Dati, collaborazione, deepfake, sicurezza: il management di Canon Europe evidenzia quali saranno le principali sfide che caratterizzeranno il 2020.
La chiave è collaborare – Caroline Serfass, Senior VP e Cio, Canon Europe
È un dato di fatto ormai, che la digitalizzazione si stia spostando sempre più verso il front office e i processi rivolti ai clienti. E’ per questo che il modo in cui comunichiamo all’esterno deve essere sempre più rapido, per rispondere alle esigenze degli utenti che mutano molto più frequentemente delle nostre procedure e normative finanziarie.
In che modo le imprese possono affrontare questa sfida nel 2020? Sicuramente un primo passo in questa direzione è rendere i processi aziendali più snelli. E questo non riguarda solo il dipartimento IT, bensì il modo in cui le diverse funzioni collaborano tra di loro.
È infatti il “dialogo” tra le diverse funzioni a generare valore per l’azienda. Per cui la parola d’ordine per il 2020 è collaborare!
Immediatezza, dati e clienti, clienti – Alex Thurgood, Digital Operations Director, Emea Canon Europe
Il 2020 non sarà un anno di annunci spettacolari, ma vivrà una continua e costante evoluzione. Non si tratterà di tecnologie chiave, ma di concetti rivoluzionari. Elemento essenziale sarà il tema dell’immediatezza.
In un mondo in cui la consegna per il giorno successivo, se non per il giorno stesso, è sempre più la norma, siamo ormai proiettati a ricercare servizi in real time.
C’è di più: lo sviluppo di RPA (automazione del processo robotico) e AI (intelligenza artificiale) sta trasformando i compiti manuali, un tempo ripetitivi, rendendoli sempre più rapidi e automatizzati; i consumatori si aspettano comunicazioni personalizzate in tempo reale che consentano loro di fare acquisti in modo più efficiente.
Non è un processo semplice. L’immediatezza richiede di poter sfruttare in tempo reale una mole di dati, a disposizione dell’azienda, in genere molto elevata. Pochissime realtà hanno davvero iniziato a trarre valore da tutti i dati in loro possesso.
Dunque il secondo concetto più importante per questo nuovo anno riguarda la gestione dei dati.
Così le piattaforme in grado di analizzare i dati diventeranno sempre più importanti: soprattutto in tema di customer experience dove la conversione dei numeri in informazioni di valore consentirà alle aziende di offrire la migliore esperienza di acquisto possibile.
Ecco che di nuovo torna la parola Customer (clienti). In definitiva, tutto ciò si riconnette al cliente. La maggior parte degli imprenditori lo sa già e comprende l’importanza di elaborare strategie a lungo termine pensando agli acquirenti. Ma l’IT aziendale continua a muoversi lentamente: la vera domanda per il 2020 è se saranno in grado o meno di tenere il passo con questa sempre più importante sfida.
Più o meno lo stesso, ma in modo diverso: attacchi alla supply chain e gravi truffe – Quentyn Taylor, Director of Information Security, Canon Europe
Alla domanda su cosa probabilmente porterà il 2020, direi: più o meno lo stesso. Più incidenti paralizzanti per le aziende, più attacchi ransomware e forse, di conseguenza, maggiori investimenti in soluzioni di sicurezza.
Ciò non vuole dipingere un quadro desolante. Ma dobbiamo assicurarci di rimanere al passo con cui questi fenomeni, che avanzano a gran velocità. Le mie due previsioni chiave riguardano truffe e attacchi alla supply chain.
Nell’ottobre 2019 erano presenti circa 15.000 video deepfake, proprio sui social media1. Il mese precedente, un deepfake vocale generato attraverso l’intelligenza artificiale ha impersonato un Ceo di una compagnia energetica e ha portato al trasferimento fraudolento di $ 243.000.
Non sarà l’unico incidente di questo tipo, anzi il 2020 vedrà i deepfake diventare più realistici e più sofisticati.
Gli attacchi ransomware inizieranno a comportare richieste di riscatto sempre più alte per le aziende. Gli assalti alla supply chain diventeranno probabilmente più redditizi del semplice furto di dati. Questo avviene per i seguenti motivi:
- Ogni azienda ha una supply chain e ogni azienda è a rischio.
- Nemmeno le aziende più sicure riescono a proteggere i software che non sono in grado di controllare.
- Gli aggressori possono infiltrarsi in organizzazioni sicure o isolate usando canali con cui già hanno familiarità.
- Possono nascondere le loro tracce o persino infettare preventivamente il software, aspettando di vedere quando una vittima procederà all’installazione.
- Le supply chain sono ampie ed espansive e non hanno un unico individuo responsabile.
In parte, causa di queste tendenze è la digitalizzazione in atto perché la centralizzazione della funzione IT migliora la sicurezza, ma rende anche più probabili attacchi come questi. Senza una centralizzazione efficace, si hanno più punti di vulnerabilità, meno produttività e spreco di capitale. Allo stesso tempo, una centralizzazione completa permette agli aggressori di poter potenzialmente eliminare l’intera organizzazione in un colpo solo.
Ciò significa che le aziende dovrebbero fare un passo indietro e decentrare? Ovviamente no. Ma come sempre, il prossimo anno richiederà ancora più vigilanza e controllo rispetto al passato.