Acer Swift 7 incanta per le dimensioni contenute, il peso piuma inferiore al kilogrammo e si candida come eccellente alleato per il business mobile nel 2020.
Lo chassis è in lega di magnesio, che conferisce robustezza e solidità torsionale al notebook, offrendo nel complesso peculiarità costruttive e una leggerezza superiore all’alluminio. Con un peso di 990 grammi e una veste di color bianco (esiste anche la variante nera), lo Swift 7 vanta uno spessore di appena 9,95 mm e una impronta a terra di 317,9×191,5 mm, nonostante il display da 14”.
Il portatile risulta così facile da trasportare, molto maneggevole, con una usabilità e un feeling che si avvicina a quello di un tablet.
La base hardware è stata studiata con attenzione, per fornire adeguate prestazioni, bilanciando l’autonomia, i consumi e la dissipazione del calore.
Acer ha scelto il processore Intel Core i7-8500Y, una variante dual core a 1,5 GHz, che può raggiungere i 4,2 GHz in modalità Intel Turbo Boost 2.0, per assecondare i software più esigenti e applicativi particolarmente stressanti che lavorano principalmente sfruttando il singolo Core.
La CPU, presentata circa un anno fa, è costruita a 14 nm, può gestire sino a quattro thread ed è dotata di 4 MByte di Smart Cache. Questa versione è appositamente concepita per unità small form factor e vanta un TDP di appena 5 W.
A fianco dei nuclei x86, questo Core i7, integra il controller dual channel per memoria LPDDR3 fino a 1.866 MHz. La massima RAM gestita è di 16 GByte; il modello in test dispone di 8 GByte.
La sezione video integrata è pensata per la produttività personale piuttosto che per l’intrattenimento. La GPU Intel UHD 615 dispone di un clock dinamico sino a 1.050 MHz e incorpora 24 Execution Unit, con compatibilità DirectX 12 e OpenGL 4.5.
Tra le peculiarità, la capacità di gestire schermi sino alla risoluzione di 3.840×2.160 pixel e tre display simultaneamente.
Il display Acer CineCrystal ZeroFrame è certamente un forte elemento di attrazione. Con una diagonale di 14”, la matrice IPS offre una risoluzione Full HD da 1.920×1.080 pixel e una luminosità degna di nota. Lo schermo riproduce immagini vivide e intense, ricche di dettaglio, anche se la finitura lucida non ne consente un uso agevole in ambienti fortemente illuminati o all’aperto.
La funzionalità touch permette di lavorare velocemente usando software specifici o le App di Windows 10. La cerniera dello schermo è solida e offre un buon supporto se si sceglie di lavorare in “modalità touch”.
Il rapporto schermo-chassis è del 92%, la cornice è ridotta al minimo, con uno spessore laterale di appena 2,57 mm. Lo spazio a disposizione lungo il profilo superiore è davvero poco, a tal punto che si è optato per l’integrazione di una webcam a scomparsa direttamente sulla base del notebook: una soluzione di sicuro inusuale ma funzionale.
Nonostante le dimensioni contenute, lo Swift 7 si è dimostrato robusto e in grado di trasferire questa solidità anche quando si maneggia il dispositivo. Merito anche del pannello protettivo Corning Gorilla Glass 6, ideato per minimizzare graffi e abrasioni, ma soprattutto per assorbire colpi derivanti da possibili urti e cadute.
Secondo le specifiche, la release 6 vanta il doppio della resistenza rispetto alla precedente generazione. Stando alle prove effettuate nei laboratori Corning, il vetro protettivo ha resistito a ben 15 cadute da un metro di altezza contro una superficie dura.
In evidenza il fianco sinistro: il modulo wireless Intel AX200NGW è l’unico componente rimovibile della board. Interessante notare il posizionamento delle antenne: contrariamente alla media dei notebook che adotta la cornice del display per posizionare le due antenne Wi-Fi, in questo caso gli estremi sono saldati a due pad incorporati ai lati dell’area poggiapolsi.
La dotazione di serie del modello in prova, Acer Swift 7 SF714-52T, è di tutto rispetto. La base hardware include un controller Intel Wi-Fi 6 AX 200 160 MHz e tecnologia 2×2 MU-MIMO, ideale per beneficiare fin da subito della nuova tecnologia wireless, per reti più resilienti e stabili. Il controller include l’adattatore PAN Bluetooth 5, mentre è assente, per ragioni di spazio, un controller ethernet.
Le porte di comunicazione integrate sono effettivamente poche: solo un in/out audio e due USB Type-C con supporto Thunderbolt 3, USB 3.1 Gen 2 e Display Port 1.2. Queste connessioni consentono trasferimenti ad alta velocità fino a 40 Gbps, il collegamento di monitor HR e la funzione Power Share per dispositivi esterni.
Per un collegamento diretto di monitor HDMI e unità USB con connettore Type-A è necessario utilizzare l’adattatore in bundle.
Come sempre, quando si parla di configurazioni ultracompatte, il comparto connettività è quello più sacrificato. Se, da un lato, questo aspetto è inevitabile e può essere accettato in vista di una superiore mobilità generale, dall’altro, l’assenza anche solo di una porta USB standard direttamente integrata sul notebook impone qualche limitazione. Non sempre è disponibile un adattatore e non sempre le porte a disposizione possono bastare per alcune attività, anche solo per connettere un mouse wireless o leggere un supporto di memoria SD.