Automazione digitale, processi e soluzioni per un business efficiente

Gli strumenti di automazione possono facilitare l’amministrazione, eliminando o ottimizzando una vasta gamma di attività, rapporti e processi.

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Automazione digitale: l’integrazione di piattaforme e sistemi che consentono di rendere più sicuro, resiliente e produttivo il business d’impresa.

Nel 2020 un sondaggio McKinsey ha rilevato che il 31% delle organizzazioni di tutto il mondo aveva completamente automatizzato almeno un processo aziendale. Un altro 35% disponeva di progetti pilota. Ma mentre l’automazione ha una comprovata efficacia nella semplificazione dei workflow, nel 2022 dovremmo richiedere una visibilità sui processi di livello superiore. L’iperautomazione unisce l’automazione dei processi di base con la business intelligence e l’integrazione per creare un workflow di trasformazione digitale incentrato sull’ottimizzazione.

La metodologia richiede di fare un passo indietro rispetto al proprio istinto di automazione, per esaminare il quadro aziendale più ampio e il modo in cui ogni workflow incorpora persone, processi e sistemi. Nel frattempo, l’integrazione consente la visibilità delle dipendenze tra i sistemi. Il pensiero critico umano sarà fondamentale nel decidere se automatizzare un’attività, digitalizzare un processo o inviare un elemento dell’azienda per ulteriori analisi. Adottare questo approccio significa diventare più agili che mai.

Organizzazioni digitali

Nel tempo, le aziende si stanno trasformando in vere e proprie organizzazioni digitali; questo, per soddisfare al meglio dipendenti e clienti. In questo contesto, il moderno supporto dell’IT è fondamentale per il business. Le esigenze stanno crescendo in modo esponenziale, i responsabili aziendali si muovono velocemente per progettare i futuri ambienti di lavoro.
In questo mondo del lavoro sempre attivo, i dipendenti hanno bisogno di tecnologia avanzata per collaborare con i colleghi e trovare soluzioni innovative che migliorino la fidelizzazione dei clienti, spingano la crescita e sostengano la leadership del mercato. Queste crescenti esigenze costringono l’IT a fare di più con meno risorse.
Le esigenze delle infrastrutture tendono a crescere più rapidamente dei team che devono crearle e mantenerle; per questo motivo, gestire i nuovi requisiti con il personale esistente risulta spesso difficile. Gli strumenti di automazione possono facilitare l’amministrazione, eliminando o ottimizzando una vasta gamma di attività, rapporti e processi.

Integrare processi automatizzati in azienda porta con sé numerosi vantaggi.

Le organizzazioni che abbracciano e adottano una cultura “automation-first” possono risparmiare tempo, denaro e avere più tempo per concentrarsi su iniziative strategiche di maggiore impatto. Una volta che l’automazione entra a far parte della natura aziendale, i gruppi saranno in grado di gestire i problemi di sicurezza più velocemente. Inoltre, possono scalare per sfruttare più rapidamente le nuove opportunità e sperimentare e, in definitiva, risparmiare tempo e denaro, favorendo l’apprendimento continuo.

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DevOps, sicurezza e sviluppo

Man mano che le aziende mettono a punto le loro strategie di trasformazione digitale, uno sviluppo veloce e affidabile delle applicazioni è sempre più importante. In quest’ottica, l’integrazione CI/CD rappresenta un approccio che può aiutare a produrre applicazioni più rapidamente e con meno errori. Adottando una pipeline CI/CD che applica l’automazione nell’application lifecycle, i team possono produrre applicazioni testate e verificate più velocemente eliminando il downtime.

Quando si dispone di una pipeline CI/CD automatizzata con gate di sicurezza, si può anche essere certi che la delivery chain produca componenti software affidabili per l’implementazione. In questo caso, l’automazione aiuta a controllare l’intero ciclo di vita dei componenti dello stack CI/CD, snellendo le operazioni quotidiane e integrando sicurezza e compliance nei processi fin dall’inizio.
Quando si verificano violazioni della sicurezza, è vitale individuarle e contenerle il più rapidamente possibile. Tuttavia la procedura di remediation può essere complessa e richiedere molto tempo quando coinvolge più sistemi e piattaforme. Senza considerare che l’applicazione manualmente dei correttivi può indurre in errore. In questa situazione, una piattaforma di automazione serve da collante tra team, strumenti e processi al fine di ottimizzare le operazioni di sicurezza, velocizzando l’applicazione della remediation ai sistemi interessati e limitando la possibilità di errore in un frangente dove ogni secondo conta.

L’automazione è, inoltre, un elemento chiave dell’implementazione di una strategia DevSecOps di successo. Migliora coerenza, ripetibilità e verificabilità delle attività, riducendo il rischio di errore umano, offre processi prevedibili e ripetibili per la gestione delle configurazioni e ottimizza la consistenza, velocizza i cambiamenti e aumenta l’uptime.

Automazione, gestione e riduzione dei costi

Gli strumenti di automazione permettono di realizzare attività difficilmente praticabili manualmente, per esempio provisioning e deployment.

