Il report Lo Stato dello Stalkerware nel 2021 di Kaspersky rivela che l’Italia nel 2021 si aggiudica il secondo posto in Europa per attacchi da stalkerware. Nel 2021 gli stalkerware hanno colpito più di 32.000 utenti mobile di Kaspersky in tutto il mondo. Si tratta di software che consentono di spiare la vita privata di una persona attraverso un dispositivo smart. Insieme ad altre tecnologie, gli stalkerware sono spesso utilizzati nelle relazioni abusive. La ricerca ha evidenziato, inoltre, un collegamento diretto tra la violenza online e offline, sottolineando la necessità di contrastare il problema.
Gli attacchi da stalkerware in Italia
Il report Lo Stato dello Stalkerware nel 2021 esamina l’utilizzo degli stalkerware in tutto il mondo, e ha lo scopo di comprendere l’entità di questa minaccia. Fornisce, inoltre, alcune analisi sul fenomeno degli stalkerware. Più in generale, sull’uso della tecnologia per perpetrare stalking digitale, oltre che alcuni consigli per le organizzazioni non-profit e le potenziali vittime.
Il problema dello stalking digitale
Da un lato abbiamo assistito ad un calo significativo del numero di utenti colpiti rispetto ai dati raccolti da Kaspersky nel 2018 e ad una diminuzione del 39% rispetto al 2020. Però è importante sottolineare che queste statistiche rappresentano solamente la punta dell’iceberg. Secondo una stima approssimativa della Coalition Against Stalkerware, ogni anno i casi di abusi mondiali attraverso l’uso di stalkerware potrebbero essere circa un milione.
I risultati della ricerca Kaspersky
Confrontando i risultati di questa ricerca con i dati raccolti dall’indagine di Kaspersky sul Digital Stalking condotta alla fine del 2021, emerge un collegamento tra violenza online e offline. L’11% degli italiani (24% a livello globale) ha confermato di essere stato vittima di stalking digitale. Mentre il 13% (25% a livello globale) ha dichiarato di aver subito violenza o abusi da parte del proprio partner. Abbiamo inoltre rilevato la medesima correlazione nella maggior parte dei Paesi in cui è stata condotta l’indagine.
Italia secondo Paese europeo per attacchi da stalkerware
Guardando all’Italia, nel 2021 Kaspersky ha registrato 611 casi aggiudicandosi il secondo posto nella classifica dei Paesi europei più colpiti e l’undicesimo posto a livello mondiale. Questa edizione del report “The State of Stalkerware in 2021” fornisce anche una panoramica dei paesi più bersagliati a livello regionale. Includendo anche le statistiche di Kaspersky relative a Nord America, America Latina, Europa, Medio Oriente, Africa, Europa dell’est, Russia, Asia Centrale e la regione dell’Asia Pacifica.
Un fenomeno negativo sempre in crescita
Che gli abusi perpetrati utilizzando la tecnologia siano una problematica in crescita lo confermano anche due organizzazioni non-profit. La statunitense NNEDV e WWP EN (che hanno preso parte al report, condividendo la loro esperienza a contatto con le vittime.
Collaborazioni di Kaspersky con stakeholder esterni per contrastare gli stalkerware
Kaspersky è uno dei cofondatori e promotori della Coalition Against Stalkerware. Gruppo internazionale con l’obiettivo di contrastare gli stalkerware e la violenza domestica. L’Interpol supporta la coalizione e nel 2021. Insieme a Kaspersky, ha fornito un training sugli stalkerware a più di 200 agenti delle forze dell’ordine. Inoltre, Kaspersky è uno dei partner del progetto DeStalk finanziato dalla Commissione europea, per formare e supportare i professionisti dei servizi di assistenza alle vittime, i programmi per gli aggressori, i funzionari delle istituzioni e le amministrazioni locali.
Kaspersky contro gli attacchi da stalkerware
Kaspersky ha anche sviluppato TinyCheck, uno strumento gratuito e open source. Obiettivo rendere più semplice, veloce e non invasivo il rilevamento di stalkerware sul dispositivo della vittima. Funziona su qualsiasi dispositivo OS senza che l’aggressore se ne accorga. Nel 2021 svariate organizzazioni non-profit operanti nel campo della violenza domestica hanno sperimentato TinyCheck. Forze di polizia e organi giudiziari di diversi paesi hanno espresso il proprio interesse verso questo strumento, definendolo un ottimo supporto per offrire aiuto alle vittime.