L’evoluzione del lavoro, tra generazioni Y e Z, l’emergere dell’Intelligenza Artificiale e il diffuso utilizzo del cloud, mettono alla prova i dipartimenti HR.
Marco Bossi, Managing Director di Talentia Sotware
Solo le aziende che saranno in grado di adattarsi prontamente ai cambiamenti, potranno continuare a crescere vediamo insieme quali sono le nuove tematiche su cui ogni direttore HR dovrà sapersi destreggiare nei prossimi mesi.
Ripensare il rapporto con il lavoro e con l’azienda
Le generazioni Y e Z stanno per raggiungere ruoli di rilievo all’interno delle aziende. Queste generazioni, cosiddette “Millennials”, non hanno quasi mai conosciuto un mondo senza tecnologia e impongono alla società la necessità di adattarsi alle loro competenze tecnologiche, economiche e sociali. I dati parlano chiaro, entro il 2025 queste generazioni produrranno più del 75% del fatturato e imporranno i loro linguaggi e conoscenze anche alle aziende più conservatrici.
Un altro dato importante è che queste generazioni sono consapevoli delle difficoltà del mercato del lavoro e non guardano più alla propria carriera professionale come le generazioni precedenti e sono coscienti di quanto sia diventato difficile sviluppare un percorso di carriera nella stessa organizzazione. In un mercato del lavoro volatile queste generazioni vogliono acquisire sempre più competenze, vogliono mettersi alla prova ma soprattutto condividere i propri valori e la visione che hanno dell’azienda che rende invisibile il confine tra vita privata e vita professionale.
Chiedono flessibilità nell’organizzazione del lavoro e degli orari e piena trasparenza nei sistemi di remunerazione per ottenere un modello completamente liberalizzato. Per le aziende i cambiamenti possono essere bruschi e la risposta ad essi può non essere sempre appropriata… almeno per il momento.
Concentrarsi sul commitment
Il coinvolgimento dei dipendenti è oggi la principale preoccupazione dei responsabili HR e supera in importanza persino il tema della motivazione. I manager non esitano più a promuovere il riconoscimento reciproco e il benessere di ogni membro del proprio team. L’idea di base è diffondere l’empowerment e porre i dipendenti al centro delle decisioni. Si tratta di cedere parte del potere del management per distribuire maggiori responsabilità, autonomia e lealtà.
Esperienza collaborativa
Nell’esperienza di un dipendente rientrano tutti i sentimenti e le esperienze vissute in azienda dal momento dell’assunzione. Il dipartimento HR diventa oggi più che mai garante di un’integrazione di successo e di un percorso di carriera ad alto valore aggiunto per tutti in azienda. Chi si occupa di gestire le risorse umane ha la chiave per ottenere dalle persone lealtà, impegno e performance elevate.
Automatizzazione dei processi
Questa è una delle prime rivoluzioni che ci vengono in mente quando pensiamo al futuro della funzione HR in azienda. L’evoluzione tecnologica, spesso percepita con apprensione, consente un notevole risparmio di tempo. Le attività che richiedono molto tempo e quelle amministrative possono essere gestite in modo da consentire ai responsabili HR di concentrarsi maggiormente sulle attività a valore aggiunto.
Protezione dei dati
A un anno dall’introduzione del GDPR, le aziende hanno aderito ai nuovi standard applicando un metodo di archiviazione dei dati che sia rispettoso della privacy dei dipendenti. Tutte le informazioni raccolte all’interno dell’azienda e relative ai dipendenti, ai candidati, ai clienti e ai potenziali tali, sono soggette alle nuove normative europee.
Il cloud è un must
In tutte le software house il SaaS è diventato essenziale. Questo tipo di piattaforma permette, attraverso il cloud, di beneficiare della tecnologia più avanzata riducendo i costi operativi. Flessibile e adattabile a seconda delle esigenze, il cloud sarà un elemento irrinunciabile per una gestione HR ottimale.