A Napoli, grazie alla sinergia tra Huawei e Retelit, si è svolta la prima video-conferenza tra i medici del Cotugno e quelli dell’Ospedale Zhongshan di Shanghai.
La video conferenza si è svolta il 2 aprile e ha coinvolto un’equipe medica di specialisti dell’Ospedale Cotugno di Napoli che si è collegata in videoconferenza con un team medico dell’ospedale Zhongshan della Fudan University di Shanghai.
Gli Ospedali dei Colli, dei quali il Cotugno fa parte, sono la prima struttura ad usufruire di questa opportunità, che vedrà coinvolte altre undici realtà ospedaliere italiane.
Della durata di circa due ore, la connessione è stata un’occasione di confronto fra due istituzioni sanitarie e ha permesso ai medici cinesi di mettere a disposizione best practice a livello diagnostico e di cura, mentre l’equipe del Cotugno ha condiviso l’esperienza locale e le sperimentazioni farmacologiche in corso.
Il collegamento è stato possibile grazie alla soluzione resa disponibile e installata in tempi brevissimi da Huawei e Retelit, che hanno fornito – rispettivamente – gli apparati di video conferenza e la tecnologia cloud che, tramite sistemi di archiviazione sicuri, consente l’accesso tempestivo ai dati e alle cartelle dei pazienti.
Nell’attuale emergenza sanitaria è diventato evidente il ruolo centrale che le tecnologie digitali possono svolgere nel facilitare diagnostica, visite e cure a distanza, ma anche nel mettere in collegamento medici e ricercatori di tutto il mondo per condividere informazioni, esperienze e buone prassi. Si tratta di una pratica di fondamentale importanza che può permettere di individuare velocemente i protocolli di cura più efficaci ma che richiede una dotazione tecnologica adeguata da parte delle strutture sul territorio.
Da qui l’importanza della cosiddetta solidarietà digitale, che chiama le aziende tecnologiche a offrire il proprio contributo e le migliori risorse. Il sistema in taluni casi viene utilizzato anche per il collegamento fra ospedali diversi o piu’ strutture all’interno della stessa azienda ospedaliera, riducendo così le occasioni di contagio e aumentando la sicurezza.