Con il patrocinio del Garante per la Protezione dei Dati Personali, GFT Italia ha voluto organizzare uno workshop a Milano con protagonisti GDPR e ora anche AI. Partner tecnologico per la trasformazione digitale del settore finanziario, GFT Italia questa volta ha voluto puntare i riflettori su Intelligenza Artificiale e normativa GDPR, con un workshop tematico dal titolo “L’utilizzo sostenibile dell’Intelligenza Artificiale a supporto della GDPR”, in programma il 23 settembre a Milano.
All’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Garante per la Protezione dei Dati Personali, saranno presenti, in qualità di relatori, la Dott.ssa Chiara Romano, rappresentante dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, il Dr. Matteo Colombo, Presidente di Asso DPO, la D.ssa Raffaella Perfetti, Responsabile Compliance & DPO Gruppo BPER e il Dr. Andrea Ridi, CEO di Rulex Inc. L’evento sarà l’occasione per un confronto su una tematica prioritaria per il mondo finance.
Le organizzazioni finanziarie, infatti, hanno interesse a migliorare l’efficienza di un’ampia serie di attività, quali il calcolo del rating, la profilazione dei clienti attuali e potenziali, l’identificazione della qualità dei crediti, la pianificazione delle campagne di marketing, la personalizzazione dei servizi bancari. Ormai è acclarato che i migliori risultati in questi ambiti derivano dall’utilizzo di processi decisionali/predittivi basati sull’Intelligenza Artificiale (nello specifico Machine Learning).
La necessità di una maggiore «competitività» si sposa, quindi, con la disponibilità di risposte «tecnologiche» innovative, le quali, tuttavia, devono essere giuridicamente sostenibili alla luce del Regolamento europeo in materia di dati personali n. 679 del 2016 (GDPR).
Questa tematica riveste un’importanza cruciale per GFT, che è impegnata costantemente a fornire supporto consulenziale su tecnologie e approcci metodologici conformi alla GDPR, avvalendosi anche della collaborazione del partner Rulex.
Durante il workshop verrà esaminato un caso concreto relativo all’utilizzo giuridicamente sostenibile dell’IA e degli algoritmi di Machine Learning in relazione alla GDPR, considerando gli effetti che alcuni peculiari articoli della normativa possono avere in tema di compliance, i quali impattano l’utilizzo attuale di algoritmi, cosiddetti “Black Box”, rispetto alle tecnologie “Clear Box” che sono da considerare GDPR-compliant e dunque opzione tecnologica efficiente e giuridicamente sostenibile.