Paul Cormier diventa il nuovo presidente e CEO di Red Hat

Paul Cormier diventa il nuovo presidente e CEO di Red Hat

Manager e pioniere del modello a sottoscrizione che grande impatto ha avuto su Red Hat, Paul Cormier assume ora le nuove cariche subentrando a Jim Whitehurst. Dal suo ingresso in Red Hat nel 2001, la leadership e la visione di Cormier hanno guidato importanti cambiamenti strategici e l’espansione del portafoglio di prodotti e servizi dell’azienda.

Paul Cormier, presidente e CEO, Red Hat
Quando sono entrato in Red Hat sarebbe stato impossibile prevedere come Linux e l’open source avrebbero cambiato il mondo. Le trasformazioni che vedo accadere nel nostro settore sono entusiasmanti, in quanto presentano nuove sfide e opportunità. L’opportunità per Red Hat non è mai stata così grande e sono onorato di guidare l’azienda per aiutare i nostri clienti a risolvere le loro sfide e mantenere Red Hat all’avanguardia nell’innovazione.

Cormier ha guidato più di 25 acquisizioni in Red Hat, portando l’azienda ben oltre le sue radici Linux e contribuendo a creare uno stack IT completo e moderno basato sull’innovazione open source che ha trasformato il settore IT. La disponibilità di prodotti open source di livello enterprise in tutto lo stack tecnologico e il cambiamento dei modelli di business hanno reso l’open source una fonte di innovazione de facto nel settore del software.

Per oltre un decennio, Cormier ha sostenuto la visione di un cloud ibrido aperto, offrendo ai clienti la flessibilità di disporre di qualsiasi applicazione, ovunque e su qualsiasi infrastruttura, dall’edge al bare metal fino a molteplici cloud pubblici in modo coerente. Questa visione ha contribuito a posizionare Red Hat OpenShift, la piattaforma aziendale Kubernetes più completa del settore, come “spina dorsale” delle implementazioni di cloud ibrido in tutti i settori industriali.

Cormier ha anche siglato delle partnership in grado di trasformare il settore, compresa quella con Microsoft al fine di offrire una maggiore scelta nelle implementazioni hybrid cloud. Ha inoltre contribuito in modo determinante alla fusione di Red Hat con IBM, concentrandosi sulla scalabilità e sull’accelerazione di Red Hat, pur mantenendone l’indipendenza e la neutralità.

Nel corso del suo mandato in Red Hat, Whitehurst ha supervisionato l’espansione di Red Hat e la sua crescente influenza nel settore tecnologico, tra cui l’incremento del fatturato da oltre 500 milioni di dollari a quasi 3 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2018, nonché la storica acquisizione di Red Hat da parte di IBM per 34 miliardi di dollari nel 2019. Sotto la sua guida, Red Hat è stata nominata sei volte nella lista di Forbes delle “The World’s Most Innovative Companies” ed è stata inserita nella lista Fortune delle aziende più ammirate nel 2019 e nel 2020. Oltre al suo nuovo ruolo di presidente di IBM, Whitehurst diventa chairman di Red Hat, succedendo ad Arvind Krishna, che ora è CEO di IBM.

Jim Whitehurst, presidente IBM
Dopo aver lavorato a stretto contatto con lui per più di un decennio, posso dire con sicurezza che Paul è stata la scelta naturale per guidare Red Hat. Essendo stato la forza trainante della strategia di prodotto di Red Hat per quasi due decenni, è stato intimamente coinvolto nella definizione della direzione dell’azienda e sa come aiutare i clienti e i partner a sfruttare al meglio la loro strategia cloud. È un leader di provata efficacia e il suo impegno verso i principi e le modalità di lavoro open source permetterà a Red Hat non solo di tenere il passo con le esigenze dell’IT aziendale, ma anche di essere all’avanguardia nel momento in cui le tecnologie emergenti entreranno nel mainstream. È stato un onore e un privilegio per me guidare un’azienda che vanta molte delle persone migliori e più brillanti del settore e sono entusiasta di vedere ciò che i Red Hatter realizzeranno sotto la guida di Paul.