Datacenter, intervista a Andreas Kluge di Rosenberger OSI

Datacenter, intervista a Andreas Kluge di Rosenberger OSI

Intervistiamo Andreas Kluge, responsabile vendite di Rosenberger OSI, che ci racconta come è nata la collaborazione con TenneT e analizza le tendenze in ambito DC.

– Come è nata la collaborazione con TenneT?
Il modo migliore per iniziare a lavorare insieme! È iniziato con una referenza. Il responsabile tecnico di TenneT ha chiesto ai vecchi colleghi di un’altra società con la quale avevano installato la loro infrastruttura e da lì è venuto il nome Rosenberger.

– Quali esigenze specifiche aveva espresso l’azienda? Quale contributo avete potuto fornire?
Una nuova infrastruttura in fibra ottica per soddisfare la crescente necessità di monitorare le reti elettriche.
Con l’introduzione dei prodotti Rosenberger, Tennet è stata in grado di utilizzare in modo ottimale lo spazio limitato nel data center.

– Quali sono i vantaggi dei connettori MTP / MPO in rapporto al sistema CrossCon?
Datacenter, intervista a Andreas Kluge di Rosenberger OSIEsiste una correlazione tra connettori MTP/MPO e il sistema CrossCon ma sono due cose ben distinte. I primi sono una delle varie interfacce ottiche e soluzioni presenti sul mercato che stanno prendendo sempre più piede negli ultimi tempi grazie al fatto che avendo almeno 12 fibre possono gestire e supportare applicazioni ottiche parallele a 40/100 Gigabit/sec.

Inoltre gli MTP/MPO equipaggiano molti transceiver ottici che possono essere utilizzati in architetture Spine-Leaf le quali vengono utilizzate per rilanciare a loro volta i dati su altri nodi Leaf della rete. Il sistema CrossCon semplifica in modo concreto questo tipo di architettura diventando il centro della magliatura della rete. 

I connettori MPO hanno un’ampia base installata diffusa su trasmissione ottica parallela nei datacenter. La maggior parte dei ricetrasmettitori per ottica parallela dotati di connettori MTP / MPO possono essere utilizzati in scenari Spine-Leaf, in cui i canali sui nodi Spine MTP verranno utilizzati per indirizzare diversi altri nodi Leaf. In questo caso i sistemi Crosscon semplificheranno il cablaggio di Spine Leaf e forniranno un punto centrale di magliatura della rete.

– Quali sono le tendenze di cablaggio nei datacenter moderni? Come si evolveranno le tecnologie di cablaggio in futuro?
Al giorno d’oggi con l’avvento del IoT, le reti 5G e il continuo incremento dell’utilizzo del cloud, i data center diventano sempre più il centro nevralgico del sistema. Per questo motivo vengono implementate nuove architetture di rete come Hyperscale & Spine -Leaf che offrono tempi di latenza dei dati molto ridotti, aumentano sensibilmente le velocità di trasmissione.

Quest’ultimo fattore in continua evoluzione spinge all’utilizzo di applicazioni parallel optic fino a 16 canali. Un altro fattore di rilevante importanza sono gli spazi all’interno di un datacenter. Ovviamente in fase di startup il problema non è presente ma poco alla volta si sente la necessità di compattare e ottimizzare gli spazi e i costi. Soluzioni ad alta densità diventano quindi indispensabili per ridurre costi/necessità di relocation da parte del gestore del datacenter.

Datacenter, intervista a Andreas Kluge di Rosenberger OSI

Nei data center notiamo le seguenti tendenze:

1. Le architetture Hyperscale verranno utilizzate anche nei datacenter, che attualmente utilizzano configurazioni classiche.
2. Verranno utilizzate le Spine-Leaf-Archtictures, principalmente per tre motivi:
– supportare il traffico a bassa latenza all’interno del datacenter;
– supportare velocità massime di dati nel traffico a bassa latenza;
– supportare SDN e automazione nel datacenter.

3. La necessità di alta velocità continuerà ad aumentare, guidando verso un’ottica di capacità ancora maggiore (da oggi 4 e 8 canali fino a 16 e anche più canali).
4. Riconosciamo l’aumento dei costi degli spazi liberi nei datacenter, poiché lo spazio sul pavimento è una risorsa limitata. Detto questo, aumenterà la necessità di soluzioni di connettività ad alta densità
5. La crescente quantità di fibre e allo stesso tempo un numero limitato di specialisti del cablaggio professionale solleva la domanda di connessioni ottiche parallele più semplici e più stabili, basate su tecnologie di connettori esistenti o nuove.