Durante questa lunga fase di emergenza, il Gruppo DKC ha fatto una scelta e ha deciso di tutelare la salute dei dipendenti e ha sospeso l’attività lavorativa. La salute del proprio capitale umano è stato ritenuto un elemento di massima priorità, e così la volontà di contribuire attivamente allo sforzo comune in atto per contrastare la diffusione epidemiologica.
Per questo il management di DKC ha deciso in accordo con le disposizioni Ministeriali, di sospendere l’attività produttiva dei propri stabilimenti fino al 3 aprile 2020, salvo eccezioni dettate dall’urgenza per le due divisioni Ram Batt e RGM, la cui produzione di componenti e sistemi trova applicazione nel settore medicale e costituisce pertanto una risorsa essenziale per garantire continuità operativa alle aziende attive in prima linea sul territorio.
Le iniziative del Gruppo DKC evidenziano i valori che da sempre ne costituiscono la storia: l’affidabilità, il lavoro di squadra e la collaborazione che, mai come oggi, possono fare la differenza.
Sono stati consegnati UPS (Info R Pro 3000) della linea Ram Batt, ad un’organizzazione di Home Care, dedita alla fornitura di servizi e apparecchiature medicali, impegnata in questo periodo nella cura di patologie respiratorie a domicilio. Gli UPS garantiranno la continuità operativa di ventilatori polmonari in caso di interruzione di energia elettrica.
RGM, azienda del gruppo DKC, è fortemente focalizzata nella produzione di alimentatori serie GAL, BM13 e AX0 per macchinari ad uso biomedicale, utilizzati nella diagnostica di malattie infettive e per il recupero dei pazienti critici affetti da insufficienza renale acuta.
DKC Russia, inoltre, in risposta alla diffusione dell’epidemia, sta contribuendo alla realizzazione del nuovo ospedale di Golokhvastovo, interamente dedicato a pazienti Covid-19. L’installazione prevede l’impiego di più di 80 km di canalizzazioni metalliche Combitech, oltre 200 armadi componibili della linea RamBlock, UPS RamBatt, tubi corrugati e molto altro materiale d’installazione.
La struttura, il cui completamento è previsto per metà aprile grazie all’ impiego di migliaia di operatori, sorgerà alle porte di Mosca e coprirà un’area di oltre 40 ettari. Dando assistenza a 500 pazienti (con 250 posti letto in terapia intensiva), costituirà una risorsa preziosa per fronteggiare l’epidemia.