Ma c’è di più, l’utilizzo dell’automazione per applicare un approccio Infrastructure as Code (IaC) ai processi DevSecOps consente ai team IT di garantire funzionalità self-service agli sviluppatori, fornendo su richiesta risorse e configurazioni pre-approvate in modo rapido e automatico senza interventi manuali.
È inoltre possibile creare soluzioni team-based che operano in modo coerente e rapido con diverse tecnologie. Sotto questo aspetto gli ambienti ibridi e multicloud rappresentano un esempio poiché aggiungono uno strato di complessità alle attività.

Ogni cloud provider dispone di strumenti e metodi di gestione propri che raramente interagiscono tra loro. Ciò significa che i team IT devono gestire ogni cloud in modo separato. Gli strumenti di automazione, tuttavia, abilitano la creazione di asset che codificano le risorse su tutti i cloud, offrendo un’unica API per una determinata operazione. Questo indipendentemente dal cloud, e permettendo ai team di operare in modo più efficiente ed efficace.

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L’automazione permette di abbattere complessità operative e costi. L’automazione rappresenta un supporto per snellire e gestire ambienti complessi, fornendo analisi operative che consentono di comprendere i costi e tagliarli. Una piattaforma integrata end-to-end, inoltre, può ridurre la complessità fornendo nuove possibilità di automazione in modo coerente e condividendo best practice e contenuti in tutta l’organizzazione.

L’iperautomazione

Secondo Gartner, l’iperautomazione è rapidamente passata dall’essere “opzionale” a “vitale”, a causa della richiesta incessante di attivazione di modelli di business digitali. I leader IT devono utilizzare l’iperautomazione come catalizzatore, per ottimizzare la digitalizzazione a tutti i livelli.

Nel 2021, i sondaggi di Gartner hanno rilevato che oltre il 50% dei CEO e il 69% dei consigli di amministrazione hanno chiesto di accelerare la crescita, mantenendo l’eccellenza operativa. L’iperautomazione fornisce un percorso critico verso il raggiungimento di entrambi.
Le iniziative di iperautomazione sono cresciute e gli investimenti continuano senza sosta. Le analisi 2021 mostrano che oltre l’80% delle organizzazioni sta investendo costantemente nell’iperautomazione.
Gartner stima che oltre il 56% delle società abbia in corso in media quattro o più iniziative di iperautomazione simultanee.

Le iniziative di iperautomazione

Le iniziative di iperautomazione sono un percorso critico verso il raggiungimento dei risultati aziendali desiderati. Queste iniziative si concentrano sulla digitalizzazione di documenti per garantire che i flussi di lavoro dei processi aziendali e IT abbiano il minimo attrito. Questa digitalizzazione “a livello di attività” è la base per l’abilitazione “a livello di processo” per l’agilità e la resilienza del business.

Oggi, le organizzazioni si concentrano sull’automazione del maggior numero possibile di processi. Sfortunatamente, il comparto IT non è stato in grado di soddisfare la domanda di velocità ed efficacia.
Le business unit hanno faticato per offrire al personale i dati e le analisi giusti al momento giusto, nel formato giusto, per prendere decisioni data-driven. I dati dell’indagine Gartner mostrano che il 65% delle decisioni prese sono più complesse rispetto ad appena due anni fa. Le iniziative di iperautomazione consentono al personale delle BU di essere molto meglio attrezzato per affrontare il processo decisionale e raggiungere risultati di qualità superiore e a un ritmo più rapido.

La democratizzazione dei processi

Le iniziative di iperautomazione e il relativo portafoglio di tecnologie sono state il catalizzatore di uno dei più profondi cambiamenti di paradigma nell’ultimo decennio: il cambiamento significativo nella fonte che guida lo sviluppo della tecnologia. Di base, le metriche di lavoro includono gli elementi “chi, cosa, dove e come”.

Oggi, la componente riguardante le persone (il “chi”) dell’equazione è sempre più composta da personale non IT.

I sondaggi Gartner negli ultimi due anni hanno costantemente confermato che la componente umana coinvolta nella creazione della tecnologia si concentra su ideazione, design, sviluppo e produzione, all’interno di un processo che è stato “democratizzato”.
Questo spostamento è in corso da diversi anni; in passato veniva chiamato “shadow IT” e aveva una connotazione negativa. Le persone (piuttosto che i ruoli) che ora contribuiscono alla creazione della tecnologia includono: Tecnici aziendali (inclusi citizen data scientist, sviluppatori e integratori), sviluppatori professionisti e altri ruoli IT e di analisi.

L’implicazione più significativa di ciò è la capacità di progettare e implementare il cambiamento del modello di business attraverso numerose funzioni dell’organizzazione. La necessità di una funzionalità più allineata ai processi aziendali e al cliente sta guidando la trasformazione delle BU. Se fatto con successo, il cambiamento del modello di business dovrebbe portare a un vantaggio competitivo per un lungo arco di tempo.
All’atto pratico, il passaggio attraverso i cosiddetti “business technologists” si traduce in una maggiore vicinanza e integrazione dei processi, cioè nelle singole unità aziendali. Ciò si traduce in una maggiore pertinenza di scelte e decisioni, e in una superiore efficienza generale dei processi.