La ricerca NortonLifeLock rivela che i consumatori italiani sono preoccupati per la perdita del controllo sui loro dati personali e non sanno come proteggerli. I risultati del NortonLifeLock Cyber Safety Insights Report (NLCSIR) indicano che gli italiani ritengono sia impossibile proteggere la propria privacy online (67%) o che sia troppo tardi (64%) per farlo perché le proprie informazioni sono già in circolazione.
Ida Setti, Senior Director Southern Europe di NortonLifeLock
L’idea che sia ‘troppo tardi’ per proteggere la propria privacy online potrebbe mettere le persone in grave pericolo. Rischio ulteriormente amplificato dalla convinzione che le loro informazioni siano già fuori dal loro controllo, così come dalla disponibilità a scambiare la loro privacy per ottenere dei vantaggi. La crescente consapevolezza sulle questioni relative alla privacy ha spinto i consumatori a cercare un maggiore controllo sui dati e ad agire per proteggere la loro privacy online: stando alla ricerca l’86% dei consumatori italiani vuole fare di più per proteggere la propria privacy. Tuttavia, con quasi due terzi degli italiani (64%) che dicono di non sapere come poter salvaguardare la propria privacy online, c’è ancora un chiaro bisogno di formazione su come le persone possano mantenere loro stesse, e i loro dati, al sicuro.
Altri risultati chiave per l’Italia includono:
-In Italia, circa l’82% degli intervistati ha dichiarato di aver intrapreso almeno un’azione per proteggere la propria privacy online, come limitare le informazioni condivise sui social media (43%), eliminare o disabilitare i cookie (40%). Nonostante gli sforzi intrapresi, l’86% degli italiani sostiene di voler fare di più per proteggere la propria privacy online.
-L’Italia è tra le nazioni più preoccupate a livello globale in materia di privacy. Tre quarti dei consumatori italiani (75%) si dichiarano allarmati più che mai per la loro privacy, rispetto a una media globale del 67%.
-In un quadro di sfiducia globale nei confronti delle organizzazioni che trattano i dati personali, gli italiani sono quelli che si fidano di più. Quando si tratta di gestire e proteggere i propri dati personali, i consumatori italiani sono più propensi, rispetto a quelli di altri Paesi, ad avere una forte fiducia nei confronti di molte delle organizzazioni che li raccolgono.
-Il riconoscimento facciale desta la preoccupazione di molti. La maggior parte dei consumatori italiani (58%) ritiene che il riconoscimento facciale sarà probabilmente utilizzato in modo improprio o abusato entro il prossimo anno, e quasi la metà (46%) pensa che farà più male che bene. Nonostante queste perplessità, gli italiani tendono a rimanere più positivi di altri paesi riguardo al riconoscimento facciale.
-Tre su dieci ammettono che i timori per la propria privacy gli precludano la possibilità di rendere smart la propria casa. Il 30% (inferiore alla media globale del 37%) degli italiani ha deciso di non acquistare un dispositivo per smart home per motivi di privacy o di sicurezza.
Come possono i consumatori proteggersi dal cybercrimine e dai furti di identità?
Oltre la metà dei consumatori italiani (53%) afferma di essere stato vittima di un reato informatico, avendo individuato software maligni sul proprio dispositivo, o l’accesso non autorizzato a un account di posta elettronica o di un social media. Per quanto riguarda il furto di identità, i consumatori italiani sono i meno propensi a subirlo, con il 12% (rispetto a una media globale del 21%) che dichiara di esserne rimasto vittima in passato.
Per contribuire a mantenere integri i dati e la privacy, ci sono alcuni passi-chiave che i consumatori possono compiere per rafforzare le proprie difese digitali online:
–Controllare la propria presenza online. Leggete attentamente i termini e le condizioni prima di scaricare un’app o di creare un account, compresi quelli sui social media. Per quanto riguarda la condivisione delle informazioni, assicuratevi di configurare a vostro gradimento le impostazioni di privacy e sicurezza dei servizi e dei dispositivi web.
–Controllare le autorizzazioni. Molte mobile app sui vostri dispositivi smart raccolgono una serie di dati personali come il vostro nome, l’indirizzo e-mail, le abitudini di spesa e la posizione geografica. È buona norma controllare regolarmente le vostre app, verificando le impostazioni di privacy e di condivisione della posizione.
–Prestare attenzione a cosa si connette. Gli smart speaker e gli altri dispositivi connessi a Internet sono dotati delle impostazioni e delle funzioni più disparate. Dovreste sempre assicurarvi di modificare le impostazioni predefinite di privacy e sicurezza, prendendovi il tempo necessario per scegliere la configurazione che ritenete adeguata
–Tenere i propri dispositivi al sicuro. Poiché il riconoscimento facciale e le impronte digitali sono sempre più utilizzati in sostituzione di pin e password, è necessario fare molta attenzione alla sicurezza dei dispositivi smart che memorizzano le vostre informazioni biometriche.
–Utilizzare un software di sicurezza sviluppato da un marchio rinomato e affidabile: assicuratevi che i vostri dispositivi siano protetti da un software di sicurezza potente e multilivello come Norton 360.