Acer Swift 7 è un prodotto ben rifinito, piacevole da usare e molto reattivo. Superata la prima impressione ci si rende conto dell’attenzione posta nei dettagli e nella scelta dei materiali, nonché della cura nell’assemblaggio.
Tastiera e touchpad svolgono bene il loro lavoro. La sezione di puntamento è ampia in rapporto al corpo del notebook e offre un elevato grado di scorrevolezza, indispensabile per un uso continuativo e per applicare le varie gesture supportate dal sistema operativo.
Lo schermo touch vanta anch’esso una buona precisione ed è in grado di recepire rapidamente molteplici input in contemporanea. L’uso generale è piacevole.
La tastiera retroilluminata è solida e silenziosa. I tasti a corsa ridotta agevolano l’uso quotidiano e rendono più confortevole la digitazione prolungata. Solo pochi tasti sono stati sacrificati in nome della mobilità estrema: una volta fatta l’abitudine è possibile lavorare senza troppi intoppi.
Lato security, Acer ha previsto l’integrazione del sensore biometrico per la lettura delle impronte digitali direttamente sul pulsante di accensione.
Le performance generali sono più che sufficienti per un uso office anche se inferiori alle configurazioni in formato standard clamshell, anche con Core i5. L’abbinamento CPU + GPU è poco adatto alle elaborazioni grafiche, mentre il supporto OpenCL consente di sgravare il processore principale nelle operazioni di rendering di pagine web, primitive 2D e videoconferencing. In questo scenario, l’adozione della GPU consente una accelerazione del 20%.
L’autonomia media è di 4 ore e mezza, con picchi di poco più di 5 ore.
Anche se non può essere considerato un record in senso assoluto, il valore registrato è comunque degno di nota dato che va rapportato alla capacità dell’accumulatore integrato.
L’architettura della motherboard è estremamente compatta, la maggior parte dei componenti è integrata. Il sistema beneficia di un raffreddamento fanless. Come è possibile vedere l’accumulatore agli ioni di litio è particolarmente sottile e occupa la maggior parte della base, al di sotto della tastiera.
Stiamo parlando di un modello agli ioni di litio da 3 celle e 2.770 mAh, caratteristiche sicuramente inferiori rispetto alle batterie standard in dotazione ai portatili mainstream.
Per quanto riguarda la ricarica, lo Swift 7 non si è dimostrato particolarmente rapido. È possibile accumulare il 50% della carica utile in 61 minuti (alcuni notebook ci mettono meno della metà). Per il pieno di energia occorrono quasi due ore (117 minuti).
Lo storage SK Hynix BC501 da 512 GByte è di tipo SSD NVMe. Durante i nostri test ha mostrato velocità di lettura sino a 1.638 MB/s e in scrittura di 867 MB/s, raggiungendo quanto dichiarato dal produttore.
Il dispositivo vanta buone velocità anche utilizzando pattern più complessi con profondità Q8 e Q32 ed è in grado di accelerare notevolmente tutte le attività del notebook, a fronte di un consumo di circa 3 W / 3,5 W in lettura e scrittura rispettivamente.
Lo storage SSD è inoltre il responsabile primario dei tempi di accensione e della reattività dell’intero sistema. Il notebook si accende in circa 12 secondi, procede allo shutdown in 7 secondi e rinviene da standby in meno di un secondo.
Acer Swift 7 ha una vocazione sola: la mobilità estrema.
Occorre fare qualche rinuncia per accettare questa visione? Sì, ma non troppe.
È necessario spendere più della media? Ovviamente sì, ma il ritorno dell’investimento è praticamente immediato.
Punteggio
83
su 100
PRO
Leggerissimo e compatto; robusto e ben assemblato; touchscreen; tastiera retroilluminata; silenzioso in ogni condizione.
CONTRO
Poche porte integrate di serie; finitura lucida del display; tempi di ricarica superiori alla media.