OVHcloud, sempre attenta ai processi di innovazione e pronta a supportare le imprese con servizi IaaS e Paas, racconta le recenti novità dell’ecosistema.
L’azienda è oggi tra i primari fornitori di servizi cloud integrati e può contare sulla diffusione in 33 datacenter in 12 location, oltre a 38 PoP. I numeri raccontano la crescita di OVHcloud, a partire dal 99. Oggi, la società gestisce oltre 395mila server, 117mila VM e 340 istanze di public cloud.
Sono più di 2.500 i dipendenti e 1,6 milioni i clienti, in 140 nazioni.
La proposition attuale si fonda su direttrici principali molto chiare: multi-product cloud e hybrid cloud, trusted cloud, un ecosistema attivo con un rapporto prezzo/prestazioni di primo piano e una struttura integrata e sostenibile.
Proprio la sostenibilità è un asset importante per OVHcloud, che sarà carbon neutral dal 2025 e NetZero dal 2030.
Per raggiungere questi obiettivi di breve e medio termine, l’azienda adotta un approccio di contenimento e gestione responsabile di acqua, energia e carbonio
(certificazioni ISO 50001).
Ottimizzare e migliorare la produttività e l’efficienza significa, per OVHcloud, una maggiore inclusione dei clienti, che sono messi al corrente dei continui sforzi aziendali e del reale consumo energetico del cloud.
Ma l’azienda guarda lontano e, assieme a Inria (Istituto nazionale per la ricerca nell’informatica e nell’automazione) ha tracciato un percorso sfidante, per un era digitale all’insegna dell’ecosostenibilità.
OVHcloud IaaS e PaaS
OVHcloud, favorisce una scenario che abbraccia l’economia circolare, esegue continue valutazioni del ciclo di vita dei server e ha sviluppato un marchio dedicato per i prodotti a listino che sono eseguiti su macchine ricondizionate.
In questa logica, l’azienda continuerà a sfruttare il già elevato tasso di riciclaggio e riparazione: il 45% dei server OVHcloud è costituito da componenti riutilizzati.
Si delinea così una visione che include un ecosistema aperto, al quale è possibile accedere e contribuire in modi differenti. Si è creata così, nel tempo, una fittare rete di partner tecnologici, di business e una fiorente community.
John Gazal, VP SE e Brasile di OVHcloud
In termini di prodotto, l’azienda punta molto sull’offering IaaS + PaaS, per generare un ambiente di lavoro a misura di cliente. Le imprese possono scegliere i servizi desiderati attraverso un portale self-service e possono beneficiare di una fatturazione unificata. Si raggiunge così l’obiettivo di una infrastruttura dai costi calcolabili e prevedibili, indispensabile per una facile gestione del budget.
L’offerta mette a disposizione i dati ai clienti in modo sicuro, garantendo la sovranità dei dati e certificando che le informazioni non sono o saranno usate per altre attività.
Le imprese che stanno muovendo i primi passi, ma anche le realtà già avviate, possono contare su un supporto continuativo da parte di esperti, oltre a modalità di gestione “fully managed”.
OVHcloud IaaS e PaaS – Le novità a listino
Cosa è stato recentemente integrato nell’offering?
È disponibile il servizio qualificato SecNumCloud nella Trusted Zone di OVHcloud, così come l’Hosted Private Cloud powered by Anthos. A breve arriveranno, invece, servizi cloud privati ospitati con tecnologia Nutanix, SAP HANA 2 e versioni aggiornate VMware.
Sul fronte sicurezza, OVHcloud garantisce la conformità alla sovranità dei dati multi-locali in ciascuno dei datacenter (SecNumCloud (FR), C5 (DE), G Cloud (Regno Unito), Agid (IT)). Funzionalità CDN e bring your own IP saranno disponibili a breve.
Lato server, sono ora disponibili SAP Bare Metal e soluzioni per server scalabili e di alta qualità sui nuovi datacenter: (Gravelines, Francia e Varsavia, Polonia).
La componente dedicata allo storage e al backup dei dati beneficia dell’introduzione delle soluzioni Object storage basata su OpenIO.
Il public cloud include ora MongoDB as-a-Service, database opensource (MySQL, PostgreSQL, Kafka, Redis) e AI Notebook per il portfolio PaaS.
Il canale e i partner
OVHcloud mette al centro le persone e offre ampia possibilità di scelta per compiere le giuste scelte in ambito IT. È infatti necessario costruire un ecosistema di aziende e organizzazioni capaci di sostenere i valori di fiducia e collaborazione in materia di riservatezza e reversibilità dei dati.
Tutti questi valori confluiscono nei diversi partner program e includono startup e clienti. L’azienda con più di 800 partner in tutto il mondo, elementi attivi, capaci di consigliare e contribuire con la loro esperienza, per la definizioni di un “cloud etico”.
Essi possono contare su momenti di formazione ad hoc, oltre a supporto tecnico e commerciale. Lavorando con OVHcloud, i partner mantengono la loro libertà e possono continuare a collaborare con altri player cloud sul mercato.
A questo scenari si affianca uno specifico startup program, che include 500 giovani realtà nel mondo. L’obiettivo è quello di incoraggiare lo sviluppo di progetti innovativi ed è raggiunto fornendo alle startup speciali crediti per le soluzioni a listino e un continuo supporto tecnico.
OVH ha inoltre sviluppato un portafoglio di soluzioni denominate Open Trusted Cloud. È un modo, per le aziende, di identificarsi come un player in grado di offrire soluzioni basate su un sistema cloud aperto e interoperabile.
La componente marketplace ricopre un ruolo sempre più importante nella strategia OVHcloud e include, oggi 130 vendor e 230 soluzioni. Questa struttura nasce per favorire la diffusione di soluzioni SaaS e PaaS.
Tutto questo, e molto altro, è stato raccontato a EcoEx21, un momento di incontro per clienti, partner tecnologici, industriali e commerciali.