sottolinea Pascali.
Attualmente, il servizio CDP One viene fornito su Aws, ma Cloudera sta valutando di estenderlo agli altri hyperscaler, come succede con la proposta PaaS, la quale, oltre che su AWS, è disponibile anche su Azure di Microsoft e su Google Cloud.
Nuove funzionalità per i dati ibridi
Assieme a CDP One in versione SaaS, Cloudera ha annunciato nuove funzionalità per i dati ibridi che si aggiungono alla Cloudera Data Platform per consentire di trasferire in modo più efficiente dati, metadati e relativi carichi di lavoro e applicazioni tra diverse infrastrutture cloud e on prem per ottimizzare prestazioni, costi e sicurezza.
Nel dettaglio, i Portable Data Services di Cloudera consentono di spostare in modo rapido ed efficiente servizi di data analytics e relative applicazioni tra infrastrutture diverse, senza la necessità di doverle sviluppare nuovamente o ricostruirne l’architettura, con tutti i costi relativi.
Mentre le nuove funzionalità di Secure Data Replication permettono di copiare o spostare dati e metadati, spesso generati in luoghi diversi da quelli in cui sono necessari, in modo rapido e sicuro tra diversi ambienti basati su piattaforme Cloudera in data center e cloud pubblici. Infine Universal Data Distribution consente alle aziende di assumere il controllo dei flussi di dati, dall’origine a tutti i punti di utilizzo, sia on-premise che nel cloud, in modo semplice, sicuro, scalabile ed economico.
Elemento basilare per la riuscita dei progetti è anche l’impegno dei system integrator globali e locali (tutti i più noti lavorano con Cloudera). “E grazie anche al supporto di partner e system integrator in Italia, negli ultimi tre anni, l’azienda ha triplicato l’annual recurrent revenue, crescendo più della corporate”, conclude Pascali.