Il principale punto di interscambio italiano, MIX, ha superato la soglia dei 10 Tbs di capacità accesa, a supporto delle opportunità di comunicazione digitale del Paese.
Si tratta di una parametro che è raddoppiato negli ultimi 2 anni, frutto del lavoro intenso dell’infrastruttura e dei 360 operatori interconnessi.
L’aumento della capacità disponibile presso le proprie infrastrutture è la risposta di MIX a una serie di fenomeni che si sono manifestati negli ultimi anni, in maniera più evidente con la pandemia. Schemi operativi e modalità di lavoro che sembrano destinati a restare, producendo, come effetto principale, un aumento del traffico dei dati scambiati in Rete, a volte in maniera rapida e improvvisa.
Cristiano Zanforlin, Chief Commercial Officer di MIX
In queste ultime settimane stiamo assistendo a un aumento consistente del traffico medio scambiato per singolo operatore. Ciò è dovuto sia al numero sempre maggiore di AS connessi sia, e soprattutto, alla politica di over-provisiong della capacità connessa attuata da MIX già da alcuni anni. L’obiettivo è quello di garantire l’assorbimento di volumi di traffico inattesi e fino a 10 volte superiori alle soglie di traffico contrattualizzate.
Comunicazione digitale
Mauro Magrassi, Chief Technical Officer MIX
Il trend di crescita degli ultimi anni è dovuto, oltre agli altri fenomeni di più lungo respiro in corso (diffusione FTTx, DAD e home working), anche all’avvento della diretta streaming di eventi sportivi, che ha portato una differenza sostanziale dei profili di traffico aggregato, dove gli spike dovuti agli eventi live sono diventati la norma, con variazioni di picco nell’arco di pochi minuti che raggiungono anche valori di diverse centinaia di Gbps di traffico.Questo ha indotto gli operatori ad aumentare la banda disponibile, complice la determinazione di MIX nell’offrire i propri servizi di peering a tariffe sempre più competitive.
MIX non si ferma e, anzi, rilancia, concentrando il proprio impegno in due direzioni: da un lato favorire le connessioni ad alta capacità, offrendo agli operatori una fee per Mbps sempre più bassa e, dall’altro, sviluppare progetti di espansione per facilitare i flussi di traffico tra le CDN che distribuiscono i contenuti verso gli hot-spot di aggregazione degli operatori di accesso, a Milano ma non solo.