Cloudera Enterprise Data Strategy, cosa serve a un’economia post-pandemica?

Il legame tra la maturità dell’enterprise data strategy di un’azienda e le sue prestazioni di business.

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Secondo un recente report di Cloudera l’Enterprise Data Strategy è la chiave per passare a un’economia post-pandemica e migliorare le performance aziendali. Il report creato in collaborazione con Vanson Bourne, esamina la correlazione tra la maturità dell’enterprise data strategy di un’azienda e le sue prestazioni di business. Analizzando inoltre l’impatto della pandemia di Covid-19 sulle imprese e le incertezze ad essa collegate.

Report Cloudera, enterprise data strategy per un’economia post-pandemica

La ricerca ha messo in luce come le organizzazioni dotate di un’enterprise data strategy da almeno dodici mesi registrino una crescita dei profitti mediamente superiore del 5,97%. Tra i decisori aziendali, il 96% ha evidenziato un influsso positivo sulla performance aziendale dovuto al modo in cui i dati vengono trattati e gestiti. Questo secondo quasi due terzi degli intervistati (64%) ha portato anche a una maggiore resilienza. Anche i decisori IT condividono un’opinione simile, riconoscendo i dati come una risorsa strategica per il business.

Le sfide legate al data lifecycle ostacolano l’innovazione

La visibilità rimane un problema chiave per le organizzazioni. Infatti quasi nove su dieci confermano l’importanza di governance e compliance sicure e centralizzate sull’intero ciclo di vita dei dati. Solo il 12% degli ITDM intervistati vede la propria organizzazione interagire con tutte le fasi del processo di data lifecycle. Senza controllo e visibilità completi su ogni aspetto dei dati, le organizzazioni non avranno infatti le capacità chiave necessarie a portare avanti l’innovazione.

Un’enterprise data strategy efficace rimane la chiave

Le organizzazioni hanno ben chiaro il valore di una enterprise data strategy, ma faticano a renderla efficace. Le aziende che ne fanno uso da più di un anno hanno mediamente riportato un elevato livello di efficacia (63%) e una maggiore crescita dei profitti. Si tratta di un dato globale che però tende a calare in Europa. Inoltre, se quasi tutti gli ITDM (91%) con una enterprise data strategy in atto concordano sul fatto che la loro strategia attuale sia fondamentale per la resilienza aziendale, non mancano i rimpianti per le opportunità mancate.

Il futuro è ibrido

Il report mette in luce un’accelerazione del passaggio al cloud ibrido nei prossimi 18 mesi. Le organizzazioni stanno investendo in infrastrutture in grado di supportare ambienti di lavoro ibridi. Nella certezza, condivisa da SDM e ITDM, che nel prossimo anno una buona parte (43,07%) della loro forza lavoro resterà operativa in remoto. Anche se tale convinzione assume pesi differenti a seconda dei Paesi e dell’interlocutore. La maggioranza (79%) delle organizzazioni di cui fanno parte gli ITDM sta cercando di operare le funzioni di analisi di dati e prestazioni su architetture ibride.

I risultati del report Cloudera

Tra le diverse opzioni cloud emerge chiaramente il multi-cloud, con il 44% degli ITDM che prevedono di passare ad architetture multi-cloud nei prossimi diciotto mesi. Grazie a un approccio hybrid data cloud, le aziende possono infatti accedere e analizzare i dati velocemente e con facilità per prendere decisioni più intelligenti e data driven . Inoltre, l’accesso e la gestione dei dati da più fonti e luoghi daranno alle organizzazioni il controllo e la flessibilità per poter impiegare al meglio la propria forza lavoro ibrida. Mantenendo sempre operativo il proprio business.

Architetture ibride, multi-cloud e on-premise

Quasi tutti gli SDM (92%) intervistati concordano sull’importanza attuale o futura del dare un ordine a tutti i dati attraverso architetture ibride, multi-cloud e on-premise. Per cui la gestione dei dati in qualche misura nel cloud è una priorità organizzativa. Una quota simile (89%), infine, reputa che le aziende che implementeranno un’architettura ibrida nell’ambito della loro data strategy otterranno un vantaggio competitivo.

Utilizzare i dati: un successo che va oltre il profitto

L’utilizzo di dati e analisi può portare benefici superiori rispetto al semplice aumento dei margini di profitto o al vantaggio competitivo. Se la maggior parte delle organizzazioni riconosce il legame vitale tra le iniziative di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) e il proprio successo organizzativo, la ricerca ha scoperto che una raccolta e analisi di dati lungimirante contribuiscono a loro volta alla riuscita delle iniziative DEI.

Quasi tutti gli ITDM (96%) e gli SDM (95%) credono che i dati e le analisi siano importanti per garantire iniziative DEI efficaci e di successo. Il 95% di entrambi i gruppi concorda sul contributo delle iniziative DEI al successo di un’organizzazione. Le aziende che adottano un’enterprise data strategy sono infatti in grado di utilizzare meglio dati e analisi per un confronto e una valutazione dei programmi di diversità dei dipendenti. Da una maggiore visibilità sulla diversità all’interno delle organizzazioni deriva un migliore processo decisionale, un livello superiore di innovazione e un più elevato tasso di engagement sul posto di lavoro.