Aruba Enterprise svela le tendenze della prima parte dell’anno per quanto riguarda i servizi di Cloud e Data Center e i servizi fiduciari qualificati “Trust Services”.
Massimo Bandinelli, Marketing Manager di Aruba Enterprise
Ciò che riscontriamo attraverso il nostro osservatorio è un clima di forte accelerazione che vede nella digitalizzazione e nell’outsourcing dei servizi IT i due pilastri principali. Una conferma di questo trend ci arriva anche dal Digital Transformation Index – Dell Vanson Bourne del 2018, dove l’Italia vanta una percentuale doppia di digital leader rispetto alle medie mondiali. Sia le aziende, sia la Pubblica Amministrazione, sono sempre più consapevoli della rilevanza della trasformazione digitale dei processi e dell’evoluzione dell’infrastruttura IT verso un modello IT-as-a-Service, dove l’outsourcing gioca un ruolo di primo piano. In questo scenario, elementi molto apprezzati dall’enterprise risultano essere il dialogo con il cliente e la possibilità di creare soluzioni tailor-made che siano rispettose dell’infrastruttura e dei processi preesistenti.
Lato Cloud e DC sono state evidenziate quattro direttrici fondamentali:
• servizi Cloud Enterprise in crescita – si manifesta la richiesta di migrare la propria infrastruttura IT in cloud, orientandosi sempre più spesso verso l’outsourcing nei data center. Sono sempre di più le grandi aziende che necessitano di un’infrastruttura cloud dedicata per sfruttare tutti i benefici a livello di controllo e personalizzazione, oltre alla riduzione dei costi e alla razionalizzazione del proprio installato necessaria nelle infrastrutture di dimensioni e complessità consistenti.
• sempre più aziende si orientano verso l’Hybrid Cloud. Il concetto di data center aziendale è cambiato, spingendosi progressivamente verso l’IT ibrido e l’esternalizzazione del proprio data center. Basti pensare che secondo Gartner, entro il 2020 il 90% delle organizzazioni adotterà servizi di infrastruttura basati sul cloud ibrido. Questo perché si tratta di un approccio che consente di gestire in modo pratico le integrazioni tra istanze fisiche e cloud e di andare oltre i limiti dell’infrastruttura cloud pubblica. Inoltre, particolare interesse è stato riscontrato nella possibilità di interconnettere tramite collegamenti network di livello 2 il servizio di Private Cloud con hardware fisici del cliente all’interno dello stesso data center, con l’obiettivo di migliorare esponenzialmente le interconnessioni fra le piattaforme e considerare la possibilità di delegare la gestione dell’infrastruttura al personale Aruba.
• la richiesta di servizi di Disaster Recovery as a Service e Data Center Extension continua a crescere. Sono sempre più numerose le aziende che chiedono di progettare soluzioni adatte alla protezione dei propri dati, garantendosi un secondo sito in cui localizzarli e da cui ripristinarli in caso di disastro. Questo rappresenta, inoltre, un requisito fondamentale in ottica di conformità al GDPR. Tra i servizi più richiesti in tal senso ci sono sicuramente quelli di Disaster Recovery e di backup virtualizzati ed erogati in cloud, insieme alle infrastrutture di backup dedicato in appliance e ai servizi di Business Continuity.
• cresce la richiesta di colocation e in particolare di cage dedicati: contrariamente a quanto si pensi, la crescita della richiesta di cloud non sta rallentando la domanda di data center puro. Questo è dovuto alla capacità di espansione che il data center può garantire e mettere a disposizione della crescita esponenziale che un business può avere. A farne richiesta sono soprattutto le aziende che per motivi di compliance hanno bisogno di utilizzare hardware proprietario e decidono di migrare la loro infrastruttura e installarla presso chi fa del data center il proprio mestiere, beneficiando di certificazioni sul massimo livello di affidabilità, compliance normativa e sicurezza – aspetti non facilmente replicabili on-premise.
I servizi fiduciari qualificati dedicati alla dematerializzazione e certificazione dei processi delle aziende, o Trust Services, si stanno sviluppando secondo due principali trend:
• sempre più aziende richiedono soluzioni software per ottimizzare i processi attraverso la dematerializzazione dei processi aziendali. Questo rappresenta un passaggio importante nell’ottimizzazione dei flussi e sempre più aziende se ne sono rese conto. Processi efficienti sono sinonimo di competitività sul mercato e lo spostamento verso il paperless porta importanti risparmi di tempo e risorse. L’azienda che riesce a gestire in modo efficace tutti i processi a prescindere dal supporto cartaceo compie un passo strategico in ambito di lean organization, oltre che di impatto ambientale. Tra i servizi più richiesti in tal senso ci sono i processi di firma digitale che coinvolgono più esigenze – come nel caso della firma automatica massiva, a cui si aggiunge la timbratura digitale dei documenti informatici e conservazione digitale a norma.
• spesso, inoltre, si ricevono richieste di integrazione del servizio di Posta Elettronica Certificata e relative soluzioni avanzate, che vanno ad unirsi ai processi di firma. La PEC è ormai parte imprescindibile per la semplificazione della gestione delle comunicazioni interne ed esterne, garantisce l’invio in digitale di comunicazioni con valore legale, equiparato a una raccomandata con ricevuta di ritorno, certificandone il contenuto. Nello specifico, quando le aziende hanno necessità di snellire tempi e flusso delle informazioni e certificare le comunicazioni, richiedono soluzioni di taglio enterprise che implicano uno sviluppo e un approccio personalizzato per rispondere all’esigenza esatta.