Telemarketing e telefonate spam. Una ricerca Time2play

Secondo la ricerca il 33.5% degli intervistati utilizza spesso app per contrastare chiamate o SMS spam o truffe legate al telemarketing, bloccandole.

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Time2play ha reso noto uno studio relativo all’impatto del telemarketing e delle truffe a esso collegate sugli utenti, in particolare le attività relative alle chiamate spam. Dal telemarketing ufficiale al telemarketing pirata, fino alle truffe vere e proprie, ricevere chiamate moleste o indesiderate è un problema che affligge milioni di italiani. Sono stati fatti passi in avanti. Come il registro delle opposizioni per revocare ufficialmente il consenso ad essere chiamati dai call center. Oppure il codice di condotta per le aziende di telemarketing ancora in via di sviluppo. Si tratta di primi passi per liberare il proprio telefono da chiamate indesiderate, di cui però non fanno ancora parte SMS e chat. La ricerca è stata effettuata a luglio 2022 intervistando un pool di 809 uomini e donne di nazionalità italiana tra i 19 e i 65 anni.

Regioni italiane più colpite da telemarketing e telefonate spam

Le aziende di telemarketing sono collocate soprattutto in centro e sud Italia. Infatti il 100% degli 809 intervistati, residenti in Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Umbria, dichiara di ricevere telefonate spam almeno una volta ogni 2 giorni. A seguire, le percentuali dei residenti delle altre regioni che ricevono chiamate quasi ogni giorno:

  • Lazio: 98.3%
  • Veneto: 91.3 %
  • Sardegna: 90.3%
  • Lombardia: 90%
  • Basilicata: 83.3%
  • Abruzzo: 81.25%
  • Friuli-Venezia Giulia: 74%
  • Trentino-Alto Adige: 53.8%

Manca la Valle d’Aosta sulla quale non ci sono abbastanza dati. Per quanto riguarda invece le aziende dalle quali proviene il maggior numero di chiamate indesiderate, in testa ci sono i fornitori di gas e luce. Seguono internet e telefono fisso; in ultimo di fornitori di telefonia mobile.

Chiamate e SMS spam in numeri

Partendo proprio dalle organizzazioni che effettuano il maggior numero di chiamate e SMS spam, in un totale calcolato su tutte le regioni italiane, il 45.6% delle telefonate spam proviene da fornitori di gas e luce. A seguire il 20.8% da fornitori di telefonia mobile e il 19.3% da internet e telefonia fissa. Inoltre, il 2% di chiamate spam proviene da aziende di trading online e il 12,3% da settori come banche, recupero crediti, depuratori d’acqua e criptovalute.

Riguardo all’orario, il 46% degli intervistati dichiara di ricevere il maggior numero di chiamate spam e SMS tra le 11:00 e le 13:00. Il 28.3% le riceve tra le 14:00 e le 16:00, l’11.5% tra le 17:00 e le 19:00. Solo il 2.3% riceve telemarketing spam tra le 20:00 e le 22:00. Inoltre, l’1.7% degli intervistati più mattinieri viene contattato telefonicamente tra le 8:00 e le 10:00. Secondo lo studio, in Italia si ricevono in media 1.8 chiamate spam o tentativi di truffa al giorno, e 1.6 SMS spam al giorno.

Telemarketing e telefonate spam

I tentativi di truffa provengono soprattutto da aziende pirata che effettuano falso telemarketing. Per evitare di incorrere nel rischio di truffe, il 67.6% degli intervistati dichiara di non rispondere più a chiamate provenienti da numeri sconosciuti. Il 78.9% dichiara di aver risposto almeno una volta a una telefonata rendendosi poi conto che si trattava di un tentativo di truffa. Inoltre l’83.3% teme che genitori, nonni o parenti anziani possano cadere vittima di truffe telefoniche.

l 29.5% dichiara di aver avuto almeno un amico, un parente stretto o un conoscente con identità rubata da chiamate o SMS truffa. Mentre il 23.4% ha avuto almeno un amico, un parente stretto o un conoscente a cui sono stati rubati soldi attraverso chiamate o SMS truffa. Per quanto riguarda l’ammontare medio dei soldi rubati tramite chiamate e SMS truffa, la media si aggira intorno ai 2.700 €.

Come difendersi dalle truffe

Il 33.5% degli intervistati dichiara di usare app per contrastare chiamate o SMS spam o truffa, bloccandole. E l’84.1% ammette che l’utilizzo di queste app ha realmente aiutato a contrastare questo fenomeno. Chissà se ora, grazie proprio al registro delle opposizioni, questi numeri possano decrescere in futuro.