I consigli Kingston per proteggersi dai cyberattacchi durante il semi-lockdown

Alcuni suggerimenti, validi per le aziende ma anche per gli utenti privati, da tenere sempre a mente.

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Durante questo semi-lockdown Kingston Technology ricorda la crescita dei cyberattacchi ed elenca tre consigli per proteggersi.  La scorsa primavera, nelle settimane più calde della prima ondata della pandemia da Covid-19 in Europa, le truffe informatiche hanno conosciuto un aumento considerevole. Gli hacker non solo hanno cercato di sfruttare le falde aperte a livello di sicurezza aziendale dal repentino passaggio di molte organizzazioni allo smart-working. Ma hanno anche cercato di raggiungere gli utenti privati con messaggi fraudolenti.

Per esempio, nella terza settimana di aprile 2020, una delle più calde per lo sviluppo della pandemia, Google aveva registrato 18 milioni le e-mail quotidiane di malware e phishing relative a Covid-19 bloccate su Gmail.

Oltre a 240 milioni i messaggi spam a tema coronavirus bloccati ogni giorno. In uno scenario che rischia di ripetersi, Kingston Technology Europe Co LLP, leader mondiale in soluzioni tecnologiche e prodotti storage, ha stilato un elenco di 3 consigli da seguire per proteggersi dai cyber attacks, validi per le aziende ma anche per gli utenti privati.

Kingston cyberattacchi

Non andare al risparmio. Inutile girarci intorno. L’antico detto “chi più spende, meno spende” vale anche per l’ICT. Dotarsi di un valido sistema antivirus, come anche di solidi dispositivi tecnologici, è ovviamente il primo passo per proteggersi dai rischi. Con una spesa iniziale solo lievemente maggiore, spesso è possibile risparmiare le cifre molto più considerevoli che si dovranno sostenere, in caso di violazione, per riscattare i propri dati o, in caso di aziende, per risollevarsi da danni di immagini, interruzioni di lavoro e sanzioni.

Conoscere gli strumenti che si utilizzano. Come non si può guidare un’automobile senza una patente, non si dovrebbe poter utilizzare dispositivi tecnologici senza averne una conoscenza di base. È quanto mai necessaria, nella società civile quanto nel contesto di business, una formazione concreta in grado di creare un reale mutamento culturale e comportamentale: la tecnologia diventa infatti un rischio quando le persone non sono preparate a utilizzarla.

Kingston cyberattacchi – come proteggersi?

A livello aziendale, la diffusione dello smart working rende ancora più importante investire nella formazione: la vera sfida del lavoro da remoto consiste infatti nel consentire ai dipendenti di essere produttivi senza tuttavia esporre l’azienda al rischio. Basta il comportamento superficiale di una sola persona per vanificare l’impegno a protezione dei dati profuso da un’intera impresa.

Dare la giusta importanza della crittografia. Non lasceresti mai la tua connessione cloud o il tuo laptop sprovvisto di una password o di altra forma di protezione, ma probabilmente non sei solito utilizzare chiavette USB crittografate: eppure, salvare dati su un “normale” drive USB equivale a lasciarli incustoditi.

I consigli per proteggersi dai cyberattacchi

La crittografia dei dati è un elemento importante in particolare per la sicurezza aziendale, nonché una componente importante di un programma di conformità al GDPR. Proprio per questo Kingston propone SSD crittografati e drive USB crittografati in grado di rispondere alle specifiche esigenze di ciascuna organizzazione, garantendo la massima sicurezza anche in caso di lavoro da remoto, fornendo un importante livello di protezione contro costose violazioni dei dati.

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Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology.
Da ormai diversi anni stiamo fortunatamente assistendo a una progressiva crescita della sensibilità verso la sicurezza informatica. Oggi, per lo meno a parole, è una priorità di tutti. Ma ancora, a livello generale, non si investe abbastanza: ogni euro speso per proteggersi dai rischi permette di risparmiarne molti di più.