Si è conclusa da poco la prima stagione di Continuous Delivery, il podcast su Cloud Native e tecnologia IT lanciato da SparkFabrik nel novembre 2020. SparkFabrik è una tech company con headquarter a Milano, che sviluppa applicazioni Cloud Native, sistemi e infrastrutture cloud attraverso le più recenti tecniche DevOps. Continuous Delivery è l’appuntamento settimanale che racconta le principali novità legate alla tecnologia e all’IT. Commentando le notizie più importanti del settore web development, mobile, DevOps e cloud-native.
Podcast su Cloud Native e IT
Oltre a cybersecurity, il mobile development e speciali monografici sull’Open Source, Drupal, i software di front end come Angular e React, i CPU o gli algoritmi, che guidano social network come TikTok o Instagram. Un podcast però non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per semplici appassionati del genere. Infatti include puntate su temi di attualità di più ampio respiro dedicate, ad esempio, allo smart working o al diversity gap nel mondo tech.
Dalla newsletter al podcast
Edoardo Dusi, Lead Developer SparkFabrik “”È iniziato tutto da una newsletter interna, in un momento in cui il lavoro era svolto completamente da remoto. Su Slack da sempre condividiamo molti link interessanti. Ci siamo resi conto però che non avevamo mai un aggregatore per ritrovarli e, già dopo qualche giorno, sparivano nella history dei canali. Abbiamo pensato quindi di creare una newsletter settimanale che raccogliesse i migliori, corredati da qualche commento. Il commento è poi diventato un mezzo di comunicazione orientato a ‘fare community’ e infine abbiamo deciso di aprirla al pubblico.”
Due strumenti che rafforzano la community
Il passo successivo è stato quello di dar voce a questi approfondimenti attraverso il lancio del podcast. Il progetto iniziale prevedeva un episodio breve che accompagnasse la newsletter e in cui venivano commentate le migliori notizie. Poi si è gradualmente evoluto in quello che è oggi. Cioè una prima stagione composta da 35 puntate della durata variabile tra i 20 e i 70 minuti, che ha visto nel corso dei mesi anche la presenza di diversi ospiti che si sono raccontati ai microfoni di SparkFabrik.
Podcast su Cloud Native e IT
Tra gli episodi più ascoltati spiccano proprio i cosiddetti Continuous Delivery – The Guest Room, realizzati insieme a personalità del settore e professionisti appassionati di tecnologia come Antonio Dini, Jacopo Romei, Dario Tranchitella. Veri e propri appuntamenti di divulgazione che puntano, grazie alla sempre più crescente popolarità dei podcast, ad ampliare la community, avvicinandosi anche a chi conosce poco il settore tech e IT. Ottimi feedback anche per l’episodio dedicato al diversity gap nel mondo tech, discussione aperta con le donne presenti in SparkFabrik.
Un podcast di DevOps per i DevOps (ma non solo)
Il progetto Continuous Delivery è curato da un team interno a SparkFabrik preposto all’organizzazione e alla regia. Invece ogni puntata vede la partecipazione a turno di vari Sparker, a seconda del tema e degli approfondimenti da trattare. Un impegno importante, che richiede del tempo indipendentemente dal carico di lavoro settimanale. Questo ha permesso, soprattutto durante i mesi di smart working forzato, di rafforzare la community interna e di far ritrovare momenti di scambio, confronto e svago tra i diversi team di SparkFabrik e con i DevOps esterni.
Uno strumento per rafforzare la brand identity e l’awareness
Grazie ai podcast un’azienda ha modo di far sentire la propria voce, affermare le proprie competenze e mostrarsi per quello che è attraverso i valori che la guidano. Uno strumento quindi che rappresenta un ulteriore biglietto da visita importante per presentarsi al meglio, anche agli occhi di potenziali collaboratori e clienti.
Progetti (audio) futuri per SparkFabrik
A settembre verrà lanciata la seconda stagione che ha in serbo diversi esperimenti. Tra questi l’idea di registrare alcuni video live, diventando veri e propri vodcast, un formato sul quale sta investendo molto anche Spotify. Inoltre c’è l’intenzione di aprire alla partecipazione anche di ospiti stranieri per dare maggiore respiro alle considerazioni che nascono durante le chiacchierate del team di SparkFabrik. Ampliando così l’audience usuale e andando ad intercettare un target più ampio non solo per interessi ma anche per nazionalità. SparkFabrik ha da poco lanciato anche un canale Telegram su cui è possibile lasciare commenti e feedback sulle puntate.