Per reichelt in Italia c’è sempre più Internet of Things

Per reichelt in Italia c’è sempre più Internet of Things

La ricerca di reichelt elektronik analizza le risposte, e la soddisfazione!, delle aziende sui vantaggi che derivano dalla scelta e dall’uso di sistemi IIoT. La ricerca condotta per conto di reichelt elektronik da OnePoll, ha intervistato un campione europeo di 1250 IT decision-maker, tra cui 250 in Italia.

Thomas Kruse, reichelt elektronik
Come dimostra lo studio, i sistemi IIoT sono ormai parte integrante del mondo industriale italiano. Il fatto che la maggior parte delle aziende si affidi all’IIoT è, a nostro avviso, un risultato molto positivo. Anche i produttori sono consapevoli dell’importanza di queste soluzioni – ecco perché la gamma di prodotti innovativi in questo settore è più ampia che mai e continuerà a crescere. Per le aziende che non si sono ancora convertite all’IIoT e non hanno ancora colto le sue opportunità, questo è il momento ideale per entrare nel mondo del networking.

IIoT: o tutto o niente
Lo studio evidenzia che attualmente la maggior parte delle aziende italiane si avvale già di sistemi IIoT. Oltre il 75% dei responsabili IT intervistati afferma infatti che macchine e dispositivi sono collegati in rete tra loro e con Internet nella loro azienda. Tuttavia, nonostante la maggior parte degli intervistati stia già utilizzando l’Industrial Internet of Things all’interno della propria azienda, il 40% circa delle imprese – che ancora non possiede sistemi IIoT – non ha in programma di effettuare investimenti in questa tipologia di sistemi nell’arco dei prossimi 12 mesi, mentre il 33% di esse non ha ancora preso una decisione in merito.

Ma a cosa è dovuta questa polarizzazione? La maggior parte delle aziende che non utilizza soluzioni IIoT non ritiene attualmente indispensabile avvalersene. Il 44% degli intervistati, infatti, dichiara che l’implementazione dell’IIoT non è un elemento prioritario all’interno della propria azienda. Altrettanto determinanti sono fattori quali la mancanza di know-how per l’implementazione e la manutenzione (27%), motivi economici (20%), preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza informatica e la protezione dei dati (18%). Ne consegue che le aziende che rifiutano l’adozione di IIoT sono in netta minoranza, ma sono coloro che si perdono alcuni vantaggi commerciali.

Risultati positivi per il business ed espansione
Secondo quanto emerge dall’indagine, le aziende che hanno già implementato sistemi IIoT sono generalmente soddisfatte dei risultati ottenuti. Più dell’88% afferma infatti che le aspettative sono state soddisfatte. Tra i vantaggi principali, le aziende citano soprattutto l’aumento della produttività (53%), l’incremento dell’efficacia dei processi (48%), il risparmio in termini economici (44%).

La soddisfazione delle aziende si riflette anche nella loro volontà di investire ulteriormente nella tecnologia. Appare dunque chiaro che le aziende che al momento non dispongono di sistemi IIoT, nel lungo termine saranno soggette alla concorrenza di coloro che sono più avanzate dal punto di vista tecnologico. Tra gli importanti benefici dell’IIoT vi sono, infatti, la possibilità di aprire nuove aree di business o mercati strategici per le imprese (35%) e processi di manutenzione e assistenza semplificati (38%).

Sforzi elevati e complessità crescente
Nonostante il riscontro degli intervistati sia prevalentemente positivo, si registrano anche degli effetti negativi legati all’introduzione dell’Industrial Internet of Things. Tra questi, il 38% degli intervistati ritiene che il costo della messa in rete delle apparecchiature e la crescente complessità dei processi aziendali siano il principale freno all’implementazione dell’IIoT, oltre ad un 36% che conferma di considerare troppo alti i costi di acquisizione.

A causa del crescente numero di dispositivi collegati in rete, anche le reti IT stanno diventando sempre più complesse, da qui la sfida principale per le aziende è quella di garantire la sicurezza dei sistemi IT (56%). L’indagine rivela anche una mancanza di personale qualificato: il 36% non possiede un know- how adeguato all’implementazione, la manutenzione o il monitoraggio. Sono poi molte le aziende che lamentano una complessità dei sistemi offerti, degli impatti e della loro interoperabilità (34%).

WLAN, Mobilfunk, Bluetooth e reti cablate
Per quanto riguarda la trasmissione dei dati, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato che si affiderà alla WLAN (86%). Molto diffuso è anche il collegamento in rete tramite standard di telefonia mobile come GSM, GPRS, UMTS o HSPA (35%), reti cablate come Ethernet, ISDN e DSL (69%) o via Bluetooth (50%). La stragrande maggioranza dei responsabili delle decisioni tecniche è soddisfatta di questi standard (87%).