Gli algoritmi intelligenti sviluppati da Synology sono alla base anche degli evoluti meccanismi proattivi di controllo e monitoraggio del device. “Non basta più archiviare e gestire, ma serve prevenire e risolvere le problematiche prima che queste risultino vincolanti”.
Synology Active Insight, nasce con questo scopo: predire, prevenire, notificare, ripristinare. Si tratta di una piattaforma per il management centralizzato e orientata all’archiviazione e all’analisi dei dati raccolti sul campo. “Non è un mero meccanismo di monitoraggio” sottolinea Zorzi, ma uno studio dinamico delle problematiche. Un sistema capace di aggiornare costantemente l’elenco dei possibili problemi, leggendo i sensori interni, correlando informazioni proveniente da link esterni certificati (knowledge base dei produttori) e di associare eventi su base temporale, per facilitare la lettura da parte degli admin.
La selezione granulare e personalizzabile offerta dalla dashboard consente di investigare ogni singolo incident e di raggiungere rapidamente una soluzione (aggiornamento hardware, software, sostituzione dischi…).
Synology Hybrid Share è certamente il fiore all’occhiello tra le nuove proposte del brand. Zorzi: “offriamo una illimitata capacità di storage, il ripristino istantaneo di dati e setup e semplifichiamo la collaboration tra team e realtà, anche distanti tra loro”.
Abilitando un vero schema di storage ibrido, Synology abbina la capacità locale di uno o più NAS (o una parte di essa), alla scalabilità del cloud proprietario C2, ospitato sui datacenter della società in Germania.
Lo spazio locale sul NAS diventa dunque una sorta di cache, utile per contenere i file ad accesso più frequente, mentre lo spazio cloud (ampliabile in qualsiasi momento), consente di archiviare tutti i dati aziendali senza riserve o i possibili problemi di capacità di una soluzione solo on premise.
Grazie alla deduplica e alla crittografia end-to-end, la piattaforma assicura la massima sicurezza dei dati (GDPR compliant e a prova di ransomware) e la possibilità di recovery istantaneo dei file. Questo sistema azzera i problemi tipici della replica offsite, dato che i singoli file saranno disponibili in pochi istanti, senza dover attendere l’intero processo di sincronia.
Per chi lavora remotamente ai medesimi file, il sistema consente di allertare gli altri utenti della momentanea apertura di un documento da parte di un dato collega, scongiurando la perdita delle modifiche e possibili fraintendimenti tra uffici.
Non ultimo, un simile schema operativo consente una vera ottimizzazione della banda a disposizione e porta i benefici del cloud anche in quelle aree coperte da un servizio di connettività debole.
Ma c’è di più, appoggiandosi alla comprovata robustezza di Hyper backup, questa architettura consente di effettuare un recupero a livello di singolo file e su una timeline molto accurata.
In termini di App, tra le migliorie più significative, la nascita di Synology Photos che integra le funzionalità di Photostation e Moments, abbinando funzionalità di indagine e analytics alla gestione di archivi e album fotografici. Oltre che per l’utenza domestica, questa funzionalità consente di far evolvere gli schemi di lavoro di fotografi e professionisti dell’immagine.
Cresce anche il parco hardware dei dispositivi che compongono il listino Synology. Le novità, guidate dalle esigenze di mercato e dalle richieste degli utenti, spaziano dal segmento performance a quello “alta disponibilità”, per chiudere con i device a densità elevata.
La linea di prodotti all flash include i modelli FS3400, FS3600, FS6400, oggi ancor più scalabili in funzione delle performance richieste e del budget a disposizione.
La Serie SA è stata rivisitata e include SA3400 e SA3600, soluzioni full SSD espandibili con unità a cassetti da 3,5”.
Gli storage ad alta disponibilità comprendono la variante UC3200 con dual controller active – active e doppio motore ridondato, con una capacità di 141mila 4K random write. La disponibilità di CPU e motherboard differenti consente una gestione differenziata dei carichi di lavoro e una ottimale ripartizione in ambito iSCSI.
SA3200D beneficia invece di una architettura active – passive, una CPU Intel Xeon D quad core e del supporto DSM completo. Si tratta di una ulteriore evoluzione dell’offerta, introdotta per soddisfare le richieste delle medie imprese.
HD6400 è invece il nuovo storage 4U a 60 bay con supporto sino a 960 TByte, Xeon Silver 8 core, RAM sino a 512 GByte ECC, e capace di assicurare un risparmio di spazio all’interno degli armadi rack pari al 60% (rispetto a RS18017xs plus + quattro RX1217sas).
Si amplia inoltre il supporto trasversale per la connettività Fiber Channel, ora supportata direttamente lato SAN e vero ponte di collegamento verso il segmento di mercato enterprise, oggi sempre più appetibile per Synology.
L’azienda è infatti sempre più propensa ad aggredire una fetta di mercato, come quella enterprise, dove è certa di poter portare vera innovazione, proponendosi come potenziale game changer.