Da un’infrastruttura di cloud ibrido a servizi di colocation e cage privati: prosegue la collaborazione tra Aruba Enterprise e Sisal.
Questa divisione di Aruba, specializzata nello sviluppare progetti e soluzioni IT personalizzate per aziende e PA, è stata scelta da Sisal per esternalizzare le proprie infrastrutture IT. Questo permette anche di beneficiare di diversi vantaggi.
Per supportare questa strategia, Aruba Enterprise, in qualità di service provider di riferimento, ha definito con Sisal una soluzione ibrida di cloud dedicato e colocation all’interno di cage privati, entrambi localizzati all’interno di diversi Data Center Aruba.
E questo per potenziare la ridondanza complessiva del sistema.
La soluzione consiste, infatti, in un’infrastruttura ibrida completamente ridondata in due Data Center di proprietà di Arubapresenti sul territorio nazionale, il DC IT3 situato a Ponte San Pietro in provincia di Bergamo e il DC IT1 ad Arezzo.
Rinnovo infrastruttura cloud ibrido
Nello specifico, tutti i servizi di Sisal relativi all’ambito del gaming sono in corso di migrazione su infrastrutture di cloud dedicato presenti nei due Data Center. I siti sono entrambi di produzione, in quanto i servizi sono erogati in modalità “active-active”, massimizzando così la resilienza e sfruttando in modo ottimale la capacità elaborativa delle infrastrutture.
L’unione di queste soluzioni riesce quindi a rispondere concretamente al 100% delle esigenze espresse da Sisal in fase progettuale garantendo sia flessibilità che un’ampia gamma di soluzioni con caratteristiche diverse.
È stata, inoltre, creata un’infrastruttura di rete ad hoc che interconnette le due sedi di Sisal a Roma e Milano ai due Data Center Aruba, sfruttando una banda elevata e la completa ridondanza.
Rinnovo infrastruttura cloud ibrido
La complessità del progetto è relativa sia all’enorme valenza del business di Sisal, e quindi all’imponente infrastruttura necessaria all’erogazione dei servizi, sia al fatto che, essendo una realtà del settore gaming, deve soddisfare requisiti specifici molto stringenti.
Per queste ragioni la soluzione non poteva che essere disegnata ed implementata ad hoc, completamente personalizzata, proponendo non una sola tipologia di ambiente, ma un insieme complesso di ambienti IT con caratteristiche e peculiarità distinte per soddisfare le specifiche esigenze.
Giorgio Girelli, General Manager di Aruba Enterprise
Proporre, come fatto con Sisal, una soluzione ibrida significa avere a che fare con ambienti IT differenti ed eterogenei. Questo porta intrinsecamente delle complicazioni in quanto implica saper gestire aree e tecnologie diverse e la sicurezza delle stesse in un contesto “aperto” – in parte su cloud privato, in parte su cloud pubblico, in parte in colocation – con eventuali integrazioni di ulteriori servizi in cloud.Ad esempio i Trust Services di firma e conservazione, fondamentali in alcuni processi della stessa Sisal. Tuttavia questo tipo di soluzione “ibrida” è necessaria per soddisfare le aspettative e le esigenze del cliente, il quale ha scelto di affidarsi ad un partner come Aruba Enterprise, organizzato per garantire elevati standard operativi e di sicurezza in questi contesti.
Rinnovo infrastruttura cloud ibrido
Mario Martinelli, Chief Information Officer di Sisal
Per Sisal garantire la massima sicurezza dei dati è da sempre un elemento centrale della strategia ITC su cui vogliamo continuare ad investire. In questo momento di forte espansione dell’azienda, anche in mercati internazionali, abbiamo sentito l’esigenza di trovare un modello capace di adattarsi al cambiamento, garantendo scalabilità, flessibilità delle attività progettuali e con i più elevati standard di information security.