Secondo i risultati di un report pubblicato da SolarWinds i servizi gestiti hanno buone possibilità di crescita e comprendono anche sicurezza e automazione. Il report ha analizzato lo stato di salute dei servizi gestiti e le forze che influenzano il mercato in Nord America ed Europa.
Con “2019 Trends in Managed Services” SolarWinds MSP, in partnership con The 2112 Group, ha stilato il report annuale dei risultati ottenuti a partire dai dati ricavati dal suo strumento di benchmarking MSP Pulse, che permette di operare un confronto approfondito tra i provider IT in base a ricavi, profitti, servizi offerti, capacità di vendita, coinvolgimento dei clienti e potenziale di crescita.
I risultati mostrano che gli MSP si sentono a proprio agio con le dotazioni di sicurezza di base come antivirus, backup e firewall:
- Per le soluzioni in Nord America, gli intervistati si sono detti sicuri nell’offrire e utilizzare antivirus (89%), firewall (83%), soluzioni di backup e recupero dati (81%) e sicurezza degli endpoint (75%).
- In Europa, gli intervistati hanno espresso maggiore sicurezza nell’offrire e utilizzare soluzioni come antivirus (93%), backup e recupero dati (82%), firewall (82%) e antispam (80%).
Tuttavia, per gli MSP si segnalano opportunità di crescita verso soluzioni e offerte di sicurezza più avanzate, dato che gli intervistati sono risultati meno a proprio agio con i controlli più complessi:
- Gli intervistati europei e nordamericani hanno indicato di sentirsi meno sicuri in merito alle stesse tre soluzioni: biometria, Cloud Access Security Broker (CASB) e gestione dei diritti digitali.
- Sul versante dei servizi, gli intervistati europei si sono detti meno a proprio agio con i test sulla penetrazione (52%), la gestione di controlli e conformità (39%) e le valutazioni del rischio (36%). Gli intervistati nordamericani invece sono risultati meno sereni in merito a gestione di controlli e conformità (53%), test sulla penetrazione (47%) e architettura del sistema di sicurezza (39%).
I risultati hanno anche mostrato che gli MSP ricorrono più spesso all’automazione di attività quotidiane come la gestione di patch e backup, ma non si sentono a proprio agio con l’automazione di attività avanzate:
- L’automazione consente agli MSP in Nord America di risparmiare in media 15,6 ore a settimana prestate da un dipendente a tempo pieno e in Europa una media di 23 ore a settimana prestate da un dipendente a tempo pieno.
- In Nord America, gli intervistati si sono detti meno sicuri nell’automazione dell’inserimento dei clienti (44%), con gestione di identità e accessi al secondo posto (38%). In Europa, gli intervistati si sono detti meno propensi ad automatizzare i flussi di lavoro delle query SQL (57%) mentre condividono con le loro controparti nordamericane il disagio verso l’automazione della gestione di identità e accessi.
Nel report relativo al 2018, gli MSP indicavano un tasso di perdita dei clienti quasi pari a quello di acquisizione, ma nel 2019 si è registrato un miglioramento nella fidelizzazione dei clienti. Due delle tre principali ragioni per la perdita dei clienti sono da imputare al cliente piuttosto che al fornitore di servizi:
- In Nord America, gli intervistati acquisiscono una media di quattro clienti ogni tre mesi e ne perdono uno nello stesso periodo.
- In Europa, gli intervistati acquisiscono una media di tre clienti ogni due mesi e ne perdono più di uno nello stesso periodo, in media.
- I motivi principali della perdita di clienti includono la cessazione dell’attività da parte dell’azienda (26% in Nord America e 16% in Europa) o della collaborazione con l’azienda da parte del partner (25% in Nord America e 16% in Europa).
Altri risultati chiave riportano che le operazioni di core business, incluse la mancanza di risorse/tempo e le lacune nei reparti vendite e marketing, sono tra i più grandi ostacoli alla crescita per gli MSP:
- Secondo gli MSP nordamericani, i più grandi ostacoli alla crescita sono stati le lacune nelle vendite (43%), la mancanza di risorse/tempo (42%) e le lacune nel marketing (26%).
- Gli MSP europei individuano i più grandi ostacoli alla crescita nella mancanza di risorse/tempo (41%), nelle vendite (32%) e nelle minacce alla sicurezza (32%).