Come già osservato in precedenti test, la GUI admin dei NAS Buffalo è migliorata nel tempo, anche se continua a mantenere una logica “legacy”, lontana da quanto offerto da una certa fetta della concorrenza. Il sistema è ora però più facile da gestire e accessibile rapidamente anche tramite mobile. Il menu lineare e i grafici di riassunto della pagina centrale consentono una rapida analisi in caso di problemi o durante il check quotidiano dei sistemi.
In caso di notifiche (per esempio aggiornamento del firmware) o criticità (errori all’array RAID), la dashboard, così come il display sul dispositivo, cambiano colore per avvertire l’utente.
GUI: se, da un lato, la notifica è pertinente e ben visibile, dall’altro manca un pulsante di azione per essere dirottati direttamente nella pagina del menu che possa consentire all’admin la risoluzione immediata. L’area di notifiche è dunque utile ma sicuramente migliorabile (è consentito unicamente l’azzeramento delle notifiche dalla homepage).
Grazie all’integrazione snapshot e con i cloud più diffusi, la TS6000 può interagire facilmente qualsiasi in un ambiente di lavoro, anche se reputiamo svantaggiosa la totale assenza di un marketplace dove poter scaricare App e servizi addizionali (un trend molto diffuso in questo momento).
In termini di prestazioni, la TS6400DN0804 mantiene le promesse. Abbiamo messo alla prova il sistema a 10 GbE, appoggiandoci a una configurazione RAID 5 senza spare e adottando una macchina di prova Windows 10 con adattatore LAN 10 GB Asus XG-C100C e lo switch Buffalo BS-MP2008 (con cavi CAT.6A).
L’accesso in modalità lineare ci ha permesso di raggiungere picchi di 578 MB/s in lettura e 393 MB/s in lettura, con un incremento medio delle prestazioni del 44% rispetto alla TS5410DN precedentemente provata (a parità di configurazione RAID).
La maggiore velocità dell’architettura Intel, unitamente al controller 10 GbE consentono di registrare valori di primissimo piano e di sicuro interesse, soprattutto in considerazione al costo del prodotto e della effettiva appetibilità per un pubblico di piccole imprese.
Il controller permette di mantenere performance elevate anche lavorando con profondità e pattern 4K QD32, e nel caso di accessi multipli da parte di più utenti.
La TeraStation in prova si è dimostrata molto versatile, realizzando interni snapshot di sistema con blocchi di dimensioni differenti, mantenendo performance di primo piano. La generazione di snapshot con dimensioni di 8 GByte, per esempio, viene portata a termine a una media di 393 MB/s.
La gestione di file di grandi dimensioni avviene a una media di 450 MB/s in scrittura e 310 MB/s in lettura.
Le prestazioni generali nello spostamento CIFS di file piccole dimensioni sono invece allineate a quanto già visto durante la prova della TS5410DN, con medie di 90 MB/s.
Successivamente, abbiamo scelto di smontare il volume RAID e di ricostruirlo abilitando la crittografia dei volumi. Il sistema di è dimostrato comunque molto agile, con una perdita di performance che si attesta mediamente tra il 6% e il 16%. La differenza più marcata si registra nella gestione di cluster 4K QD32.
Il consumo istantaneo è espresso in Watt.
Nel complesso la TeraStation 6000 evidenzia l’impegno di Buffalo nel proporre soluzioni complete e pronte all’uso fin dal primo momento.
Prodotti molto robusti sotto il profilo costruttivo, nonché resilienti e duraturi. Il nuovo supporto BTRFS, snapshot e iSCSI amplia ulteriormente il campo di azione di questi device. Pur registrando qualche lacuna, soprattutto lato software e firmware, questi NAS beneficiano di un interessante rapporto prezzo/qualità e risultano estremamente facili da mettere in funzione.
Punteggio
76
su 100
PRO
Lan10 GbE; chassis robusto e ben fatto; buon rapporto prezzo/qualità; prestazioni elevate in molteplici casi d’uso.
CONTRO
Mancano App e store; non supporta container né virtualizzazione diretta; dashboard e software migliorabili.