Insieme Lenovo e Intel hanno sviluppato un supercomputer intelligente con raffreddamento a liquido, da cui iniziare ricerche più approfondite in diversi campi. Il miglioramento delle previsioni delle scosse di assestamento dei terremoti attraverso il machine learning, una nuova analisi statistica per comprendere meglio la formazione delle stelle, la modellazione dei buchi neri attraverso i dati dei telescopi, la mappatura degli inquinanti invisibili dei mari sono alcune delle applicazioni del nuovo supercomputer realizzato per la Facoltà di Arti e Scienze Research Computing (FASRC ) dell’Università di Harvard.
Composto da oltre 30.000 core di processori Intel Xeon scalabili di seconda generazione, Cannon – in omaggio all’astronoma americana Anne Jump Cannon- include la tecnologia di raffreddamento a liquido Lenovo Neptune che utilizza la migliore conducibilità termica dell’acqua rispetto all’aria per assicurare un migliore raffreddamento dei componenti e di conseguenza maggiori prestazioni e minori consumi energetici. Le prestazioni nettamente superiori del nuovo sistema consentono a Lenovo di estendere l’utilizzo della tecnologia Exascale a un numero sempre maggiore di utenti, ovunque, secondo un approccio che Lenovo ha denominato “From Exascale to Everyscale”.
Sebbene il sistema di storage di Cannon sia dislocato in diverse sedi, il centro di calcolo primario è presso il Massachusetts Green High Performance Computing Center, un data center certificato LEED Platinum a Holyoke, Massachusetts. Il cluster di Cannon comprende 670 server Lenovo ThinkSystem SD650 con raffreddamento ad acqua Neptune direct-to-node e processori Intel Xeon Platinum 8268 composti da 24 core per socket e 48 core per nodo. Ciascun nodo di Cannon è oggi molte volte più veloce rispetto a qualsiasi precedente nodo di cluster, consentendo prestazioni 3-4 volte superiori rispetto al sistema precedente ad attività quali la modellazione geofisica della Terra. Nelle prime quattro settimane di operatività Cannon ha eseguito più di 4,2 milioni di lavori utilizzando oltre 21 milioni di ore-CPU.
Scott Tease, General Manager, HPC e AI di Lenovo Data Center Group
Collaborando con Intel stiamo riunendo alcuni tra i nomi più importanti e le menti più brillanti nel campo dell’’HPC per sviluppare una roadmap di innovazione che porterà le tecnologie exascale agli utenti di tutte le dimensioni.
Trish Damkroger, Vice President e General Manager di Extreme Computing Organization di Intel
Intel è orgogliosa di essere parte integrante di questo importante sforzo nel campo del supercomputing e di collaborare con Lenovo e altri leader nel campo dell’HPC. Con Project Everyscale il nostro obiettivo è di rendere più accessibili le tecnologie exascale e portare i più importanti processori scalabili Xeon insieme ad acceleratori, storage, componenti, software e altro a un numero sempre maggiore di clienti di HPC di ogni dimensione e con qualsiasi carico di lavoro.
Scott Yockel, Director of Research Computing della facoltà di Arte e Scienze dell’Università di Harvard
La scienza si basa sull’iterazione e la ripetibilità, ma l’iterazione è un lusso che non è sempre disponibile nel campo della ricerca universitaria, perché molto spesso si lavora contro il tempo. Con la maggiore capacità di calcolo e l’elaborazione più veloce del cluster Cannon, i nostri ricercatori hanno l’opportunità di effettuare molteplici tentativi nella loro sperimentazione. La possibilità di commettere errori e di imparare da essi consente ai nostri ricercatori di essere più competitivi.
I core aggiuntivi e le maggiori prestazioni del sistema attraggono anche ricercatori di altri dipartimenti dell’Università, ad esempio Psicologia e la Scuola di Sanità Pubblica, che possono utilizzare le funzionalità di machine learning del cluster per migliorare le loro scoperte.
Nel 2020 nasce Exascale Visionary Council
Intel, Lenovo e alcuni dei principali attori nel campo dell’HPC stanno anche lavorando alla creazione di un consiglio dedicato a promuovere i vantaggi della tecnologia exascale nei confronti di utenti di tecnologia di ogni dimensione, ben oltre le attuali installazioni di altro livello presenti nelle pubbliche amministrazioni e in ambiente accademico.
Come parte del suo lavoro di promozione dell’adozione della tecnologia exascale per accrescere la comunità dell’HPC, il consiglio, denominato Project Everyscale, tratterà le diverse tecnologie dei componenti in via di sviluppo per rendere possibile il calcolo exascale. Le aree di attenzione toccheranno ogni aspetto della progettazione dei sistemi HPC, comprese le tecnologie alternative di raffreddamento, l’efficienza, la densità, i rack, lo storage la convergenza fra HPC tradizionale e intelligenza artificiale, e molto altro.
I membri del consiglio porteranno le loro competenze di clienti per indicare la direzione dell’innovazione in campo exascale in modo da renderla disponibile a tutti, collaborando per dare vita a un quadro coerente del futuro del settore.