Lo Studio Legale Stefanelli&Stefanelli si è aggiudicato il Premio Professionista Digitale 2022 del PoliMI, per innovazione e per l’uso di tecnologie digitali.
Il premio è stato assegnato da Politecnico di Milano – Osservatorio Professionisti ed Innovazione Digitale nella sezione nella Categoria Efficienza della Relazione con il Cliente.
Lo studio si è distinto la capacità organizzativa e di business attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali. È stato capace di valorizzare la creazione di una piattaforma digitale di check list di autovalutazione finalizzate a verificare e monitorare la compliance al GDPR creata dal Team Privacy dello Studio.
Avv. Silvia Stefanelli
Siamo molto orgogliosi di questo importante riconoscimento che ci ricompensa di tante ore di lavoro e ci conferma l’efficacia della nostra scelta. Il nostro progetto nasce nel 2018 per verificare, in collaborazione con i nostri clienti, il rispetto delle prescrizioni del GDPR. Con la progressiva implementazione del progetto ci siamo resi conto che lo strumento non solo era duttile ed efficace – perché permette al cliente di effettuare le check list in diversi spazi temporali, sospendendole e poi riprendendole – ma che incrementava la consapevolezza e la sensibilità dei diversi dipartimenti interni alle aziende sulla materia della protezione del dato.Questo rappresenta per noi l’elemento di maggior successo. Inoltre, profilo da non sottovalutare per noi avvocati, le check list ci permettono di dare prova dei miglioramenti nel tempo dell’azienda, fattore di ampia rilevanza difensiva in un sistema basato sulla accountability come quello del GDPR.
Le check list create dallo Studio coprono, non solo tutti i perimetri di controllo del GDPR e della sicurezza informatica, ma anche i settori verticali di cui lo studio si occupa espressamente come check list dedicate espressamente a strutture sanitarie, farmacie, ambulatori odontoiatrici, start up medicali, privacy by design del medical device: complessivamente 79 check list, suddivise il 23 percorsi tematici per un totale di circa 3700 domande.
Le check list, che restituiscono un risk rate al soggetto che le compila per orientarlo nel processo di miglioramento, sono oggi utilizzate da oltre 50 organizzazioni e gruppi aziendali: questi ultimi controllano attraverso le check list oltre 400 sedi periferiche.